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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

SERVIZIO BIBLIOTECHE E ARCHIVI –
Presentati oggi il Rendiconto dei dati di gestione e i nuovi progetti.
In crescita prestiti e attività culturali: le biblioteche comunali fanno il punto sul 2013.
05-02-2014

Nonostante il periodo di crisi generalizzata e la minore disponibilità di risorse per nuovi acquisti o per l’aggiornamento tecnologico, il sistema Biblioteche e Archivi storici del Comune di Ferrara ha mantenuto nel 2013 le posizioni raggiunte negli anni passati, evidenziando anzi sostanziali miglioramenti. E’, in sintesi, quanto emerso in mattinata nella sede dell’Ariostea nel corso dell’illustrazione del rendiconto di gestione dello scorso anno del ‘Servizio biblioteche e archivi’ del Comune di Ferrara da parte del vicesindaco Massimo Maisto e del direttore del servizio Enrico Spinelli. Oltre ai dati riferiti al numero di prestiti, lettori e attività collegate, nel corso dell’incontro sono stati anche evidenziati alcuni dei progetti pronti o auspicabili per il futuro.
“Chiudiamo l’anno con un bilancio complessivamente positivo alla voce prestiti dell'”Area biblioteca pubblica”, comprensiva della sezione ‘prestiti internet’. – ha ricordato il direttore Spinelli – Della nostra rete distributiva formata dalle biblioteche Ariostea, Bassani di Barco, Rodari della zona sud, Tebaldi di San Giorgio e Luppi di Porotto, solo quest’ultima ha fatto registrare un dato passivo. Un effetto dovuto probabilmente a problemi organizzativi generati da una situazione di turn over di personale che è già in via di normalizzazione “.
Il saldo attivo e un sostanziale incremento si evidenzia poi anche nell’attività dell'”Area Antica e della conservazione” riservata alla consultazione di libri antichi e manoscritti, e in quella dell'”Area attività culturali – didattica e formazione” con un totale di 751 conferenze, laboratori, letture e mostre organizzate nei diversi spazi (erano stati 669 nel 2012).
“I numeri del 2013 – ha puntualizzato l’assessore Maisto – sono fra i più interessanti dell’ultimo decennio e sono la conferma sia del buon andamento del sistema delle nostre biblioteche sia di essere riusciti nel concreto a compensare il calo delle risorse disponibili. Il risultato è dovuto certo a diversi fattori, fra i quali la capillarità della rete, la qualità del servizio e l’aumento delle attività didattiche e formative. Da ricordare – ha poi aggiunto il vicesindaco – che un incremento qualitativo notevole dell’offerta comunale è derivato in questi anni grazie ai rapporti con il volontariato, con l’associazionismo e con l’Università e a seguito dell’interscambio prodotto del Polo Bibliotecario Unificato”.

Il Polo, al quale noi contribuiamo con i nostri 600mila libri, raggruppa e rende disponibili un milione e mezzo di titoli presenti in 64 biblioteche della nostra provincia. Una rete recentemente implementata con il fondo del Teatro Comunale e pronta ad accogliere le raccolte del Meis.
“Ma nuove frontiere ci attendono. – ha affermato il direttore – Dovrebbe essere completata quest’anno la nuova sede della biblioteca per ragazzi all’interno della Casa Niccolini, destinata a preparare le nuove generazioni di lettori, mentre si sta lavorando attivamente sul progetto della palestra Garibaldi che consentirà all’Ariostea la riorganizzazione dei suoi documenti. Il tutto senza dimenticare l’urgenza di confrontarci con l’e-book e i prossimi interventi sul patrimonio del Novecento (i fondi Antonioni e Caretti)”.

L’auspicio per il futuro è poi anche un rafforzamento della rete delle biblioteche sul territorio, con la possibilità di poter disporre di una struttura simile alla Bassani nella zona sud della città a supporto dell’attività già intensa, della Rodari.

“Al proposito, un’ipotesi dal significato culturale enorme, – ha concluso Maisto – non ci sono ne impegni né promesse. E’ una speranza, ma che non si potrà purtroppo realizzare in questa legislatura”.

