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Il futuro si costruisce con la formazione: corsi, stage all’estero, consulenze specialistiche. Dalla Regione oltre 200 proposte formative per gli agricoltori

Approvato il bando 2018-2020 per rinnovare l’offerta formativa del Catalogo verde. Le proposte formative basate sui temi più innovativi e richiesti, finanziate con le risorse del Programma di sviluppo rurale. Avviso pubblico da 9,3 milioni di euro

Bologna – Corsi di formazione, consulenze specialistiche, visite e scambi all’estero per ampliare le occasioni di aggiornamento professionale di agricoltori e imprese agricole dell’Emilia-Romagna e creare nuove possibilità di crescita: con oltre 9 milioni e 300 mila euro in tre anni, messi a disposizione dalla Regione, si rinnova l’offerta del Catalogo verde, lo scaffale digitale che presenta le opportunità formative per il mondo agricolo.
Saranno infatti più di 200 ogni anno le attività finanziate e organizzate dagli enti di formazione agricola accreditati per approfondire gli argomenti maggiormente richiesti e più qualificanti del momento: dall’agricoltura di precisione, alle tecniche per risparmiare l’acqua fino alla riconversione al biologico, argomento di punta nel 2018 a cui sarà destinato da subito un primo investimento di 700 mila euro.

Inoltre, la concreta possibilità per almeno mille imprese all’anno di richiedere servizi di consulenza specialistica e una nuova formula di stage presso le migliori realtà produttive della regione rivolta agli imprenditori dell’Unione – prima e unica esperienza oggi in Europa -, sono le principali novità dell’avviso 2018-2020, il terzo ed ultimo di questa programmazione del Psr, approvato dalla Giunta regionale per intensificare il sostegno alla formazione.

Cosa prevede l’avviso: obiettivi e risorse
Il bando stanzia circa 3 milioni ogni anno – un milione per le consulenze e il resto del budget per tutte le altre attività – con l’obiettivo di promuovere le migliori proposte per il settore.
Nel 2018 la maggiore concentrazione delle risorse per la formazione va al settore biologico per favorire il processo di passaggio dal convenzionale al bio delle migliaia di aziende agricole che hanno aderito ai bandi Psr, l’ultimo dei quali chiuso la primavera scorsa.

Ma non mancherà il sostegno ad altre attività strategiche per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile e moderna: marketing internazionale per lanciare all’estero prodotti di qualità, riduzione degli antibiotici per avere animali più sani e alimenti più sicuri, biosicurezza e benessere degli animali, difesa delle colture da fauna selvatica, riduzione degli input chimici ed in particolare dei nitrati, utilizzo di strumenti tecnologici di ultima generazione per evitare gli sprechi, meno ammoniaca e gas serra negli allevamenti per contrastare il cambio del clima.
Nel 2018 altri 500mila euro, rinnovabili ogni anno, saranno invece impegnati per rinforzare le esperienze che hanno già portato in visita all’estero più di 500 agricoltori e che hanno consentito a 50 di loro di svolgere brevi stage presso le imprese agricole di diversi paesi tra cui Spagna, Francia e Irlanda.

Scadenze per enti e imprese agricole
Per realizzare qualsiasi tipo di attività, enti di formazione e organismi di consulenza dovranno presentare le loro proposte alla Regione a partire da settembre 2018. I progetti approvati vengono pubblicati di mese in mese e saranno disponibili per la scelta degli agricoltori fino al 2020 sul Catalogo verde.
Agricoltori e imprese che vogliono partecipare, devono presentare le domande di sostegno dal prossimo 22 ottobre per i corsi di formazione e dal 22 novembre per visite, scambi o consulenze. Una volta al mese saranno formalmente approvate le richieste ammesse a contributo, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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