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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 5 giugno 2014

INCONTRO SULL’ECONOMIA – Venerdì 13 giugno alle 21, nella sala San Francesco (piazza San Francesco 7, Ferrara). Ingresso libero
Chi crea la moneta e come? Un incontro divulgativo per capire gli scenari e conoscere soluzioni possibili
05-06-2014

Venerdì 13 giugno alle 21, nella sala San Francesco (piazza San Francesco 7, Ferrara) avrà luogo un convegno pubblico dal titolo “Chi crea la moneta e come? Analisi degli scenari e soluzioni possibili per cittadini e imprese”, conversazione con gli economisti Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi, autori del libro “La soluzione per l’euro.200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana” (Ed. Hoepli, 2014). L’incontro sarà preceduto alle 20.30 da una introduzione al concetto di moneta e sovranità monetaria a cura degli organizzatori. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ferrara, è promossa da un gruppo di cittadini ferraresi e dalla Comunità Emmaus di S. Nicolò (Ferrara) e ha l’obiettivo di diffondere cultura e conoscenza sui temi economici. L’ingresso all’incontro è libero. Per informazioni e comunicazioni: gruppoeconomia.fe@gmail.com .

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Esposizione aperta dal 7 al 29 giugno in due sedi
In mostra documenti, cimeli e immagini per raccontare la vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti
05-06-2014

E’ dedicata a ‘Giacomo Matteotti a Ferrara. Il Deputato, il Segretario della Camera del Lavoro, la vittima del fascismo’ la mostra, in due sezioni, che sarà inaugurata sabato 7 giugno alle 11, al Museo civico del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I d’Este 19 a Ferrara).
La prima sezione, a cura di Davide Mantovani con la collaborazione di Delfina Tromboni, racconta il drammatico percorso della vita di Giacomo Matteotti a partire dalla sua presenza a Ferrara prima come deputato eletto nelle elezioni politiche del 1919 nel collegio Ferrara-Rovigo, quindi, come segretario della Camera del Lavoro locale, incarico assunto dopo i tragici fatti dell’eccidio del Castello estense del 20 dicembre 1920. Questa permanenza si manifesterà come una vera e propria svolta politica di Matteotti che nel discorso del 31 gennaio 1921, per la prima volta, tratterà delle ‘imprese’ dello squadrismo, citando per ben 22 volte le gravissime violenze messe in atto dai fascisti nel Ferrarese. E’ in questa occasione, sollecitato da quanto visto direttamente nella città estense, che egli inizia il cammino che lo porterà da giovane deputato a diventare l’antifascista più rappresentativo del Partito socialista italiano.
Arricchita da numerosa documentazione originale, dai cimeli storici relativi ad Alda Costa, la maestra socialista compagna di battaglie di Matteotti, e da immagini d’epoca che mirano a ricostruire il clima di quei giorni, la mostra individua alcuni punti nodali della vicenda umana e politica del deputato socialista, per giungere sino alla drammatica conclusione della sua esistenza ed alle immagini della folla che accompagnò i suoi funerali.
Delfina Tromboni ha curato in particolare la sezione della mostra che ricostruisce la permanenza del ricordo di Matteotti tra gli antifascisti ferraresi, esponendo riproduzioni di documenti, opuscoli e cimeli sequestrati a Ferrara e provincia dalla polizia fascista.
Nella seconda sezione, a cura di Davide Guarnieri e allestita nella sede dell’Archivio di Stato di Ferrara (in corso Giovecca 146), saranno esposti, tra gli altri, i documenti originali di prefettura relativi al sequestro, anni dopo la morte di Matteotti, di materiale a stampa e fotografie raccolti in un vero e proprio altare votivo in un ‘Casone’ vallivo a Comacchio, oltre a documentazione originale riguardante l’ordine pubblico durante lo svolgimento dei funerali.
La mostra è frutto della collaborazione tra il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza, l’Archivio di Stato di Ferrara e l’Anpi provinciale e rientra nel programma delle celebrazioni del 69° anniversario della Liberazione, dopo la conclusione dall’esposizione ‘Lo squadrismo raccontato dai fascisti. Il Diario 1922 e altre fonti’ che durante i 45 giorni di apertura al pubblico ha visto la presenza di 1756 visitatori, sempre negli spazi del Museo del Risorgimento.
Entrambe le sezioni della mostra dedicata a Matteotti rimarranno aperte al pubblico fino al 29 giugno: nella sala Mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I d’Este, 19) dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 18; e nella sala Luogo Pio degli Esposti dell’Archivio di Stato di Ferrara (corso Giovecca, 146) dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autore venerdì 6 giugno alle 17
Misteri in terra argentina per ‘La diva del tango’ di Michele Balboni
05-06-2014

