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da: AreaGiovani, Comune di Ferrara

Tredici nuove proposte per divertirsi e rendersi utili, dalla Cena di Quartiere all’ippoterapia

Sono tredici i nuovi progetti proposti da youngERcard ai giovani ferraresi che hanno voglia di impegnarsi per la propria comunità.
La nuova carta realizzata dalla Regione Emilia-Romagna non offre solo sconti e riduzioni: invita i giovani a mettersi in gioco, a conoscere persone e realtà nuove, a spendere parte del proprio tempo e della propria energia per il prossimo. Lo fa proponendo attraverso il proprio sito ufficiale –www.youngERcard.it – un ventaglio di interessanti percorsi di cittadinanza attiva, organizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti locali.
Durante l’estate sono stati undici i progetti attivati nel ferrarese, legati soprattutto alle attività educative e di animazione dei campi estivi, ma non solo.
Per la nuova stagione i progetti proposti sono già tredici, nove nel capoluogo e quattro in provincia.

Chi è interessato a dare una mano nel sociale potrà scegliere tra “Aggiungi un posto a tavola” e “Ricicliamo insieme”, ovvero aiutare l’associazione Amici della Caritas nel servizio mensa e nel recupero di abiti usati. Il “Progetto Eubosia, buona vita” cerca volontari che aiutino la Fondazione Ant – che si occupa di assistenza oncologica – nelle proprie campagne promozionali. In campo educativo l’Acr propone “Cresciamo insieme all’Acr”. Molto interessante anche “Protagonisti a cavallo”, a supporto del servizio di ippoterapia per disabili gestito da Anfass.
“Bibliotecablù” e “La giuria popolare di Festebà” sono i progetti presentati dal Circi, il primo a sostegno della biblioteca per i bambini dell’ospedale Sant’Anna, il secondo relativo al festival di teatro ragazzi organizzato a settembre all’interno della manifestazione “Estate Bambini”. Il centro sociale La Resistenza propone “Come nasce una biblioteca?”, per coinvolgere i ragazzi nella creazione e nella gestione della nuova biblioteca intitolata a Stefano Tassinari. L’associazione Basso Profilo invita i giovani a partecipare attivamente alla realizzazione della quinta “Cena di Quartiere di via Carlo Mayr”, iniziativa all’insegna della condivisione, condivisione di spazio urbano e condivisione di ricette.

A Comacchio la Società San Vincenzo de’ Paolo propone “Un alimento di compagnia” e “Animiamo la casa della serenità”, il primo progetto riguarda la consegna di generi alimentari alle famiglie meno abbienti, il secondo le attività di socializzazione e aggregazione presso “La casa della serenità”, nucleo abitativo per donne in situazioni di disagio economico e sociale.
Proviene dalla città lagunare anche “La bellezza non può attendere”, per aiutare Legambiente nell’archiviazione di materiali utili e nell’organizzazione a fine settembre di “Puliamo il mondo”. La biblioteca di Argenta – che durante l’estate aveva proposto l’originale “La biblioteca va in piscina” – per la stagione fredda propone: “Una biblioteca al servizio del territorio”.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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