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Dai lupi di Stefano Benni alla vita di Altan, la Regione continua a investire sulle produzioni. Nuovo finanziamento, 400 mila euro, per opere realizzate in Emilia-Romagna

Dodici i progetti ammessi grazie al Bando per il sostegno e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive. L’assessore Mezzetti: “Si continua a sostenere il settore, in forte crescita sia in termini occupazionali che di nuove produzioni”.Quasi 5 milioni di euro stanziati nel 2018

Bologna – Due opere televisive, 4 cortometraggi, 6 documentari: sono in tutto 12 i progetti ammessi a contributo, su 23 presentati, sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna con 400mila euro circa, con il Bando per il sostegno e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive, destinato a imprese con sede in Emilia-Romagna per il 2018.

Questi stanziamenti completano la seconda tranche di finanziamenti per le produzioni, e l’ultima fase è prevista a settembre con una seconda finestra di selezione che partirà il 4 luglio destinata a produzioni nazionali e internazionali. Complessivamente, così, nel 2018 sono stati messi a disposizione dalla Regione quasi 5 milioni di euro di contributi, compresi quelli per i festival e le rassegne.

“Continua l’impegno della Regione a sostegno delle realtà produttive in Emilia-Romagna e della loro creatività- commenta l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti-. Un sostegno i cui risultati si vedono e sono concreti, con l’aumento dell’occupazione nel settore cinematografico del 18,2%, tra il 2015 e 2016, e la diffusione di opere che hanno sempre più riscontro di pubblico nelle sale cinematografiche e nei festival”.

Le produzioni
Sono 6 i soggetti in provincia di Bologna ammessi a contributo (SI.Produzioni Srl, Codalinga Srls, Giostra Film, Lab Film Srl Imola, Combo Società cooperativa, Indici Opponibili Società cooperativa), 1 a Reggio Emilia (Tiwi Srl), 3 in provincia di Parma (Kinè Società cooperativa di Colle Val d’Elsa, Bee Communications società cooperativa, Verdiana Srl), 1 a Modena (Bue Snc di Luca Bedini e Marco Brandoli) e 1 a Ravenna (Kamera Film di Stefano Mordini & C Snc). L’avvio dei progetti dovrà avvenire entro il 31 luglio 2018.
I documentari ammessi sono: “Le avventure del lupo” di Stefano Benni, la pellicola su Altan (“Mi chiamo Altan e faccio vignette”), le vite e il lavoro dei tre artisti Carracci (“Carracci sui muri”), la storia della Casa di riposo “Lyda Borelli” e degli artisti che la abitarono (“Questi fantasmi”) e quella di 8 omicidi e di un assassino dimenticato in una città di provincia (“Labbra Blu”), e infine l’eccidio di Marzabotto (“Monte sole: un massacro”). I cortometraggi si orientano più sull’attualità: le difficoltà di un ragazzo georgiano che porta pizze e sta per diventare papà (“Pizza Boy”), le vicende di giovani artisti africani (“Dem Dykk Africa Africa andata e ritorno”), la difficoltà di vivere l’amore fisico in un corpo deformato (“Indimenticabile”) e la metamorfosi psicofisica di Alex, il protagonista della pellicola (“Butterflies in Berlin”). Le serie tv riguardano invece le vite di scienziati e uomini di cultura (“Chi si ferma è perduto”) e la nascita di stili e identità attraverso le arti (“Stili ribelli”).

Il finanziamento per ogni realtà produttiva va dal 40% (per punteggio compreso fino a 79 punti) al 50% (per punteggio pari o superiore a 80 punti) delle spese ammissibili.
Il provvedimento è stato varato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e fa seguito all’approvazione del Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo per il triennio 2018-20, in merito alla legge sul Cinema del 2014.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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