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Lido di San Martino e parcheggio dell’area industriale: Bobbio (Pc) recupera luoghi di lavoro e aggregazione dopo l’alluvione del 2015. Il presidente Bonaccini: “La cura del territorio è per noi una priorità. In provincia di Piacenza abbiamo programmato oltre 260 interventi per più di 36 milioni”

Inaugurati oggi pomeriggio i lavori di ricostruzione delle opere a difesa della zona affacciata sul fiume Trebbia, un intervento finanziato dalla Regione con 300mila euro. L’assessore Gazzolo: “Un intervento innovativo perchè unisce la sicurezza idraulica alla fruibilità del territorio che si affaccia lungo il corso d’acqua, tratto identitario delle comunità locali”.

Bologna – Il parcheggio al servizio della zona industriale completamente rifatto e reso più capiente e lo storico Lido di San Martino, a ridosso del Trebbia, ripulito da sassi, detriti e rimesso a nuovo con l‘apporto di nuova sabbia. E, soprattutto, la messa in sicurezza di un’intera sponda del fiume alle porte del centro abitato e a ridosso di un’area di vitale importanza per l’intera valle sotto il profilo economico ed occupazionale.

A due anni e mezzo dalla disastrosa alluvione del 13 e 14 settembre 2015 che solo nel piacentino provocò danni per oltre 70 milioni di euro, Bobbio si riappropria a pieno titolo di quella parte del proprio territorio devastata dalla ondata di piena e che ora torna a nuova vita grazie a un pacchetto di opere idrauliche e di ripristino di difese spondali effettuate dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile (Area affluenti del Po) e finanziato dalla Regione con 300mila euro.

I lavori, iniziati alla fine del gennaio scorso e da poco conclusi, sono stati inaugurati questo pomeriggio dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo e dal sindaco della cittadina, Roberto Pasquali. Alla cerimonia era presente anche Francesco Capuano, dirigente regionale che ha coordinato i lavori.

“La cura del territorio – ha sottolineato Bonaccini – che passa anche attraverso la sicurezza idraulica e idrogeologica, è una della priorità del nostro programma di governo. E come avevamo promesso ci siamo impegnati fin da subito per dare risposte rapide e concrete ai cittadini e alle imprese. Ad oggi sono oltre 260 gli interventi già effettuati, in corso o al via nelle zone del piacentino colpite due anni e mezzo fa dall’alluvione, e che abbiamo finanziato con più di 36 milioni di euro. A queste risorse si aggiunge 1 milione 100 mila euro per 24 progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria di corsi d’acqua e versanti deliberati nelle scorse settimane: la dimostrazione di un’attenzione per la difesa del territorio che non viene mai meno”.

“L’intervento concluso a Bobbio è particolarmente innovativo: unisce la sicurezza idraulica all’obiettivo di rendere pienamente fruibile una parte del territorio che si affaccia sul Trebbia, valorizzando il fiume che è tratto identitario di questi luoghi e delle comunità che li vivono” – ha aggiunto l’assessore Gazzolo”. Dopo l’alluvione la Regione ha messo in campo un grande impegno che, ancora nei giorni scorsi, è continuato con lo stanziamento di oltre 2,8 milioni destinati dalla Giunta regionale per realizzare i nuovi impianti di depurazione di Ferriere e Albarola e per il rifacimento di tutta la dorsale idrica della Val di Nure – prosegue Gazzolo – Siamo anche al lavoro per la ricostruzione del ponte di Barberino, un’infrastruttura strategica per la Val trebbia e una priorità del nuovo Piano da 12 milioni di euro per le infrastrutture danneggiate dal maltempo che stiamo costruendo con il Dipartimento nazionale di protezione civile e Italia sicura. Nei giorni scorsi – conclude l’assessore – il Governo ha però deciso l’abolizione di Italia sicura: chiediamo con decisione che siano confermate le risorse per opere che il territorio non può più attendere”.

Il programma dei lavori

L’intervento effettuato a Bobbio è consistito nello specifico nella ricostruzione della sponda del Trebbia a protezione dell’abito, dell’area industriale e del nuovo parcheggio mediante la realizzazione di un’arginatura longitudinale in massi intasati di calcestruzzo, collegando le due opere di difesa preesistenti. Nell’area prospiciente il parcheggio è stato poi rifatto il look allo storico Lido San Martino, una meta tuttora assai frequentata d’estate dagli amanti della natura, ripulendola dai sassi e dalla vegetazione portati dall’ondata di piena e riportata a una più gradevole fruizione turistica grazie anche all’apporto di nuova sabbia.

I lavori inaugurati oggi pomeriggio rientrano nel pacchetto di interventi messi in cantiere per riparare i danni causati dall’alluvione nel piacentino del settembre 2015. Tra questi, nei giorni scorsi è stato annunciato due progetti per la ricostruzione dei due depuratori di Albarola, nel comune di Vigolzone e di Ferriere e di tratti della rete idrica della Val Nure, annunciati dalla Regione nei giorni scorsi e finanziati con 2,8 milioni di euro. I cantieri saranno avviati entro dicembre

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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