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Da: Conservatorio Ferrara

Venerdì 12 febbraio ore 21 sul canale YouTube del Conservatorio

CONCERTO DI INAUGURAZIONE

DELL’ANNO ACCADEMICO 2020-2021

Orchestra del Conservatorio Frescobaldi

Marco Titotto, direttore

 

Ferrara – Venerdì 12 febbraio alle ore 21, sul canale YouTube del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, sarà trasmesso il Concerto di Inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021, con l’Orchestra del Conservatorio Frescobaldi diretta da Marco Titotto, in streaming dal Teatro Comunale di Ferrara. In programma musiche di Jean Sibelius (Andante festivo), Franz Schubert (Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485) e Ludwig van Beethoven (Ouverture Coriolano op. 62).

“Sono momenti difficili per la musica dal vivo e per la cultura – spiega il direttore Fernando Scafati – ma grazie alla tecnologia possiamo raggiungere un pubblico virtuale, ed è quello che faremo con il concerto di inaugurazione del nuovo anno accademico con l’Orchestra del Conservatorio Frescobaldi diretta da Marco Titotto, nostro docente di Esercitazioni orchestrali. Sono momenti preziosi per gli studenti, perché sono occasioni formative di crescita”.

“Il Frescobaldi di Ferrara è un’istituzione di alta formazione accademico-orchestrale che educa e forma i nostri studenti proprio per poter performare al meglio in pubblico, un obiettivo importantissimo anche nella formazione psicologica degli allievi” aggiunge il presidente Maria Luisa Vaccari, “grazie anche allo staff tecnico del Teatro ‘Claudio Abbado’ di Ferrara per il prezioso lavoro che ci permette di concretizzare anche quest’anno – terribile e temprante per tutti noi – questo evento. Un evviva alla grande musica classica”. Un ringraziamento da entrambi va, infatti, alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara che ospita l’iniziativa, e agli allievi e ai docenti dell’orchestra, che affiancano i loro studenti, e al Maestro Marco Titotto. L’orchestra del Conservatorio è composta di cinquanta professori d’orchestra, sono sette i docenti impegnati, mentre gli altri sono studenti ed ex studenti del Conservatorio.

“Andante Festivo è una composizione per orchestra d’archi e timpani ad libitum, rielaborazione fatta nel 1938 di un pezzo scritto nel 1922 per quartetto d’archi – spiega il direttore d’orchestra, Marco Titotto – La sua struttura regolare e fluida ricorda quella di un inno e la sua conclusione, che vede la partecipazione dei timpani, è costituita dalla tradizionale cadenza conclusiva dei pezzi sacri, quasi una estrema dichiarazione religiosa in un mondo ormai vicino alla seconda guerra mondiale. Andante Festivo è stata l’ultima esibizione di Sibelius come direttore e l’opera fu eseguita anche al suo funerale”.

Quanto alla Quinta Sinfonia in Si bemolle maggiore D 485, “è una composizione di uno Schubert diciannovenne, ed è ispirata dal suo entusiasmo per Mozart – continua Titotto – Infatti, l’organico impiegato e la tonalità, la collega alla sinfonia Kv 550 in sol minore del grande genio salisburghese. È una delle più serene e spensierate sinfonie di Schubert, anche se non mancano dei guizzi di genialità che rompono gli schemi della composizione tradizionale. È un gioco di travestimento, un cambio d’identità che fa intuire la libertà giovanile del nostro compositore”.

“L’ouverture Coriolano op. 62 – conclude Titotto – è una composizione di Beethoven scritta nel 1807 per la tragedia di Heinrich Joseph von Collin. Il tema principale in do minore rappresenta l’impeto bellicoso di Coriolano pronto a invadere Roma, mentre il più delicato tema in Mi bemolle maggiore rappresenta le suppliche della madre di desistere dal suo intento”.

 

 

 

PROGRAMMA

Jean Sibelius (1865-1957)

Andante festivo

Franz Schubert (1797-1828)

Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485

Allegro

Andante con moto

Allegro molto

Allegro vivace

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Ouverture Coriolano op. 62

Questo il link al concerto https://www.youtube.com/watch?v=q3V5VVL1Alg&feature=youtu.be

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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