LA SCHEDA (a cura della direzione/Servizio biblioteche e Archivi)
L’Ariostea acciuffa quota 42.683 sui prestiti, rispetto ai 41763 del 2012, mentre tutto il Servizio tocca 146.479 unità rispetto alle 144.042 dell’anno precedente, infrangendo dunque due soglie numeriche di valore simbolico che, per un verso, danno il segno di una tenuta complessiva del libro e della lettura e, dall’altro, testimoniano di una capacità di ripresa, certamente ancora esigua e incerta, tuttavia significativa per quello che l’indicatore rappresenta.
Questo sul fronte della biblioteca moderna, mentre nell’area antica Sala Riminaldi annota 1986 utenti (1758 nel 2012), 1185 consultazioni di manoscritti (1024 nel 2012), 253 di incunaboli (243 nel 2012); in crescita anche le presenze in Sala di studio dell’Archivio Storico, ove sono state registrate 1699 unità (1589 nel 2012 e 1496 nel 2011), mentre i prestiti della biblioteca d’istituto hanno raggiunto 308 unità (295 nel 2012 e 157 nel 2011); in progresso anche il Centro di Documentazione Storica che, nonostante la temporanea sospensione dovuta al trasferimento della sede, non si è negato un incremento dell’utenza complessiva, passata da 1179 unità del 2012 a 1208 del 2013.
Per quanto concerne le strutture attive nelle Circoscrizioni (Bassani, Rodari, Porotto e San Giorgio), esse mostrano, nel complesso, un miglioramento dei Prestiti, passati a 48.818 alla Bassani (47.661 nel 2012), a 35.221 alla Rodari (34.148), a 12.109 alla Tebaldi di San Giorgio (11.953); solamente Luppi di Porotto, per le ben note vicende organizzative, è arretrata scendendo a quota 7.648, mentre nel 2012 si era attestata a 8.517. Il saldo complessivo è tuttavia di segno positivo.
In lieve calo sono gli utenti attivi del Servizio che scendono a 12.418 rispetto a 12.446 del 2012; i prestiti internet lievitano invece a quota 22.114, lasciando alle spalle i precedenti 21.286. Sostanziale tenuta del complesso, in definitiva, pur nella limitata capacità di risorse per i nuovi acquisti o per l’aggiornamento tecnologico (hw. e sw), dai quali alcuni indicatori traggono principale alimento.
In crescita le Attività Culturali con la Promozione della lettura che raggiunge 751 unità contro le precedenti 669; andamento decisamente favorevole, infine, per la Didattica che, pur mantenendo stabile il numero delle attività (41), fa però crescere il totale delle presenze che sfiora quota 1000, di contro alle precedenti 859.

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PARI OPPORTUNITA’- Un ciclo di conferenze-laboratori al via da sabato 8 febbraio
La scuola invitata riflettere sul tema “Il corpo della donna nella pubblicità”
05-02-2014

Si intitola “Il corpo della donna nella pubblicità” il ciclo di conferenze-laboratori destinato agli studenti del Liceo Ariosto e del Liceo Carducci che prenderà il via sabato 8 febbraio organizzato della sezione ferrarese di F.I.D.A.P.A BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) in collaborazione con i due istituti scolastici e il patrocinio del Comune di Ferrara.
Previsti cinque incontri con esperti con lo scopo di focalizzare l’attenzione, in modo interdisciplinare, su aspetti specifici dei messaggi pubblicitari che, sempre con maggiore insistenza, utilizzano il corpo femminile per la promozione dei prodotti da sottoporre al mercato. I relatori (Elena Buccoliero -sociologa all’Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara – Giudice Onorario del Tribunale per i Minori di Bologna, Piero Stefani – teologo, biblista, docente universitario, Deanna Marescotti – psicologa counsellor – assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, Maria Silvia Giorgi – magistrato e Dalia Bighinati – giornalista e autrice TV Telestense/Teleferraralive) introdurranno i giovani studenti alla complessità del fenomeno pubblicitario, aiutandoli a cogliere i messaggi espliciti e sottesi che essi promuovono, a riconoscere le forme di comunicazione rivolte ad influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui, a riflettere sui modelli culturali che essi trasmettono e all’interiorizzazione dei valori ai quali tendono.
Nel primo incontro del progetto – sabato 8 febbraio – Elena Buccoliero coinvolgerà le classi 4 C e 4 D del Liceo Carducci sul tema “Tutta un’esibizione di sorrisi / Laboratorio sulle età della donna attraverso le immagini della pubblicità”.

