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Inaugurato a Podenzano, nel piacentino, un nuovo centro diurno per disabili. Dalla Regione un contributo di oltre 230mila euro. Il presidente Bonaccini: “Impegnati ad ampliare su tutto il territorio la rete di assistenza socio-sanitaria. Fondamentale favorire l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone con disabilità”

La struttura si aggiunge ai 168 centri socio-riabilitativi diurni accreditati già esistenti in Emilia-Romagna. Potrà impegnare in attività educative e ricreative 15 persone. Nel 2017 investiti più di 478 milioni di euro dal Fondo regionale per la non autosufficienza

Bologna – Dalla rieducazione motoria allo svolgimento di attività ricreative, manuali, culturali per migliorare l’autonomia delle persone disabili e consentire loro di sentirsi parte attiva della comunità. Sono alcuni dei servizi offerti dal nuovo centro diurno per disabili realizzato a Podenzano, nel piacentino, inaugurato oggi pomeriggio dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

L’edificio, costruito dove prima sorgevano i vecchi ambulatori dell’Azienda sanitaria, in via Cesare Battisti, potrà accogliere durante il giorno e in presenza di educatori e tutor fino a 15 persone, in età adulta e affette da diversi gradi e tipologie di disabilità (motorie, psichiche o relazionali). Per realizzare la struttura sono stati investiti quasi 463 mila euro: poco meno di 233.000 dalla Regione, e l’importo rimanente (230.000 euro) dalla cooperativa sociale AuroraDomus,che gestiràil Centro.

“Una nuova e bella struttura, che amplia la rete regionale di assistenza socio-sanitaria della nostra regione e che questa Giunta, anno dopo anno, intervento dopo intervento, ha contribuito significativamente a rafforzare- ha sottolineato Bonaccini al taglio del nastro-. Il tema della disabilità e la conquista di autonomia e inclusione sociale delle persone che ne sono affette richiedono grande attenzione e sensibilità, innanzitutto da parte delle istituzioni, chiamate a dare risposte concrete ai bisogni delle persone più fragili. Noi cerchiamo di farlo da anni- ha aggiunto il presidente- attraverso il Fondo per la non autosufficienza, che tra tutte le Regioni in Italia finanziamo con maggiori risorse; ma anche con i contributi sul ‘Dopo di noi’, fino all’impegno con cui a livello nazionale abbiamo chiesto e ottenuto, assieme a tanti amministratori del nostro territorio, il primo Fondo sui Caregiver. Continueremo a investire- ha concluso Bonaccini- nella dimensione culturale ed educativa dell’accoglienza e dell’inclusione delle persone diversamente abili in tutti gli ambiti della nostra società, perché nessuno ne resti ai margini”.

All’inaugurazione erano presenti anche il presidente della Provincia di Piacenza, Francesco Rolleri, il sindaco di Podenzano, Alessandro Piva, il direttore del distretto di levante dell’Ausl di Piacenza, Rossana Ferrante e Daniela Chinosi, presidente della Cooperativa sociale Aurora Domus.

L’impegno della Regione per i disabili
Sono 168 i centri socio-riabilitativi diurni presenti in Emilia-Romagna, che offrono una disponibilità di 2.561 posti. Si tratta di servizi di piccole dimensioni, fortemente radicati sul territorio, che rispondono agli standard di qualità fissati delle norme regionali sull’accreditamento. Queste strutture hanno consentito la chiusura dei grandi istituiti di ricovero ancora presenti in molte altre regioni.

Sul piano dell’assistenza a disabili e anziani, l’Emilia-Romagna è la Regione con il Fondo regionale per la non autosufficienza – istituito nel 2004 – più alto in Italia: nel solo 2017 sono stati investiti oltre 478 milioni di euro, in aumento rispetto al 2016 (466 milioni), per lo sviluppo della rete dei servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica. Ogni anno un terzo delle risorse del Fondo, più di 160 milioni, viene destinato a finanziare i servizi socio-sanitari per persone con disabilità. L’Emilia-Romagna, inoltre, è stata la prima Regione ad avere adottatouna legge specifica per i caregiver, coloro che assistono familiari o amici disabili e non autosufficienti, offrendone un riconoscimento giuridico sull’esempio di altri Paesi europei.

Garantire assistenza, indipendenza e autonomia ai familiari disabili rimasti privi di sostegno, perché orfani o con genitori ormai anziani è ciò che si prefigge la Regione con il programma di attuazione della legge nazionale sul ‘Dopo di noi’. Per il triennio 2016-2018, all’Emilia-Romagna sono stati assegnati dallo Stato 13 milioni di euro; di questi, oltre 9 sono già stati destinati dalla Regione ai Comuni per l’acquisto o la ristrutturazione di appartamenti per disabili soli, oppure per l’avvio di nuove forme di coabitazione come case per piccoli gruppi(massimo 5 persone) o soluzioni di co-housing (un modo di abitare in comunità, che coniuga gli spazi privati con aree e servizi a uso comune).
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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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