Skip to main content

È ufficiale, assegnati i fondi: in Emilia-Romagna il nuovo Centro nazionale paralimpico del Nord Italia. Nascerà a Villanova d’Arda (Pc), 10 milioni di euro all’Azienda Usl di Piacenza. Bonaccini-Venturi: “Fieri di questo risultato, frutto di un buon lavoro di squadra con il territorio. Un riconoscimento importante per l’universo sportivo della nostra regione”

Pubblicata in Gazzetta ufficiale la delibera Cipe sulle risorse. Sarà realizzata un’area residenziale con circa 50 posti letto, mantenuto lo spazio per le attività riabilitative e sanitarie e potenziati gli impianti sportivi. Il Centro diventerà riferimento nazionale per i paratleti e le persone con disabilità fisica che vogliono fare sport. Soddisfatti il direttore generale dell’Azienda Usl, Luca Baldino, e il sindaco di Villanova, Romano Freddi

Bologna – Da presidio sanitario “storico” del territorio piacentino a moderno e innovativo Centro nazionale paralimpico. L’assegnazione delle risorse ora è ufficiale: la delibera del Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica), con i 10 milioni di euro destinati all’Azienda Usl di Piacenza per trasformare l’ospedale di Villanova d’Arda, intitolato a Giuseppe Verdi, nel nuovo complesso, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Una struttura polifunzionale a gestione pubblica, che diventerà riferimento nazionale per i paratleti e per tutte le persone con disabilità fisica che intendono fare sport, anche a scopo riabilitativo.

“Siamo fieri di questo risultato, per il quale come Regione ci siamo battuti a fondo e che è frutto di un importante lavoro di squadra insieme al territorio e agli amministratori locali- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Il Centro, una volta realizzato, rappresenterà qualcosa di unico nel panorama riabilitativo del centro-nord, e arricchirà il nuovo quadro della sanità piacentina e regionale. Ma non c’è solo l’aspetto sanitario e riabilitativo: questi dieci milioni- aggiungono presidente e assessore- rappresentano un riconoscimento davvero significativo per l’universo sportivo dell’Emilia-Romagna, che la Regione sostiene e valorizza come strumento di aggregazione ed elemento di coesione. Assieme all’Azienda Usl, all’amministrazione comunale e a tutte le istituzioni coinvolte lavoreremo per concretizzare al più presto questo bellissimo progetto”.

Il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino, nel ricordare la soddisfazione provata lo scorso 23 dicembre – quando venne data per la prima volta notizia che il ministero aveva inserito Villanova tra le priorità degli interventi a favore dello sport paralimpico – estende il ringraziamento alle istituzioni, ai tecnici dell’Azienda e ai funzionari della Provincia: “Tanto è il lavoro già fatto e massimo sarà l’impegno della Direzione per la realizzazione di questo progetto, così altamente qualificante per il nostro territorio e per l’intera area del nord Italia: porteremo a nuova vita- spiega Baldino- lo storico ospedale voluto da Giuseppe Verdi; l’Unità Spinale posta nel nuovo ospedale di Fiorenzuola continuerà ad essere struttura di riferimento per le province vicine e potrà contare su un centro di elevatissimo livello per completare la riabilitazione dei pazienti e attraverso lo sport far ritrovare loro motivazione e speranza”.

“È la buona notizia che aspettavamo- commenta il sindaco di Villanova d’Arda, Romano Freddi-. All’iniziale perplessità per il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera piacentina, che prevedeva di delocalizzare quest’ospedale, è subentrata una speranza di riconversione, che oggi si appoggia finalmente su una concretezza. Disponibilità totale d’ora in poi a lavorare, dunque, da parte dell’amministrazione comunale: siamo fiduciosi nell’appoggio di tutti i portatori d’interesse, ed esprimiamo anche il desiderio di poter partecipare e avere un ruolo costruttivo per la funzionalità del centro”.

Il nuovo Centro paralimpico
L’intervento prevede la ristrutturazione della struttura sanitaria di Villanova d’Arda, attualmente sede dell’Unità Spinale dell’Azienda Usl di Piacenza, in modo da creare un’area residenziale con circa 50 posti letto, mantenere uno spazio per le attività riabilitative e sanitarie e rafforzare la parte degli impianti sportivi: oltre agli elementi già esistenti (palestre, palazzetto, piscine riabilitative) verranno costruite una piscina, una pista di atletica e altri spazi pensati per i paratleti. Il Centro sarà in grado di attrarre paratleti e atleti paralimpici, e dunque persone con disabilità fisica già avviate allo sport, ma anche le persone con disabilità fisica che hanno terminato le fasi di cura e riabilitazione e vogliono iniziare un’attività sportiva. La struttura è pensata anche per tutti i pazienti delle Unità Spinali in fase di pre-dimissione, che hanno dunque superato la fase acuta sanitaria e che si trovano nella coda finale della riabilitazione prima di tornare al proprio domicilio. L’idea di fondo del Centro, dunque, è che la presenza di atleti, anche paralimpici, possa motivare altre persone con disabilità fisica a iniziare un’attività sportiva, in un circolo virtuoso in cui tutti i soggetti riescono a trarre beneficio psico-fisico.

Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER)
Segreteria di redazione tel. 051 5275490

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it