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AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 6 febbraio 2014
05-02-2014

Giovedì 6 febbraio:

ore 15 – visita in Comune del Console generale Cinese a Milano Liao Juhua (residenza municipale)

ore 18 – Incontro con i cittadini residenti nelle frazioni di Sabbioni, Pescara, Fossa d’Albero (sede Centro sociale Borgo del Passo Vecchio, via Chiorboli 69/a, Sabbioni – FE)

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AREA GIOVANI – Proiezione venerdì 7 febbraio alle 16,30 in via Labriola
Appuntamento con ‘Red State’ l’ultima ‘adrenalinica’ pellicola di Kevin Smith
05-02-2014

Un predicatore demoniaco, tre ragazzi in cerca di avventure erotiche, agenti federali corrotti: sono solo alcuni degli ingredienti di cui si compone “Red State”, l’ultimo film di Kevin Smith, che verrà proiettato per la prima volta a Ferrara venerdì 7 febbraio alle 16.30 al centro comunale di partecipazione giovanile Area Giovani, in via Labriola 11.
La proiezione chiude la rassegna pomeridiana dedicata al regista statunitense. Per informazioni è possibile rivolgersi ad Area Giovani (aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19), telefonando al numero 0532 900380 oppure scrivendo all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La pellicola – particolarmente adrenalinica e concitata – è stata presentata al Sundance Film Festival del 2011 ma non è mai stata distribuita in Italia. Si tratta di un action movie con venature horror che ha poco da spartire con le commedie che hanno reso celebre il suo autore, titoli come “Clerks” e “Generazione X”.
La trama prende le mosse da uno strano appuntamento a luci rosse: Jared, Travis e Billy-Ray incontrano in una roulotte una donna che su internet li ha invitati a fare sesso di gruppo, ma vengono drogati e trasportati all’interno della chiesa del fanatico religioso Abin Cooper. L’appuntamento trasgressivo si rivela essere una trappola escogitata dai membri di una setta intollerante, violenta e omofoba. Seguono sermoni, crocifissioni, sparatorie. Un finale mozzafiato e senza sconti, un bagno di sangue catartico e surreale.
Tra gli interpreti principali: il “tarantiniano” Micheal Parks, John Goodman, Melissa Leo, Micheal Angarano, Kyle Gallner e Nicholas Braun.

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BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Il Presente remoto 2014’: incontro giovedì 6 febbraio alle 17
Iconografia sismica: immagini e immaginari della terra che trema
05-02-2014

Proporrà un excursus iconografico tra immagini e raffigurazioni dei terremoti più o meno recenti il nuovo appuntamento con le conversazioni etno-antropologiche del ciclo ‘Il presente remoto 2014′, in programma giovedì 6 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, il curatore del ciclo Roberto Roda, studioso di etnografia e antropologia culturale del Centro di Documentazione storica del Comune di Ferrara, dialogherà con Emiliano Rinaldi, autore con Antonella Iaschi dell’e-book ‘Piccola geografia della memoria. Appunti di iconografia sismica’.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Le raffigurazioni dei terremoti
Antonella Iaschi si dedica alla poesia, Emiliano Rinaldi alla fotografia e alle ricerche iconografiche. Il terremoto che nel 2012 ha colpito ampie zone del territorio ferrarese e modenese li ha visti unire le forze in una mostra itinerante, ora diventata un e-book dal titolo ‘Piccola geografia della memoria. Appunti di iconografia sismica’.
Rispetto alla mostra, ove poesia e fotografia si concentrano sul recente sisma padano, l’e-book si arricchisce di un interessante saggio a firma del solo Rinaldi, i cui contenuti costituiscono il perno di questa conversazione. Il saggio fornisce un’insolita ed esaustiva panoramica storica e metodologica su come le immagini hanno descritto i terremoti e i loro esiti lasciando testimonianze e pure contribuendo a formare un immaginario visivo a cui continuamente si abbevera la fiction mediatica.
Emiliano Rinaldi, già redattore della rivista modenese ‘Mumble’ opera con la fotografia realizzando campagne documentarie e prodotti artistico-concettuali. Pure impegnato nella ricerca storica e antropologica, ha pubblicato saggi sulla storia del fumetto e del fotoromanzo sperimentale, sulle figure femminili delle fiabe di tradizione e sull’iconografia sismica.

