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Fondi europei, finanziati 2.294 progetti per circa 365 milioni di euro a imprese ed enti pubblici

Stato di avanzamento del Por Fesr 2014-2020 in Emilia-Romagna, regione ai vertici in Europa per numero di progetti selezionati e utilizzo dei fondi. Costi: “Stanziato il 75,7% delle risorse del Programma, che attiveranno investimenti per 660,8 milioni di euro”

Bologna – Ai vertici europei per numero di progetti e per utilizzo dei fondi comunitari. Sono 2.294 i progetti di imprese ed enti pubblici dell’Emilia-Romagna selezionati per ricevere i contributi del Por Fesr 2014-2020, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale, con cui l’Unione europea sostiene gli investimenti per la crescita economica e l’attrattività del territorio, nel quadro della Politica di coesione che quest’anno celebra i trent’anni dal suo avvio.

Con una dotazione complessiva di 481,8 milioni di euro nella programmazione 2014-2020, il Por Fesr della Regione Emilia-Romagna ha stanziato 364,9 milioni di euro che saranno erogati a imprese, centri di ricerca, enti pubblici, liberi professionisti, per realizzare progetti in diversi settori d’intervento, fra cui spiccano ricerca e innovazione, su cui sono già state destinate oltre l’86% delle risorse, competitività e attrattività del sistema produttivo, green economy.

Questi dati sono stati presentati nel corso del Comitato di sorveglianza sullo stato di avanzamento del Por Fesr 2014-2020, che si è tenuto oggi a Cesena nella Biblioteca Malatestiana. In questo monumento storico è in corso il progetto di completamento e restauro per la creazione del centro cinema della città, finanziato nell’ambito delle azioni del Programma per la qualificazione dei beni culturali e ambientali.

“Siamo in una fase cruciale di questa programmazione, giunta oltre la metà del suo corso, con il 75,7% delle risorse disponibili stanziate, che attiveranno investimenti per 660,8 milioni di euro– commenta Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive-. Nuova occupazione, competitività del sistema produttivo composto soprattutto da Pmi, sostegno alle aree svantaggiate della Regione sono tra le priorità che guidano il Programma operativo regionale Fesr 2014-2020. Grazie ai Fondi europei possiamo sostenere il tessuto produttivo regionale in modo efficace e integrato, creando sinergie tra le filiere e incentivando l’innovazione tecnologica attraverso l’incontro tra la ricerca e le imprese. Un ecosistema di altissimo valore, che ci rende orgogliosi e che merita di essere sostenuto in futuro attraverso la politica di coesione dell’Unione europea”.

Por Fesr, la situazione
Dall’avvio della programmazione 2014-2020, il Por Fesr della Regione Emilia-Romagna ha ammesso a finanziamento 2.294 progetti, che la collocano al terzo posto tra le 274 regioni europee per numero di progetti selezionati. A oggi sono stati stanziati dal Programma 364,9 milioni di euro, pari al 75,7% delle risorse programmate (481,8 milioni di euro). Sono state avviate tutte le 31 azioni previste dal programma. Questo consentirà di attivare operazioni per 660,8 milioni di euro, comprensivi del co-finanziamento dei beneficiari. Tra gli assi di intervento del Programma risultano in larga parte già stanziate le risorse per i progetti di ricerca e innovazione (86,3%), presidiati dalle associazioni Clust-ER che hanno presentato i risultati della loro attività al Cnr Bologna nel corso dei sette Forum S3. Seguono le risorse per la competitività e l’attrattività del sistema produttivo (72%), per le città attrattive e partecipate (70,6%) e per la green economy (65,9%), mentre sono già tutte avviate le operazioni di valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali. Sono 35 le misure di finanziamento aperte finora dal Por Fesr 2014-2020, tra cui bandi, manifestazioni d’interesse e strumenti finanziari (tra questi il Fondo multiscopo per nuove imprese e green economy), consultabili online sul sito del Programma.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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