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FERRARA, 21 gennaio 2022 – L’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi ha partecipato al 1° Consiglio dell’anno del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara a Palazzo Naselli-Crispi, un’occasione per presentare al rappresentante della Regione i progetti di gestione dell’ente e le criticità del territorio ferrarese.
“L’Agricoltura cambia e deve cambiare anche il Consorzio di Bonifica – ha sottolineato in apertura il Presidente del Consorzio, Stefano Calderoni.- Abbiamo imboccato una strada che ci vede completamente aperti nei confronti dei cittadini e di tutte le altre istituzioni, al servizio del nostro territorio e della sua agricoltura. E lo dimostra l’elaborazione e la condivisione del progetto “IDROPOLIS”, che per noi è un vero e proprio Piano strategico per lo sviluppo sostenibile del nostro comprensorio. Nella cornice di questo Piano sono inseriti interventi concreti sulle infrastrutture, molti di questi sono già in fase di realizzazione grazie alle risorse che stanno arrivando dalla Regione Emilia-Romagna e dal PNRR e a uno straordinario lavoro dei tecnici del Consorzio, che ci ha permesso di farci trovare pronti nel momento in cui sono usciti i bandi. Proprio in materia di gestione dei fondi PNRR, alcune amministrazioni locali ci hanno chiesto di affiancarle nella realizzazione dei progetti: ciò ci rende particolarmente orgogliosi”.
Il presidente Calderoni ha poi sottolineato a Mammi alcuni temi fondamentali per l’ente: “Il primo tema cruciale è quello delle infrastrutture, che devono essere ripensate e adeguate alle nuove esigenze, sia in termini di servizi per l’agricoltura che in termini di difesa idraulica. Cambiamenti climatici, subsidenza ed eustatismo marino ci impongono di rendere le opere moderne, potenziando gli impianti di bonifica, e per fare ciò occorrono risorse. In secondo luogo è determinante trovare nuove soluzioni per il contrasto al cuneo salino: se non facciamo nulla il 15-20% del territorio non sarà più coltivabile tra pochi anni”. Infine, un focus sul problema degli animali fossori, le nutrie, che per Calderoni “Ha assunto dimensioni apocalittiche, si deve fare di più”. “Tutto quello che stiamo facendo” ha concluso il presidente “lo stiamo facendo senza chiedere un euro in più ai cittadini”. Dopo l’intervento del presidente, il direttore generale Mauro Monti e la responsabile del settore Progettazione Valeria Chierici hanno illustrato nel dettaglio gli interventi infrastrutturali candidati o appena finanziati su programmi regionali e PNRR, per un valore complessivo di 80 milioni di euro. Nel corso del Consiglio l’assessore Mammi ha detto: “Ringrazio il presidente Calderoni per il lavoro che ha fatto in questi mesi: i Consorzi di Bonifica sono organizzazioni fondamentali per il sistema agricolo regionale. In un momento storico nel quale la risorsa idrica va tutelata, è vitale investire sul territorio per tenere l’acqua e garantirla alle colture e agli allevamenti che ogni giorno portano cibo sicuro e di qualità sulle nostre tavole. Così come è indispensabile mantenere la manutenzione dei canali sul territorio agricolo. Nei prossimi mesi i fondi del PNRR metteranno le Bonifiche nelle condizioni di fare investimenti per 80 milioni di euro, risorse e progetti che saranno in grado di cambiare l’assetto idrico del nostro territorio. L’acqua è vita ed è un asset competitivo per l’agricoltura dell’Emilia-Romagna”.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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