Skip to main content

Continua il conflitto in Ucraina e con il passare dei giorni si fa sempre più preoccupante la situazione economica che sta coinvolgendo gran parte degli stati europei. L’attenzione, inizialmente puntata sui rincari di luce, gas e carburanti, oggi si focalizza anche sulle pesanti ripercussioni del sistema agroalimentare. A sottolineare quella che sta diventando una vera e propria emergenza è il presidente di Confagricoltura Ferrara Gianluca Vertuani.
“Vi sono situazioni – spiega – che stanno diventando piuttosto critiche, e che riguardano, in maniera trasversale, tutti i comparti dell’agricoltura. Alla base vi è il fatto che non siamo sufficientemente indipendenti e che dobbiamo attingere da altri paesi sia per quanto riguarda le fonti energetiche che per le materie prime. Il blocco delle importazioni da Ucraina e Russia, e le limitazioni dell’Ungheria, ci fanno capire quanto sia importante per l’Europa essere maggiormente autosufficiente nell’ambito delle coltivazioni cerealicole e in quello delle colture da semi oleosi.  Inoltre bisogna rivedere le normative comunitarie vigenti, facendo in modo che aumenti la produzione agricola e che il sistema agroalimentare rientri tra i destinatari dei provvedimenti allo studio per il caro energia. La metà del mais che entra nell’Unione europea, ad esempio, viene importata dall’Ucraina, lo scorso anno, di questi tempi, uscivano circa 3,5 milioni di tonnellate al mese, un anno dopo i movimenti sono totalmente bloccati.
Un’altra stangata per l’agricoltura – continua Vertuani – riguarda l’improvviso innalzamento dei prezzi dei fertilizzanti. L’iniziale aumento causato dal costo del gas ora sta continuando a lievitare, il tutto in un momento cruciale dell’anno agricolo. In questo periodo, infatti, si iniziano a seminare le colture primaverili e a concimare quelle piantante in autunno/inverno. Questo, unito ad un annata particolarmente siccitosa, che richiede l’intervento dell’irrigazione artificiale, porta a un deciso innalzamento dei costi che l’agricoltore si trova a sostenere e che, in un qualche modo, dovrà far ricadere sul prezzo di vendita. Oggi vi è grande preoccupazione anche per chi alleva bestiame in quanto la produzione di mangimi, non potendo contare sul mais dell’Ucraina e su quello dell’Ungheria, sarebbe limitata a un mese o poco più. Ora sarà necessario attivarsi rapidamente per ottenere le materie prime necessarie per la produzione di mangimi da altri paesi, quali Usa e Argentina; fallire in questo significherebbe costringere i grossi allevamenti all’abbattimento dei capi.
Infine – conclude il presidente di Confagricoltura Ferrara – ritengo fondamentale, come da tempo insistentemente proposto da Confagricoltura, il ricorso a sistemi di genome editing e cisgenesi, che possano permettere di studiare le tecniche di evoluzione assistita in campo agricolo. Si tratta di nuove biotecnologie che permettono di aumentare la produzione a parità di suolo utilizzato, il tutto rispettando la biodiversità e garantendo la sostenibilità ambientale. Ritenevo fondamentale l’utilizzo di queste tecniche già prima, in quanto sfamare la popolazione mondiale è una sfida di per sé difficilissima, oggi, visti gli scenari internazionali e la crisi energetica, penso sia una delle poche vie percorribili per produrre le materie prime di cui necessitiamo”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it