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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Difesa del suolo: 7 milioni per il maltempo di marzo-aprile 2013. La Giunta regionale approva un nuovo Piano di interventi. 5 milioni andranno alla ricostruzione delle prime case inagibili, 2 alla messa in sicurezza del territorio. L’assessore Gazzolo: “Priorità ai contributi per i cittadini e alla sistemazione di versanti franosi”

5 milioni per la ricostruzione delle prime case inagibili e oltre 2 milioni per la messa in sicurezza del territorio.
La Giunta regionale ha definito un nuovo Piano degli interventi da realizzare in seguito alle eccezionali avversità atmosferiche di marzo e aprile 2013, approvando anche una direttiva con i criteri, le modalità e i termini per la presentazione delle domande e la concessione dei contributi ai privati. Le risorse – che ammontano complessivamente a 7 milioni e 124 mila euro – derivano da economie di spesa su interventi finanziati dallo Stato e già conclusi, che le Regioni possono utilizzare per far fronte a situazioni di emergenza e criticità ancora aperte.
“É la prima volta che, dopo la riforma della Protezione civile avviata nel 2012, è riconosciuto un rimborso dei danni ai privati con l’impiego di economie – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo -. Un risultato ottenuto grazie alla proposta fatta dalla Regione e recepita a livello nazionale. Abbiamo deciso di applicare questa procedura all’emergenza del marzo-aprile 2013 – aggiunge Gazzolo – perché è la più datata ed è quella in cui persistono da più tempo situazioni di disagio abitativo. Si tratta di fondi immediatamente disponibili, destinati alla messa in sicurezza del territorio e alla ricostruzione delle prime case, che per noi sono una priorità. Il Piano di interventi che abbiamo approvato – conclude l’assessore – è un altro tassello che si aggiunge ai fondi stanziati finora: 4 dalla Regione e oltre 24 dal Governo”.
I contributi per la ricostruzione delle case:
5 milioni e 24 mila euro sono destinati al finanziamento dei contributi per la ricostruzione di prime case distrutte o inagibili e, ove per queste ultime non sia necessaria la demolizione e ricostruzione o la delocalizzazione, di un contributo alternativo per il ripristino dell’agibilità tramite interventi di consolidamento delle abitazioni.
Sono interessati i comuni colpiti dagli eventi atmosferici di marzo-aprile 2013, che investirono l’intero territorio regionale.
I cittadini che vogliono accedere ai contributi hanno tempo fino al 30 novembre 2015 per presentare la domanda al Comune in cui è ubicata l’abitazione. Il modulo da compilare è disponibile sul sito dell’Agenzia regionale di Protezione civile.
Gli interventi di messa in sicurezza del territorio:
Sono 4 gli interventi che saranno realizzati nel territorio della provincia di Parma, per un totale di 2 milioni e 100 mila euro.
A Corniglio opere di consolidamento dell’abitato di Sauna, a presidio delle attività agricole e produttive esistenti (700 mila euro). A Neviano degli Arduini lavori di contenimento strutturale in località Quinzano-Draso a presidio della stabilità del versante prossimo ad edifici residenziali (200 mila euro). A Tizzano Val Parma lavori per la ricostruzione e il contenimento strutturale del versante prospiciente le case evacuate in corrispondenza del movimento franoso che ha interrotto la strada provinciale Massese in località Boschetto (750 mila euro). Sempre a Tizzano Val Parma lavori di consolidamento delle opere strutturali a difesa dei fabbricati e della strada comunale nell’abitato di Pietta e primi interventi per la stabilizzazione del versante a nord-ovest su cui insiste parte dell’abitato (450 mila euro).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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