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da: studio Esseci

Lunedì 6 gennaio si è chiusa la mostra Zurbaràn (1598-1664), la prima esposizione mai dedicata in Italia ad uno dei principali protagonisti della pittura del Siglo de oro, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Centre for Fine Arts di Bruxelles, dove si trasferirà dal prossimo 29 gennaio, con la speciale collaborazione del Museo Nacional del Prado di Madrid e del Museo de Bellas Artes di Siviglia.

Anche se la rassegna stampa finale non è ancora disponibile, si può già dire che la mostra ha destato grande attenzione e ottenuto ampio consenso da parte della stampa, sia nazionale che internazionale. In primo luogo da parte dei media locali che hanno dato un particolare risalto all’esposizione. Tra i quotidiani nazionali e le riviste che se ne sono occupati figurano, Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione, L’Unità, Avvenire, Il Fatto Quotidiano, Il Venerdì di Repubblica, Il Giornale dell’Arte e molti altri. L’esposizione ha riscosso inoltre l’interesse anche di alcune testate internazionali quali The Burlington Magazine e The New York Times. La rassegna, inoltre, è stata seguita anche da radio e televisioni sia locali che nazionali, che le hanno dedicato numerosi servizi sui principali canali.

Com’è andata:
a) Risultato: 65.274 visitatori, in 115 giorni di apertura con una media giornaliera di 568 biglietti staccati.
b)L’andamento economico della mostra è stato il seguente:
Bilancio provvisorio: Preconsuntivo
Costo della mostra: € 1.154.831,26
Entrate nette di mostra: € 855.444,00
Contributo Comune di Ferrara € 299.387,26

Alcune informazioni

La settimana migliore è stata: dal 29 dicembre al 4 gennaio, con 9.823 visitatori.

Il giorno peggiore e quello migliore: il peggiore è stato lunedì 23 settembre, quando a staccare il biglietto sono state 118 persone e il migliore il 4 gennaio quando i biglietti staccati sono stati 1.969.

Aperture serali straordinarie: il 31 dicembre è stato possibile visitare eccezionalmente la rassegna anche dalle 19 alle 23.30 e le presenze registrate sono state 724. Dall’1 al 6 gennaio, la mostra è rimasta aperta fino alle 22.30 e i visitatori sono stati 971.

Gratuità per i ferraresi: dal 16 al 19 dicembre, dalle 17 alle 19, i concittadini che hanno ammirato le opere di Zurbarán sono stati 1.397.

Il bookshop ha registrato ottime vendite: sia il catalogo che la guida della mostra sono esauriti pochi giorni prima della chiusura della rassegna. Anche gli altri materiali prodotti appositamente dalla Fondazione Ferrara Arte per l’occasione, o di altra realizzazione, hanno ricevuto un buon gradimento tra i clienti del bookshop.

Il ciclo di conferenze: Zurbaràn. Oltre la cornice è stato organizzato dalla Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara. Il pubblico ha risposto positivamente e ad assistere agli appuntamenti sono state in totale 479 persone, con una media di circa 80 presenze per ciascun incontro.

La mostra sui social network: anche in occasione di Zurbaràn la presenza di Palazzo dei Diamanti nei social network ha avuto come finalità quella di raggiungere un pubblico sempre più vasto, attento e partecipe della nuova realtà digitale.
Facebook: dall’apertura della mostra i fan della pagina dei Diamanti su Facebook (facebook. com/PalazzoDiamanti) sono aumentati del 39,5%, raggiungendo un totale di 13.295 persone.
Twitter: il profilo Twitter di Palazzo dei Diamanti (twitter.com/PalazzoDiamanti) ha 1.340 follower, con una portata stimata di 3.468.584 profili e ha prodotto 750 tweet.
A supporto delle attività dei social network primari anche l’attività di Instagram, con 330 follower, desta interesse sia intorno all’immagine del Palazzo stesso sia a momenti specifici di attività in mostra (musica per Capodanno, allestimento, ecc…).

Alcune informazioni

Gli ospiti delle strutture ricettive: un altro numero significativo è quello dei clienti degli hotel, degli alberghi e dei bed and breakfast di Ferrara e provincia che hanno visitato la mostra con un biglietto a prezzo scontato e sono stati 1.042, pari al 1,60% del totale del pubblico.
Palazzo dei Diamanti e i musei ferraresi: anche in occasione di Zurbaràn si è rinnovato l’accordo fra la Fondazione Ferrara Arte e i musei della città in base al quale presentando il biglietto intero della mostra è possibile visitare i musei a prezzo ridotto e viceversa. In mostra sono entrati 561 visitatori provenienti dai musei.

