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A Medolla (Mo) inaugurato il palazzetto dello sport, ristrutturato e messo in sicurezza sismica. Bonaccini: “Progetto solidale che rappresenta perfettamente anche la forza e la generosità della comunità regionale e di questa terra”

Un restauro da 770 mila euro, in gran parte provenienti da libere donazioni e dal grande concerto tenutosi al Campovolo di Reggio Emilia a favore delle aree colpite dal terremoto del maggio 2012

Bologna – Medolla in festa per il restauro del palazzetto dello sport. L’edificio è stato riconsegnato alla comunità questa mattina dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la Ricostruzione, Stefano Bonaccini, assieme al sindaco Filippo Molinari e al presidente Uisp provinciale, Giorgio Baroni. La struttura era stata lesionata dal terremoto del maggio 2012 e decretato allora inagibile.
Il progetto di ripristino, per il quale sono stati investiti 770 mila euro, ha riguardato interventi per il miglioramento sismico dell’intera struttura, relativi sia agli elementi resistenti verticali, sia alla doppia copertura. La ristrutturazione, inoltre, ha previsto il ripristino delle parti degradate dell’ala est dell’edificio.

“Torna al suo posto un altro tassello di una ricostruzione che sta procedendo con efficacia in ogni settore– afferma il presidente-. E come succede ogni volta che si riesce a sanare una delle tante ferite inferte ai nostri territori dalle terribili scosse del maggio 2012, è oggi un vero piacere poter restituire alla città di Medolla un edificio così importante per l’attività sportiva e la vita dei ragazzi e dell’intera collettività. E restituirlo in maggiore sicurezza, grazie ai miglioramenti antisismici. Si tratta poi di un progetto altamente ‘solidale’, che rispecchia perfettamente la solidarietà che ci ha accompagnato da subito e lo spirito della nostra comunità regionale, che ha risposto con forza, tenacia e generosità di fronte a quanto successo”.

Il progetto è stato finanziato per 220 mila euro con rimborsi assicurativi del Comune di Medolla (Mo) e per 550 mila euro da risorse provenienti dalle donazioni: di questi, 250 mila euro provengono da donazioni da parte dei cittadini e 300 mila euro dal concerto di realizzato a Campovolo, a Reggio Emilia, a favore per aree colpite dal terremoto.

Infine, l’ala ovest del Palasport, dove aveva sede la scuola d’infanzia statale (oggi trasferita nel nuovo polo scolastico “Rock No War”), è stata riconvertita a sede della Scuola di Musica all’interno della Fondazione “Carlo & Guglielmo Andreoli” dell’Unione Comuni modenesi dell’Area Nord.

Nel pomeriggio, a collegati alla cerimonia di inaugurazione, sono previsti tornei di basket, karate, volley, scherma, calcetto e tiro con l’arco.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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