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Liquidazioni per le opere eseguite. L’assessore Costi: “Noi vicini alle imprese che ricostruiscono, l’87% delle richieste pervenute è stato liquidato. A oggi mancano le richieste di liquidazione per 650 pratiche, concesse”

Ulteriori 55 milioni di euro sono destinati al sostegno delle attività delle imprese piccole e medie, con particolare attenzione alle attività dei centri storici e ai processi di innovazione e ricerca delle piccole imprese del manifatturiero

Bologna – “La Regione da sempre sostiene attivamente chi è impegnato nella ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2012. Con due priorità: mantenere alta la guardia sul tema legalità e facendo tutto ciò che è possibile, nell’ambito della trasparenza delle procedure, per accelerare le liquidazioni alle imprese che svolgono i lavori”.
E’ quanto afferma Palma Costi, assessore regionale con delega alla Ricostruzione, raccogliendo le preoccupazioni poste da Cna Modena relativamente ai problemi legati alle attività delle piccole aziende impegnate nella ricostruzione.

“Per velocizzare le procedure- spiega Costi- le strutture del Commissario hanno un rapporto costante con professionisti e beneficiari, che vengono incontrati quotidianamente. Abbiamo anche aperto sportelli specifici dedicati alle liquidazioni, presso i quali si possono ottenere informazioni sullo stato di avanzamento delle pratiche o discutere problematiche specifiche”.
“A oggi- sottolinea Costi- l’87% delle domande presentate per ottenere la liquidazione totale o parziale dei lavori riguardanti le imprese (Sfinge) è stato pagato. Inoltre per più di 650 pratiche che hanno avuto la concessione, a oggi non è mai stata presentata alcuna domanda di liquidazione Stiamo nuovamente sollecitando a presentare la richiesta, affinchè si possa procedere con le liquidazioni. Come sempre, abbiamo chiesto alle associazioni di categoria una particolare attenzione rispetto ai loro associati”.

“Allo stesso tempo- dice ancora l’assessore regionale- siamo consapevoli che nell’area del sisma, pur con un sistema produttivo che ha reagito in modo straordinario in termini di produzione e occupati, rimangono debolezze in settori fondamentali per la vita delle nostre comunità. Per questo abbiamo previsto di destinare ulteriori 55 milioni di euro per le attività dei piccoli e medi imprenditori, con particolare attenzione alle attività nei centri storici e ai processi di innovazione e ricerca delle piccole imprese manifatturiere. Tutto ciò in aggiunta alle risorse già a bando per tutta la regione, tra cui ricordo essere ricompresi anche i liberi professionisti”.

Infine, Palma Costi ricorda che “dei 55 milioni, circa 40 milioni di euro saranno destinati a un bando per favorire la rivitalizzazione dei centri storici e dei centri abitati, con particolare attenzione al piccolo commercio, artigianato di servizio, artistico e via dicendo. Saranno ammessi interventi finalizzati al rientro e/o al riavvio delle attività economiche già esistenti al momento del sisma. Oppure di riconversione, qualificazione, ampliamento realizzati da imprese insediate anche successivamente al sisma, che abbiano l’obiettivo di aumentare il grado di attrattività dell’area”.

“Nello stesso tempo- conclude- stiamo lavorando assieme ai Comuni per accelerare la ricostruzione pubblica, un altro tassello fondamentale per la valorizzazione delle attività produttive dei nostri centri. Fondamentale è continuare a lavorare in squadra come abbiamo fatto fino a ora, sapendo che alcuni problemi di sofferenza delle imprese impegnate nella ricostruzione dipendono da provvedimenti che solo il Parlamento può approvare, come la impignorabilità delle somme destinate alla ricostruzione e quindi la possibilità di pagare le imprese della subfornitura anche a fronte di provvedimenti fallimentari”.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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