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FERRARA ARTE – Tele in mostra dal 22 febbraio al 15 giugno 2014 nella sede di Palazzo dei Diamanti di Ferrara
Matisse, la figura, la forza della linea, l’emozione del colore
05-02-2014

“Quel che più mi interessa non è né la natura morta, né il paesaggio, ma la figura.
La figura mi permette ben più degli altri temi di esprimere il sentimento,
diciamo religioso, che ho della vita” Henri Matisse, 1908

Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 22 febbraio – 15 giugno 2014

Il genio di Matisse ha cambiato il corso dell’arte del Novecento, imprimendo la sua visione nuova ad ogni genere artistico. Nessuno di questi, però, l’ha affascinato quanto la rappresentazione della figura, soprattutto femminile, al punto da impegnarlo per l’intero arco della sua carriera in una ricerca incessante attraverso tutte le tecniche. È questo il tema attorno a cui è incentrata la mostra che Palazzo dei Diamanti dedica ad un gigante della storia dell’arte moderna, evocando il suo percorso creativo e, al tempo stesso, mettendo in luce le strette relazioni tra la sua produzione pittorica, scultorea e disegnativa.
Con questa rassegna, curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettrice del Centre Pompidou e studiosa di Matisse riconosciuta in ambito internazionale, la Fondazione Ferrara Arte intende proporre un ritratto a tuttotondo e non scontato del maestro francese, che metta in risalto le sue doti di alchimista del colore, ma anche il suo grande talento grafico e scultoreo. Una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private di ogni parte del mondo, racconterà l’avventura attraverso la quale Matisse, al pari di Picasso, si è ispirato al più classico dei temi, quello della figura, e ne ha sovvertito la rappresentazione tradizionale.
Ad accogliere il visitatore sarà il magnetico Autoritratto del 1900 (Parigi, Centre Pompidou) assieme a giovanili e potenti prove di studio sul modello. La gioiosa vitalità della stagione fauve verrà poi rievocata da un dipinto raggiante di colori puri, quale il Ritratto di André Derain (1905, Londra, Tate), e dalle creazioni nate sotto la suggestione della pittura di Cézanne e della scultura africana, come il fondamentale bronzo Nudo disteso (1907, Centre Pompidou) e la tela Nudo in piedi (1907, Tate), entrambi sorprendenti per la scansione delle forme e il potenziale espressivo.
La mostra metterà quindi il visitatore di fronte a tre pietre miliari del 1909: il bronzo La serpentina, la tela Nudo con sciarpa bianca, provenienti dallo Statens Museum for Kunst di Copenaghen, e la Bagnante del MoMA, opere che costituiscono uno dei più alti raggiungimenti matissiani, nell’arabesco fluttuante dei corpi capace di trasmettere un senso di primordiale fusione con l’ambiente.
A nutrire l’immaginario dell’artista è soprattutto la presenza di una modella nel suo atelier, l’emozione che essa risveglia in lui e il piacere stesso di ritrarla. Negli anni della prima guerra mondiale, la figura femminile è al centro di un lavoro quasi ossessivo con cui Matisse cerca di metterne a nudo l’essenza, come dimostrano le effigi di Laurette con il loro fascino misterioso (ad esempio Le due sorelle, 1917, Denver Art Museum, e Nudo seduto di spalle, c. 1917, Philadelphia Museum of Art).
Una svolta radicale è segnata dalle opere del dopoguerra che riflettono l’incantesimo della Costa Azzurra e la riscoperta di Ingres e Renoir (Ragazze in giardino, 1919, La Chaux-de-Fonds, Musée des Beaux-Arts). Matisse si lascia ora sedurre dai riflessi di luce sulla figura della modella e sugli arredi esotici di cui la circonda, come mostrano due opere straordinarie quali il bronzo Grande nudo seduto (1922-29, Philadelphia Museum of Art), in cui la maestosa figura dispiega le sue forme nello spazio, o l’Odalisca con i pantaloni grigi (1926-27, Parigi, Musée de l’Orangerie), in cui appare immersa in un sontuoso mosaico di motivi decorativi.
La monumentale Ninfa nella foresta (1935-43, Nizza, Musée Matisse), un capolavoro come Natura morta con donna addormentata (1940, Washington, National Gallery of Art) e magnifici disegni (Nudo disteso, 1938, MoMA; Giovane donna seduta con abito a rete, 1939, Basilea, Fondation Beyeler) incarnano il nuovo cambiamento di rotta seguito al prestigioso incarico decorativo per la Barnes Foundation negli Stati Uniti e alle illustrazioni delle poesie di Mallarmé. La musa del pittore viene qui evocata in uno spazio intriso di luce dove il suo corpo, la vegetazione e gli oggetti compongono un fregio lirico ed essenziale.
A chiudere la mostra saranno le testimonianze della stupefacente vitalità e dell’inesauribile forza d’immaginazione dell’anziano maestro: gli interni d’atelier pulsanti di toni vivi (Giovane donna in bianco su sfondo rosso, 1946, Lione, Musée des Beaux-Arts; Interno blu con due ragazze, 1947, University of Iowa Museum of Art) o ancora opere rivoluzionarie come il celebre libro Jazz (1943-47, Biblioteca Nazionale di Firenze) e la serie degli Acrobati (1952, Centre Pompidou). Queste creazioni incarnano l’essenza dell’arte di Matisse, capace con pochi segni di toccare le corde più profonde dell’animo e di infondere un senso di perfetta armonia, esercitando una straordinaria influenza sugli artisti del suo tempo e delle generazioni a venire.

Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 22 febbraio – 15 giugno 2014

Mostra a cura di Isabelle Monod-Fontaine, organizzata da Fondazione Ferrara Arte

Info
Ufficio Informazioni e prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532.244949 fax 0532.203064 e-mail diamanti@comune.fe.it

Orari di apertura
Aperto tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso:
9.00-19.00 orario continuato
Aperto anche: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)

Ufficio stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 fax 049.655098
e-mail: info@studioesseci.net
www.studioesseci.net

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PROGETTO EDUCATIVO – Appuntamento per i più piccoli domenica 9 febbraio
Il gioco fa diventare grandi, anche a Carnevale
05-02-2014

(Comunicato a cura della Segreteria organizzativa de ‘Il gioco fa diventare grandi’)

I destinatari del progetto educativo ‘Il gioco fa diventare grandi’ sono i bambini che attraverso le scuole e le famiglie avranno l’opportunità di svolgere attività formative, di divertirsi, di condividere momenti di gioco e di scambio con i loro coetanei, all’interno di un contenitore di diversi eventi in calendario fino a giugno. Con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara, nell’area allestita all’interno del Centro Commerciale Le Mura di Ferrara, i piccoli possono giocare da soli, insieme ai genitori, ai nonni, ai loro amichetti, mentre in date prefissate vengono organizzati laboratori creativi grazie ai quali i bambini imparano a realizzare tantissimi oggetti, a creare manufatti e con questi a giocare presso la postazione oppure a regalarli ai loro genitori o ai loro insegnanti.
Tutto è incentrato sul valore educativo del gioco, oggi universalmente riconosciuto a livello pedagogico e sociologico: non quindi solo passatempo, svago, divertimento, ma vero e proprio fondamento del processo di evoluzione dall’infanzia all’età adulta, strumento grazie al quale i bambini imparano a conoscere se stessi e il mondo, a stare in contatto con gli altri, a sviluppare capacità e attitudini.
Il prossimo appuntamento in calendario è domenica 9 febbraio ed è naturalmente collegato con il Carnevale, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sulle tematiche del rispetto dell’ambiente, per testimoniare il proprio impegno a diventare cittadini responsabili.
Tutto questo, senza togliere nessuno degli ingredienti che fanno tanto amare il carnevale a piccoli e grandi: fantasia, divertimento, desiderio di vestire panni inediti e diversi rispetto alla quotidianità, voglia di stare insieme. Anzi, tutto ciò viene proposto in una veste originale, che eleva al massimo grado la creatività e la voglia di stupire, creando maschere uniche e personalizzate, con l’utilizzo di qualunque tipo di materiale, senza spendere nulla, lasciando semplicemente spazio alla fantasia.
In questo modo si intende creare un’occasione di divertimento sano e di socialità, liberando la creatività e soprattutto dimostrando che ogni oggetto è una risorsa da utilizzare e riutilizzare.
E domenica 9 marzo…grande sfilata di maschere riciclate, con premi per le più originali e creative!

Al progetto ‘Il gioco fa diventare grandi’ è collegato anche un piccolo concorso, che permetterà ad una scuola del nostro territorio di vedersi assegnare un utilissimo computer e ad altre giochi didattici di diversa tipologia.
Sarà a disposizione dei bambini una cartolina da decorare (sul significato dell’andare a scuola) e compilare con il nome della scuola che piace di più; i lavori verranno esposti in una mostra e ovviamente le scuole più segnalate si vedranno assegnare i premi.

Segreteria Organizzativa Il gioco fa diventare grandi
Indalo Comunicazione
T +39 051 0933400 | F +39 051 6569327
segreteria2@indalo.it

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COMUNE DI FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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