Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Camelot

Le cooperative sociali Camelot e CIDAS anche quest’anno sostengono il festival Internazionale a Ferrara.
Accomunate dall’impegno rivolto alla cura e al sostegno del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, le nostre cooperative invitano all’incontro che ci vede coinvolte:
“Non lasciateci soli – La difesa dei diritti dei minori in Italia, vulnerabili e stranieri”.
Sarà un momento di approfondimento e confronto sulla difesa del diritto al futuro dei ragazzi italiani vulnerabili e dei minori stranieri non accompagnati che si terrà venerdì 5 ottobre alle ore 19 presso il Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, all’interno del programma del festival.

Parteciperanno Antonella Inverno, giurista che ha collaborato alla stesura della Legge Zampa, Stefano Costa, neuropsichiatra infantile, Gianna Cappello, presidente di MED, associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione e Marco Alessi, regista della casa di produzione Dugong Films che ha realizzato un percorso di formazione ed educazione all’immagine con i minori non accompagnati.
Assieme a loro ci sarà anche la collega Laura De Stefani, operatrice di una delle Comunità Educative di CIDAS che racconterà il suo lavoro quotidiano con gli adolescenti.
Il confronto sarà moderato dalla giornalista di Internazionale Annalisa Camilli.

“C.I.D.A.S. – ha spiegato il Vicepresidente Cristiano Capisani – è una cooperativa che dal 1979 si occupa di persone, rivolgendo la propria attenzione alla tutela dei diritti dei più fragili. È pertanto di nostro interesse partecipare al Festival Internazionale a Ferrara unitamente alla cooperativa sociale Camelot, sostenendo l’incontro “Non lasciateci soli – La difesa dei diritti dei minori in Italia, vulnerabili e stranieri”, che si terrà venerdì 5 ottobre alle ore 19.00 presso il Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara.
In relazione al tema affrontato, attraverso la gestione di nidi e materne, di servizi per l’integrazione scolastica rivolti a bambini e bambini disabili e di due Comunità Educative, che ospitano bambini e ragazzi allontanati dal proprio nucleo familiare, la cooperativa C.I.D.A.S. si pone l’importante obiettivo di garantire a bambini e ragazzi il diritto di crescere serenamente, nella convinzione che essi rappresentino il futuro della nostra società”.

Patrizia Bertelli, Presidente di Camelot è intervenuta dicendo che: “Assieme a C.I.D.A.S., Camelot anche quest’anno sostiene il festival Internazionale a Ferrara, un evento culturale di grande importanza per il nostro territorio, lo stesso in cui, nel 1999, siamo nati per offrire supporto educativo a bambini e ragazzi e risposte ai bisogni sociali della comunità. Sosteniamo l’incontro dedicato alla difesa del diritto al futuro dei ragazzi italiani vulnerabili e dei minori stranieri non accompagnati, perché dal 2014 abbiamo voluto specializzarci nella presa in carico dei minori stranieri non accompagnati che giungono soli sul territorio italiano, senza figure adulte di riferimento, e hanno specifiche necessità di tutela. Camelot inoltre coordina progetti di prossimità solidale che permettono ai cittadini di prendersi cura dei ragazzi stranieri: i tutori volontari di Ferrara e Bologna, l’affido famigliare e l’affiancamento ai minori stranieri non accompagnati accolti in comunità a Bologna.
Rinnoviamo dunque l’invito ad essere presenti il 5 ottobre alle 19 presso il Ridotto del Teatro Comunale”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it