Skip to main content

Comune di Comacchio

Al via due nuovi progetti di riqualificazione del territorio, replicabili negli anni a venire, basati su una visione prospettica qualitativa del turismo, tanto sulla costa, quanto nel capoluogo. Sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Bellini due nuovi bandi tesi alla valorizzazione del patrimonio immobiliare privato, mediante la concessione di contributi, secondo due specifiche misure di intervento, la prima concernente il recupero delle facciate del centro storico di Comacchio, la seconda finalizzata all’ammodernamento degli appartamenti turistici (c.d. case-vacanze).

Durante la presentazione, effettuata a Palazzo Bellini, in presenza di rappresentanti delle associazioni di categoria e delle agenzie immobiliari locali, il Sindaco Marco Fabbri ha ripercorso le tappe salienti del “Progetto Comacchio 2015-2020”, siglato un anno fa tra il Comune di Comacchio, la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio di Ferrara, l’Ente di gestione per i Parchi e le biodiversità Delta del Po e numerosi altri partners pubblici e privati, all’interno del quale i due citati bandi trovano la loro dimensione ideale. “Ieri abbiamo acceso i riflettori con il Presidente di Area Gian Paolo Barbieri – ha ricordato il Sindaco-, sul progetto di recupero del Palazzo delle Saline. Questa è una azione di una strategia ulteriore più ampia, grazie all’accordo siglato recentemente con il FAI. E’ in corso di definizione – ha aggiunto il Primo Cittadino -, il piano di messa in rete e di rilancio del centro storico di Comacchio, delle valli e del suo sistema museale.”

L’accordo di programma che vede il Fai partner del Comune di Comacchio si avvale anche della prestigiosa collaborazione dello studio tecnico Boeri di Milano. Entrando nello specifico dei due bandi, coloro che aderiranno, potranno beneficiare di contributi a fondo perduto per la riqualificazione di immobili privati, destinati nel primo caso a lavori di manutenzione e di restauro per le facciate degli edifici dislocati nel centro storico. Nel secondo caso, come ha sottolineato il Sindaco, l’Amministrazione Comunale da il via ad un “bando sperimentale”, grazie agli stimoli giunti dalle associazioni di categoria, che hanno avviato progettualità importanti in collaborazione con istituti di credito. “Si tratta del primo bando in assoluto – ha precisato il Sindaco -, lanciato per l’ammodernamento degli immobili turistici, vincolato al rilascio della certificazione di qualità degli appartamenti per uso vacanze.”

Come ha precisato il Dirigente del settore Cultura, Turismo e Sport, Roberto Cantagalli, nei giorni scorsi la Giunta comunale ha delineato gli indirizzi dei due bandi, che saranno nel breve disponibili sul portale comunale con tutta la modulistica del caso. “Il centro storico di Comacchio è punto di riferimento fondamentale, quale attrattore turistico, come lo è il settore balneare – ha spiegato Cantagalli-. Con questi bandi si vuole compiere un’operazione turistica strategica, per migliorare il nostro posizionamentoe rendere il territorio più competitivo sui mercati internazionali.” Coloro che presenteranno istanza di contribuzione per il rifacimento delle facciate del centro storico potranno beneficiare di contributi pari al 50% delle spese sostenute, per un massimo di contributo ammissibile pari a 2.500 euro. La gratuatoria verrà definita in base all’ubicazione dell’intervento. Il budget disponibile in partenza ammonta a 10mila euro, ma potrà essere integrato in futuro. Il secondo bando invece è impostato su una gradazione del contributo ed è articolato su cinque fasce di contributo (da 500 euro per interventi sino a 5mila euro, sino all’ultima fascia con un contributo complessivo pari a 2.500 euro per interventi da oltre 30mila euro). La richiesta di contribuzione dovrà essere funzionale al rilascio della certificazione di qualità degli alloggi, prevista dalla regione.

Naturalmente l’Amministrazione Comunale procederà a compiere opportune verifiche, preliminari alla concessione dei contributi. “Le domande presentate e non finanziate saranno conservate – ha concluso Cantagalli -, qualora la Giunta comunale in autunno, periodo interessato dall’assestamento di bilancio, ritenesse di destinare risorse ulteriori.”

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it