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Era il novembre 2013 quando la stampa ferrarese fu convocata in Camera di Commercio per la presentazione ufficiale del Consorzio Visit Ferrara, nato il 31 maggio dello stesso anno, grazie al supporto e alla collaborazione della Camera di Commercio di Ferrara e dalla Provincia di Ferrara.

Scopo dichiarato era costruire una rete operativa sul territorio per rendere il turismo di Ferrara e della sua provincia un elemento trainante per l’economia locale. L’allora presidente della Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati, aveva affermato che era arrivato il momento di superare i limiti della piccola dimensione puntando sulle sinergie territoriali. Marcella Zappatarra nel suo ruolo di presidente della Provincia aveva fatto un richiamo alla concretezza del progetto e Matteo Ludergnani, vice presidente del Consorzio, aveva spiegato che per realizzare a pieno lo scopo di Visit Ferrara sarebbe stato necessario portare a collaborare al Consorzio almeno 150 imprenditori nel giro di un anno dalla fondazione, partendo dai 46 soci del dicembre 2013.

A tutto il 2015 i soci del Consorzio erano 92, fra Hotel, Room & Breakfast, Campeggi, Residence, Agriturismi, Locande, Agenzie Immobiliari, Agenzie Viaggi, Ristoranti, Stabilimenti Balneari, Guide turistiche, Aziende di trasporti, Centri di formazione e Aziende di servizi, a fronte di diverse migliaia di aziende che orbitano nel settore turistico.

Martedì 8 febbraio 2016, è stato presentato a Comacchio il bilancio delle attività del Consorzio e annunciato il rinnovo del consiglio direttivo della struttura, assieme a un riassetto programmatico delle attività dello stesso, in relazione soprattutto al nuovo ordinamento turistico regionale già approvato dalla Giunta che, come spiegato dal Presidente del consorzio Gianfranco Vitali, modifica sostanzialmente l’impostazione della promozione. “Dai precedenti quattro prodotti, mare, città d’arte, Appennino e terme, si passa ai territori. La Provincia di Ferrara sarà inserita nell’area vasta con le altre 3 Province romagnole. E il consorzio Visit Ferrara è l’unica realtà regionale che promuove una Provincia intera e che dunque già rispetta i criteri della nuova legge. Partiamo dai 4 milioni di presenze in tutto il territorio provinciale del 2015, di cui 2,6 a Comacchio e 0,4 a Ferrara, con l’obiettivo di vedere un aumento del 10 % nei prossimi 3 anni. Strategica sarà una forte integrazione tra Comacchio, Ferrara e il Parco del Delta del Po per la destagionalizzazione e la conquista di nuovi target di turisti”.

Quanto contribuisce Visit Ferrara realmente all’implementazione dell’offerta turistica del territorio e quanto è il ritorno di questa attività in numero di arrivi e pernottamenti? I dati forniti dal Consorzio parlano chiaro: per quello che riguarda le strutture ricettive, nel 2015 hanno utilizzato il sistema di prenotazione on-line offerto dal portale visitferrara.eu 269 utenti, con 54 prenotazioni dirette confermate e 215 richieste di prenotazioni potenziali, mentre per quello che riguarda pacchetti e servizi hanno utilizzato il sistema 244 utenti con 77 prenotazioni dirette confermate e 167 richieste di prenotazioni potenziali.

Se si cerca on line un albergo a Ferrara, il portale di Visit Ferrara scivola nettamente alle spalle dei motori di ricerca come booking.com, trivago, venere.com o hotelscan.com; se si prova inoltre a condurre una ricerca con le parole chiave “visitare Ferrara” troviamo tripadvisor.com, ferraraterraeacqua.it, paesionline.it. in pole position nelle prime pagine dei maggiori motori di ricerca. Con la ricerca diretta Visit Ferrara il portale è ovviamente davanti a tutti, indice del fatto che il main target è il turista straniero.

Sicuramente il lavoro di promozione portato avanti con impegno e a titolo gratuito dai soci e dal consiglio di Amministrazione del Consorzio ha fatto sì che Ferrara, il suo territorio e le sue attività comparissero costantemente sulla stampa di settore, ma c’è ancora molto da fare. Ne è consapevole il vice presidente del Consorzio Matteo Ludergnani, che ha spiegato di come sia stato fatto “Un lavoro importante che porta frutti nel tempo. Abbiamo rafforzato il rapporto tra città e costa e siamo pronti a guardare a progetti che coinvolgano anche territori fuori dalla nostra Provincia”.

Per il prossimo futuro saranno messi in campo diversi progetti, proprio per cercare di posizionare la provincia di Ferrara come una marca turistica d’eccellenza ricca di opportunità per differenti tipologie di target: mare, vacanza attiva, natura, cultura, enogastronomia. Dal consolidamento della presenza della città di Ferrara fra le mete del turismo culturale all’integrazione dei vari prodotti, passando per la commercializzazione di questa offerta integrata, rivolgendosi a nicchie di mercato forti, come quella del ciclo turismo. Per spingere proprio su questa fetta di mercato è stato creato BIKEdIN – Tours around Ferrara & Delta Park, un brand che vede lavorare insieme Visit Ferrara con Po Delta Tourism, Co.Ge.Tour, Comune di Ferrara, Comune di Comacchio, Provincia di Ferrara e Apt Emilia Romagna, senza tralasciare l’attenzione rivolta al prodotto dei Lidi Ferraresi per la stagione estiva.

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Ingrid Veneroso


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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