Alcuni dati ricavati dalle interviste al pubblico (n. 3.223 )

La provenienza del pubblico: il 52,99 % è venuto dall’Emilia-Romagna, seguito dal Veneto con il 16,51%, Lombardia 9,65%, Toscana 5,62%, Friuli Venezia-Giulia Trentino 3,48%; 11,70% dalle restanti regioni.
Le prime in classifica: Bologna è la città che ha dato più visitatori alla mostra con il 23,83%, seguita subito da Ferrara e la sua provincia con il 11,45% (rispettivamente 7,76% e 3,69%), a distanza Ravenna 4,96%, Modena 4,47%, Padova 4,28%, Milano 3,60%,Venezia 3,35%, Forlì Cesena 3,13% e Firenze 2,85%.

«È venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra ?»:
– ha risposto sì il 79,21%
– ha risposto no il 6,30%
– ha risposto di essere di Ferrara l’11,45%
– non ha risposto il 3,04%

«Com’è venuto a conoscenza della mostra?»:
– 22,53% pubblicità su quotidiani e riviste
– 16,57% articoli su quotidiani e riviste
– 12,13% sito internet della mostra
– 11,42% grazie alla segnalazione di conoscenti
– 10,11% newsletter
– 5,62% manifesti e locandine
– 3,41% associazioni culturali/ricreative
– 2,95% social network
– 2,70% depliant ricevuto a casa
– 3,13% non risponde

Il giudizio sulla mostra è stato positivo per il 98,23%, negativo per 0,34%, non ha risposto l’1,43%.

Un pubblico fedele: l’83,71% delle persone ha dichiarato di aver già visitato almeno una mostra a Palazzo dei Diamanti, mentre il 13,71% è venuto per la prima volta. Non risponde il 2,58%.

Hanno visitato dei musei ferraresi?:
– il 62,30% ha visitato i musei ferraresi
– il 35,12% non ha visitato i musei ferraresi – il 2,58% non risponde

Hanno intenzione di visitare i musei ferraresi?: – il 56,6% ha intenzione di visitare i musei ferraresi – il 12,7% non è interessato
– il 30,8 % non risponde

La mostra e la città: molti hanno dichiarato di essere venuti a visitare la mostra e di ripartire in giornata (il 76,24%), ma un buon numero avrebbe pernottato in città o in provincia (il 14,87%), chi una notte 44,68%; chi due notti 26,71%; chi addirittura più di due notti 16,08%; non risponde il 12,53%.

Strutture ricettive: i più gettonati gli alberghi (55,32%), seguiti dai bed and breakfast (21,04%), dalle case private (13,24%), dalle aree di sosta destinate ai camper (3,78%) e infine dagli agriturismo (1,18%). Non risponde il 5,44%.

E in futuro? Alla domanda «desidera essere informato sulle nostre future iniziative?» c’è chi ha risposto «sì» dimostrando l’intenzione di tornare (91,22%), chi ha dichiarato di ricevere già informazioni (5,86%) e chi non ha voluto lasciare il proprio indirizzo (1,64%). Non risponde l’1,27%.

Le novità

In occasione della mostra di Zurbarán sono state proposte nuove tipologie di biglietti (“famiglia”, “speciale lunedì” e “regalo Natale”) che hanno proposto tariffe ridotte, dando buoni risultati: “famiglia” 2.698 biglietti (4,13%), “speciale lunedì” non festivo 3.318 biglietti (5,08%) e infine “regalo Natale” per il 24 e 25 dicembre 373 biglietti (0,57%).
I possessori della MyFE Ferrara tourist card (la nuova card turistica della città) che hanno usufruito della riduzione del biglietto di mostra sono stati 422. Nella serata del 31 dicembre, a partire dalle ore 19, i possessori della MyFE hanno potuto visitare la mostra gratuitamente, gli ingressi sono stati 87.

Informazioni e prenotazioni mostre e musei

Ad usufruire di questo servizio sono state 12.651 persone organizzate in gruppi, di cui: 8.177 adulti e 4.474 studenti delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie. Da sottolineare la notevole presenza di istituti scolastici provenienti da fuori Ferrara con un totale 2.828 studenti, mentre gli studenti ferraresi sono stati 1.646, dato che sottolinea l’interesse suscitato dalla mostra anche al di fuori dei confini cittadini.
I singoli visitatori che hanno usufruito del servizio di prevendita sono stati 562, mentre coloro che hanno acquistato il biglietto on line sul sito della mostra sono stati 2.118 (di cui: hotel 580, biglietto open/ regalo 208, internet 1.330), per un totale di 2.680 biglietti singoli prevenduti.
Da evidenziare la continuità del successo della modalità di acquisto dei biglietti on line per i singoli visitatori e per gli hotel e le strutture ricettive di Ferrara e provincia con tariffa agevolata e la modalità di acquisto on line del biglietto “open/regalo”, un coupon senza vincoli di data e orario che offre l’opportunità di programmare con calma la visita all’esposizione e può anche essere un’idea regalo originale.
In totale i biglietti della mostra che sono stati prevenduti – tra singoli e gruppi – sono 15.331.
Le visite guidate alla mostra prenotate tramite l’ufficio Informazioni e prenotazioni sono state 284 per un totale di 6.127 persone interessate, tra studenti e gruppi di adulti.

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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