Racconta la storia di una difficile ricerca, sullo sfondo delle vicende argentine di ieri e di oggi, il libro di Michele Balboni dal titolo ‘La diva del tango. Alla ricerca del niño rubato’ che venerdì 6 giugno alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Assieme all’autore interverranno all’incontro Horacio Czertok e l’editore Fausto Bassini, con letture a cura di Fabrizia Lotta.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
La protagonista del romanzo è figlia di Inés, una cantante dell’età d’oro del tango e di un generale della dittatura argentina. Temendo una prossima caduta del regime, fuggono precipitosamente da Buenos Aires abbandonando il niño (figlio di desaparecidos), di cui il generale si era “appropriato”.
Il romanzo si svolge ai giorni nostri a ‘La Villa del Tango’, una milonga variopinta e allegra, dove la sensualità di MariSol e i misteri del suo passato si fondono alla magia del posto e agli appassionati ballerini locali. La sua ricerca del fratellastro è anche un percorso di ricostruzione della propria identità.
Inés, quando sapeva già che ogni suo giorno era un giorno guadagnato alla vita e al sole, le aveva detto: “Trova il niño, cercalo nel mondo del tango. Finché non lo troverai non sarai mai libera”.
Il volume gode del patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia e del Comune di Ferrara.
L’autore, dirigente d’azienda ferrarese, è al suo secondo romanzo, dopo l’opera d’esordio “Il mio tango” (2013).

PALAZZO DIAMANTI – Visite fino alle 23
Fino al 15 giugno tutte le sere aperture straordinarie per la mostra dedicata a Matisse
05-06-2014

Per ferraresi e turisti sarà possibile ancora fino al 15 giugno prossimo visitare la mostra dedicata a Matisse a Palazzo dei Diamanti anche in orario serale, tutti i giorni, fino alle 23 (con chiusura della biglietteria alle 22.30). Continuerà, infatti, fino alla data di chiusura della rassegna l’iniziativa voluta dalla Fondazione Ferrara Arte per offrire ai visitatori un più ampio orario di apertura delle sale che ospitano le opere dell’artista francese.

Per informazioni: 0532 244949; www.palazzodiamanti.it

INIZIATIVA BENEFICA – ‘Together’: mercoledì 11 giugno dalle 18 nel sottomura di via Baluardi
Deejay a raccolta per una serata di musica e solidarietà
05-06-2014

(Comunicato a cura di Ferrara By Night)
Sarà il sottomura di via Baluardi, nei pressi di Porta San Pietro, a ospitare anche la seconda edizione di “Together”, serata all’insegna del divertimento e della solidarietà organizzata dall’associazione Ferrara By Night, con inizio alle 18 di mercoledì 11 giugno fino alle 2 del giorno successivo.
Un DJ Set che vede i migliori artisti del mondo della notte tra Ferrara, Bologna e Rovigo, tutti riuniti gratuitamente per una serata a scopo benefico, il cui ricavato, detratte le spese, sarà interamente devoluto in beneficenza alla famiglia di Pietro, un bambino di 3 anni affetto da neuroblastoma (forma tumorale maligna), per cercare di salvargli la vita, permettendogli di farsi curare negli Stati Uniti.
A seguito del grande successo dello scorso anno che ha visto circa 4.000 presenze, gli organizzatori auspicano di superare tale traguardo.
Molte le novità rispetto all’anno scorso tra cui un mega schermo con videoproiezioni, laser show, stand gastronomici, contest fotografico e diretta streaming.
Per l’occasione si sono resi disponibili a titolo completamente gratuito 23 deejay, 23 locali/discoteche e 6 vocalist, con la partecipazione straordinaria di Andrea Poltronieri “Sax Machine”.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web ufficiale dell’evento www.togetherlive.it
Durante la serata sarà attivo il contest fotografico a cura dell’associazione Ferrara By Night con 3 premi per un ammontare complessivo di oltre 1000 euro in viaggi, cibi e bevande offerte dai partners dell’evento.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ferrara.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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