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Risparmi e recupero dell’evasione fiscale, via libera all’assestamento di bilancio: dalla Regione altri 55 milioni di euro per crescita, welfare e territori

Risorse per sanità, impiantistica sportiva, banda ultralarga, strade provinciali, abbattimento barriere architettoniche. Il presidente Bonaccini: “Nessun aumento delle tasse e conti in ordine, così riusciamo a introdurre misure come il Reddito di solidarietà, l’abolire dei superticket sanitari e le agevolazioni per i pendolari”. L’assessora Petitti: “Un forte impulso ai territori e riposte concrete alle esigenze delle nostre comunità”

Bologna – Nuove risorse liberate per crescita, welfare e sviluppo dei territori. Grazie a minori spese derivate da risparmi – circa 15 milioni di euro, di cui 3 dell’Assemblea legislativa – e a maggiori entrate dal recupero dell’evasione fiscale -circa 18 milioni, soprattutto da Iva e addizionale Irpef, oltre che dal bollo auto -, la Regione sostiene ulteriori interventi per 55 milioni di euro. E’ l’entità dell’assestamento di bilancio messo a punto dalla Giunta regionale e approvato oggi dall’Assemblea legislativa, una manovra che prevede investimenti principalmente per la sanità emiliano-romagnola (12,6 milioni di euro), l’impiantistica sportiva (10 milioni, che si aggiungono ai 20 milioni già stanziati), il fondo delle Province (7,8 milioni), la banda ultra-larga e la realizzazione dell’agenda digitale (5,2 milioni), e il ripristino delle strade provinciali (3 milioni). Altrettanto importanti, fra gli altri, i fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche (1,4 milioni), fondo imprevisti calamità naturali (3 milioni), acquisto di auto ibride (1 milione) e agli enti locali per la riduzione dei costi degli abbonamenti dei bus (500mila euro).

“Si tratta di ulteriori e rilevanti risorse destinate ad attività strategiche per lo sviluppo del nostro territorio- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-, frutto di una gestione equilibrata del bilancio, come riconosciuto alla Regione dalla Corte dei Conti. Conti in ordine, riduzione del debito di 150 milioni di euro in tre anni, taglio degli incarichi esterni del 90%, diminuzione dei costi della politica, con l’abolizione dei vitalizi in anticipo rispetto al dibattito in corso, ci hanno consentito l’introduzione del Reddito di solidarietà, di non far pagare l’autobus in 13 città ai pendolari abbonati ai treni regionali e di abolire i superticket sanitari dal prossimo 1^ gennaio, lasciandoli solo per i redditi familiari sopra i 100mila euro anni così da coprire anche l’abrogazione del ticket base da 23 euro sulle prime visite per genitori e figli delle famiglie numerose, oltre all’assunzione e stabilizzazione di 5 mila medici, infermieri e operatori in sanità. Tutto questo senza aumentare le tasse dei cittadini. Risultati che sono sotto gli occhi di tutti, alla base della nostra richiesta di avere maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna, per continuare a crescere potenziando sanità e welfare e le misure per chi ha più bisogno”.

Da inizio legislatura, nel 2015, è la prima volta che l’assestamento di bilancio raggiunge una tale entità, facendo ovviamente riferimento a risorse recuperate interamente dal bilancio regionale.

“Siamo così in grado- dichiara soddisfatta l’assessora regionale al Bilancio, Emma Petitti- di realizzare ulteriori interventi dando un forte impulso ai territori e riposte concrete alle esigenze delle nostre comunità. Con l’assestamento mettiamo in campo nuove e maggiori risorse per la crescita dell’Emilia-Romagna in diversi ambiti: dall’impiantistica sportiva alla promozione turistica, dalle bonifiche in agricoltura alla cooperazione internazionale. I protagonisti di questo assestamento sono proprio gli enti locali che grazie a queste risorse potranno realizzare importanti progetti sia come singoli enti che attraverso le forme associative. Il tutto frutto di un lavoro di confronto e concertazione con tutte la parti sociali ed economiche dei nostri territori”.

Oltre ai fondi alle aziende sanitarie locali, la voce più significativa di investimento riguarda l’incremento delle risorse per l’impiantistica sportiva: 10 milioni di euro. Queste permetteranno di rinnovare o ristrutturare il patrimonio impiantistico e sportivo regionale: dai nuovi palazzetti alle strutture polivalenti, con interventi in 120 Comuni da Piacenza a Rimini. L’investimento della Regione raggiunge così i 30 milioni, e salirà entro l’anno a 35, per progetti da 100 milioni di euro complessivi.

Ulteriori risorse andranno al piano di promozione turistica (1,2 milione di euro) gestito da Apt e agli impianti sciistici di risalita (700mila euro). Inoltre, sono stati stanziati 100 mila per contributi ad associazioni ed istituzioni sociali private, per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive.

In vista di “Parma Capitale italiana della cultura 2020”, saranno erogati 3,5 milioni di euro al Comune di Parma per interventi agli immobili della Palazzina Nervi e della Casa della musica.

Sarà ripristinato il fondo imprevisti per calamità naturali con uno stanziamento di 3 milioni di euro. Quattro milioni di euro saranno destinati alla protezione civile e un milione di euro è l’ulteriore contributo per il funzionamento dell’Arpa, mentre per il parco delle foreste Casentinesi sono previsti 80mila euro. Mezzo milione di euro sarà destinato alle bonifiche in agricoltura, in particolare per finanziare investimenti e la manutenzione straordinaria delle opere di bonifica realizzate attraverso i Consorzi.

Nel settore dei servizi educativi (0-6 anni), sono previsti 600 mila euro in più alle scuole per l’infanzia paritarie facendo salire a 4,7 milioni di euro le risorse stanziate per qualificare l’offerta educativa e il coordinamento pedagogico nelle 830 scuole, tra comunali e private presenti sul territorio regionale.

Quasi 1,4 milioni di euro saranno destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche e che si aggiungono ai fondi statali per 29,4 milioni nel triennio 2018-2020.

Con 1,4 milioni di euro si realizzerà un parziale rifinanziamento della Legge regionale sulla formazione professionale e 500 mila euro vanno alla cooperazione internazionale.

Contributi anche agli Enti Locali: per la riqualificazione delle aree commerciali (1,2 milioni di euro); per le Unioni di Comuni (300mila euro); per la riduzione dei costi degli abbonamenti dei bus (500mila euro); per l’acquisto di auto ibride (1 milione).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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