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La Regione avvia il percorso di fusione dei Comuni di Fiscaglia con Ostellato e di Goro con Mesola, nel ferrarese. L’assessore Petitti: “Prioritaria la scelta dei cittadini, l’obiettivo sono migliori servizi e costi sostenibili”

Approvati dalla giunta i due progetti di legge per l’avvio del percorso. Le fusioni dopo i referendum consultivi

Bologna- Al via due nuovi percorsi per la fusione tra Comuni. La Giunta regionale ha approvato due progetti di legge che riguardano la fusione tra i Comuni di Fiscaglia con Ostellato e di Goro con Mesola, nella provincia di Ferrara. Se il percorso darà esito positivo, la fusione potrebbe prendere il via già dal 1 febbraio 2019.

“Continuano i percorsi di fusione tra Comuni nei nostri territori nell’ottica di riordino e risparmio e maggiore efficienza- commenta l’assessora al Riordino istituzionale Emma Petitti-. La Regione intende mettere a disposizione tutti gli strumenti per cercare di favorire questa forma di partecipazione, con l’obiettivo di fornire i migliori servizi, e puntando a costi sostenibili. Alla fine del percorso prevarrà la strada scelta dai cittadini, attraverso un referendum democratico”.

I Comuni coinvolti, in cifre

Nel comune di Fiscaglia all’inizio di gennaio 2017 erano presenti 9.018 abitanti su una superficie di 116,18 chilometri quadrati, mentre in quello di Ostellato, alla stessa data, gli abitanti erano 6.130 su una superficie di 173,34 chilometri quadrati.Il nuovo Comune potrebbe avere una superficie di 289,70 chilometri quadrati e 15.148 abitanti.

Il Comune di Fiscaglia è ricompreso nell’ambito territoriale “Bassa Ferrarese” e appartiene all’Unione di Comuni Delta del Po. Il Comune di Ostellato è invece ricompreso nell’ambito territoriale “Argenta Ostellato Portomaggiore” e appartiene all’Unione Valli e Delizie. L’appartenenza dei due Comuni a Unioni diverse determina la necessità per il nuovo ente di scegliere – a fusione avvenuta – a quale delle due Unioni aderire.

I Comuni Goro e Mesola sono tra loro confinanti e ricompresi nel distretto socio sanitario di “Ferrara Sud-Est”, di cui è parte l’Ambito Bassa Ferrarese. Fanno parte, insieme ai Comuni di Codigoro, Lagosanto e Fiscaglia dell’Unione Delta del Po costituita nel 2013.

I due Comuni hanno una superficie complessiva di 114,61 chilometri quadrati per un totale di 10.618 abitanti. Nello specifico: all’1 gennaio 2017 Mesola contava 6.860 abitanti (superficie di 84,15 chilometri quadrati) e Goro 3.758 abitanti (30,46 chilometri quadrati).

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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