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Sanità. “Comunicare” il vaccino antiCovid-19, Emilia-Romagna promossa nello studio di Agenas e del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna. Il sito dedicato della Regione esempio di ‘buona pratica’, migliore performance per semplicità di lettura dei testi.

L’indagine, presentata questa mattina a livello nazionale, ha coinvolto i siti di 108 Aziende sanitarie locali e 21 Regioni/Province Autonome. Per il sito https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ 8 bollini verdi su 12.

Bologna – Comunica bene ai cittadini le differenti categorie di utenti che hanno diritto alla vaccinazione anti Covid-19, tanto da essere considerato un esempio di “buona pratica”. E si contraddistingue per la semplicità di lettura dei testi (il cosiddetto “Indice READ-IT”), che lo portano in testa alla classifica.

Sono questi i “punti forti” del sito della Regione Emilia-Romagna dedicato al vaccino (https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/)  rilevati dall’indagine presentata questa mattina a livello nazionale, realizzata da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e dal Laboratorio MeS(Management e Sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna. Un lavoro che ha “passato al setaccio” i siti web di 108 Aziende sanitarie locali e 21 Regioni/Province Autonome italiane, con un obiettivo preciso: offrire una panoramica sullo stato dell’arte della comunicazione online relativa alla vaccinazione anti Covid-19. Molteplici studi hanno evidenziato infatti come un’adeguata comunicazione porti a risultati significativi nel promuovere la vaccinazione. La prospettiva adottata da Agenas e Laboratorio MeS è proprio quella dell’utente che visita il sito per reperire informazioni sui vaccini.

Lo studio, in sintesi:
Lo studio ha indagato reperibilità, qualità, quantità, fruibilità, efficienza e leggibilità delle informazioni, assegnando una valutazione su tre fasce di colori: verde positiva, giallo media e rosso negativa.

Per il sito della Regione (https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/) i bollini verdi sono 8 su 12. In particolare, è indicato come esempio di “buona pratica” per la comunicazione al cittadino delle differenti categorie di utenti che hanno diritto alla vaccinazione anti Covid-19; altri aspetti da bollino verde sono la presenza di un riferimento al Covid-19 in home page e all’interno, e di link esterni a siti istituzionali di approfondimento. Ancora, spazi dedicati a informare il cittadino sull’andamento dei casi Covid, sulle diverse fasi della vaccinazione e sulle modalità di prenotazione.

Bollino rosso al sito, invece, perché non contiene informazioni specifiche per il cittadino su dove effettuare il vaccino (i punti vaccinali) e perché non c’è uno spazio dedicato ai possibili effetti collaterali collegati alle varie tipologie di vaccino. Un aspetto “comune”, quest’ultimo, al 52% dei siti web/portali regionali e al 57% di quelli delle Aziende sanitarie. Altro elemento migliorabile, l’assenza di una app dedicata all’informazione e/o assistenza per il Covid.

Margini di miglioramento (bollino giallo) sulla modalità per l’utente over 80 di prenotazione del vaccino: nel 19% dei casi è il Sistema sanitario nazionale a contattare il cittadino (modalità ritenuta migliore), nel 72% è il cittadino stesso a dover effettuare la prenotazione (come accade in Emilia-Romagna), mentre il 9% dei siti non presenta informazioni su come prendere appuntamento per la somministrazione.

Rispetto al tema della leggibilità, secondo lo studio di Agenas il sito della Regione Emilia-Romagna dedicato al vaccino usa il 63,58% di parole comprese nel cosiddetto “Vocabolario di base delle Lingua Italiana”, che include quelle più familiari per gli italiani (7.500 in tutto). Nell’indagine si specifica anche che “nessuna Regione raggiunge l’80%, ovvero la soglia minima per considerare un testo di bassa complessità”.

Il sito è invece al primo posto sul cosiddetto “Indice READ-IT”, che calcola la semplicità di lettura di un testo. I testi sulla vaccinazione anti Covid19 presenti sui siti web/portali regionali sono in gran parte ad elevata complessità, per cui il cittadino deve avere almeno il diploma di scuola superiore per poterli leggere facilmente. Fa, eccezione, appunto, quello della Regione Emilia-Romagna, che con la Provincia autonoma di Bolzano registra la performance migliore.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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