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Da: Organizzatori
Il 15 e 16 aprile due giornate di orientamento all’imprenditorialità tra workshop e visite in azienda – Una ventina di imprese pronte ad accogliere gli studenti – L’iniziativa nasce da una precisa scelta culturale di Cna

Seicento studenti mobilitati, una ventina di imprese pronte ad accoglierli, la struttura Cna impegnata per due giorni – tra seminari e visite in azienda – in una grande opera di diffusione della cultura d’impresa.
Tornano le giornate di orientamento all’imprenditorialità organizzate come ogni anno dalla Cna di Ferrara: “Intraprendenti – Percorsi virtuosi tra scuola e impresa”, questo il titolo della manifestazione che ogni anno permette ai ragazzi delle superiori di Ferrara di vedere un po’ più da vicino il mondo del lavoro in cui entro pochi anni saranno chiamati ad inserirsi.
“Le giornate di orientamento all’imprenditorialità – spiega Bruno Faccini, Presidente dei giovani Imprenditori Cna – nascono da una precisa scelta di Cna, che vuole fare da catalizzatore per le energie positive di questi ragazzi. Vogliamo trasmettere loro positività, entusiasmo e fiducia nel futuro, perché crediamo che in questo modo saranno più pronti a cogliere le tante opportunità che la vita offrirà loro. D’altra parte, aiutare gli studenti a conoscere da vicino la realtà delle imprese è un nostro preciso dovere. In questo modo li aiuteremo a costruirsi un futuro, ma contribuiremo anche alla loro crescita come cittadini consapevoli”.
Proprio il segretario generale di Cna Silvestrini, a Ferrara il 9 marzo per la premiazione delle “Imprese di Valore Cna”, indicava nell’investimento sulla scuola e sull’educazione una delle priorità che il Paese deve darsi”.
La manifestazione è articolata in due giornate: lunedì 15 aprile, nel corso della mattinata, un centinaio di studenti delle scuole superiori e dell’università parteciperanno a workshop e seminari presso la sede di Cna Ferrara. Il direttore dell’associazione Diego Benatti parlerà delle opportunità di lavoro che l’artigianato e la piccola e media impresa offre ai giovani.
Il segretario della Camera di Commercio di Ferrara Mauro Giannattasio parlerà di creatività e ottimismo per gli imprenditori di domani; Emma Bolognesi, Responsabile servizi di CNA, guiderà i ragazzi in un workshop di simulazione aziendale insieme a Massimo Cinini, dell’Ufficio Fundraising di Unife.
Martedì 16 aprile saranno oltre cinquecento gli studenti delle scuole superiori che visiteranno aziende di tutta la provincia di Ferrara, ed avranno occasione di conoscere non solo capannoni, ambienti e macchinari, ma anche le persone che hanno scelto di fare impresa, e che molto spesso amano raccontare se stessi, le sfide lanciate, i successi ottenuti.
Ecco l’elenco delle aziende coinvolte: Elcos di Argenta; C.P.M. di Castaldini Stefano di Portomaggiore; Stilmec di Portomaggiore; Officina Baluardi di Ferrara; Scacco Matto di Cento; Cartotecnica Sei di Bondeno; Seba di Cento; Sant’Agostino Vetreria Box Doccia di Sant’Agostino; Cromia Fx di Portomaggiore; ArchLiving di Ferrara, Suono e immagine di Ferrara; Modelleria Meccanica Bonora di Ferrara; Delphi International di Ferrara: Caffè Krifi di Ferrara; la Brasiliana di Ferrara; Logikamente di Ferrara e Giulio Barbieri srl di Ferrara.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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