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Da: Intermedia

Le donne emiliano-romagnole prendono parte alla campagna nazionale di Europa Donna Italia

“CHEMIO: SE POSSO LA EVITO”
Continua anche in Emila Romagna la campagna social per l’approvazione dei test genomici.

L’obiettivo è sensibilizzare Ministero della Salute affinché venga completato l’iter normativo per rendere i test accessibili in tutta Italia Emilia Romagna compresa

Bologna, 10 febbraio 2021 – I test genomici per definire le terapie più appropriate contro il tumore al seno devono essere resi disponibili quanto prima anche in Emilia Romagna. La richiesta alle istituzioni nazionali e locali arriva da Europa Donna Italia, il movimento per la prevenzione e la cura del tumore al seno, che ha lanciato la campagna nazionale “Chemio: Se Posso la Evito” per dare voce alle oltre 2 milioni e 290mila emiliano-romagnole e a tutte le donne delle altre regioni.

È stata aperta una raccolta di firme on line a questo link https://europadonna.it/testgenomiciora/, supportata da una social challenge, che ha già raggiunto più di 9570 firme. Ogni martedì e venerdì vengono pubblicati sui profili Facebook e Instagram di Europa Donna i video virali realizzati dai sostenitori della campagna (l’hashtag è #testgenomiciora). Sempre sui principali social media sono anche diffusi messaggi e materiale informativo relativi all’importanza dei test genomici. La sottoscrizione è in corso, ma ci si aspetta una vera e propria accelerazione della raccolta firme da parte delle associazioni di volontariato e le pazienti della Regione. I risultati e le sottoscrizioni raccolte durante social challenge verranno inviati a fine marzo, quando la campagna terminerà, al Ministero della Salute.

Da anni ormai i test genomici, grazie ai quali moltissime donne colpite da tumore al seno possono evitare la chemioterapia, sono disponibili nella maggioranza dei Paesi europei, ma l’Italia non ne ha ancora autorizzato la rimborsabilità. Solo lo scorso 30 dicembre, con l’approvazione della Legge di Bilancio è stato istituito un fondo nazionale di 20 milioni di euro annui per il rimborso delle spese sostenute dagli ospedali per l’acquisto dei test. Tuttavia il fondo non sarà accessibile finché il Ministero della Salute non emanerà un decreto attuativo, dopodiché le Regioni dovranno distribuire le risorse alle strutture del territorio.

Grazie ai test genomici è possibile identificare quei tumori mammari per i quali la chemioterapia non è necessaria. L’oncologo infatti conoscendo l’aggressività di un tumore al seno con recettori ormonali positivi può valutare l’utilità di aggiungere la chemio alla terapia anti-ormonale. I benefici sono notevoli: per la donna può evitare effetti collaterali importanti e per la pianificazione sanitaria regionale si possono risparmiare risorse economiche e destinarle ad altri ambiti della senologia.

All’iniziativa hanno aderito: AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Cittadinanzattiva, EURAMA, Fondazione Insieme Contro il Cancro, Fondazione ONDA, Fondazione The Bridge, Komen, IncontraDonna, LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Senonetwork e SIAPEC (Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citopatologia Diagnostica).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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