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Il 13 giugno il tour di incontri formativi del più grande produttore al mondo di laterizi fa tappa a Ferrara con il convegno “La progettazione nasce dalla conoscenza del danno del sisma. Il terremoto dell’Emilia Romagna”.

Nuova tappa a Ferrara per il “tour” di Wienerberger: l’azienda, mercoledì 13 giugno, sarà protagonista del convegno “La progettazione nasce dalla conoscenza del danno del sisma. Il terremoto dell’Emilia Romagna”, in programma dalle ore 14,30 presso Villa Regina.

Il convegno, tappa di un tour che attraversa i luoghi dei principali eventi sismici italiani degli ultimi 110 anni, si concentrerà sul tema dei danni provocati dal sisma e sulle tecniche di intervento più opportune per raccogliere, tappa dopo tappa, il contributo dei diversi protagonisti, guidati dalla key lection di Massimo Mariani, tra i maggiori esperti nazionali e internazionali sul tema della sismica, del consolidamento e del restauro degli edifici, nonché consigliere Nazionale CNI. Ogni evento favorirà così un confronto di esperienze e idee da raccogliere, al termine del viaggio, in un racconto utile per tutti coloro che si occupano di queste tematiche.

Tra i diversi interventi in programma troverà spazio anche il contributo dell’Ing. Enrico Lanconelli, Marketing Tecnico di Wienerberger Italia punterà l’attenzione sulla famiglia di laterizi rettificati all’avanguardia Porotherm BIO PLAN, gamma di blocchi altamente performanti per murature monostrato portanti o per tamponamento in grado di resistere alle più violente sollecitazioni sismiche grazie a eccellenti valori di resistenza meccanica.
Una gamma di soluzioni innovative in grado inoltre di garantire il massimo comfort abitativo anche in un clima mediterraneo come il nostro; soluzioni tecniche e progettuali che rispondono alle esigenze e alle specificità del nostro clima e alla tradizione costruttiva italiana, nella direzione di una concreta sostenibilità ambientale e di un’edilizia sempre più efficiente e di qualità.

L’appuntamento di Ferrara si inserisce nel fitto calendario di convegni promossi da Wienerberger Italia nel 2018, in collaborazione con importanti partner del settore edile, a testimonianza del costante impegno del gruppo internazionale verso la formazione: «Dopo il successo riscontrato lo scorso anno anche nel 2018 proponiamo un calendario di convegni formativi su tutto il territorio nazionale per presentare le più innovative soluzioni costruttive» sottolinea l’Ing. Dario Mantovanelli, Responsabile Marketing di Wienerberger Italia «affronteremo vari temi di grande attualità come la progettazione e la realizzazione di edifici a energia quasi zero, le costruzioni in muratura portante antisismica in laterizio e i sistemi costruttivi sostenibili».

PROGRAMMA:

Chi è Wienerberger in Italia e nel mondo
Wienerberger è nato nel 1819 a Vienna e oggi è il più grande produttore al mondo di laterizi e numero uno nella produzione di tegole in cotto e di mattoni faccia a vista sul mercato europeo. Wienerberger ha un fatturato globale di oltre 3 miliardi di euro nel 2017 e conta 197 stabilimenti dislocati in 30 Paesi. Da sempre attenta alle esigenze del cliente, offre una vasta gamma di soluzioni per l’involucro, dove la tradizione del laterizio si sposa con la tecnologia e l’innovazione per creare una gamma in costante evoluzione. Le soluzioni proposte da Wienerberger spaziano dai blocchi portanti a quelli da tamponamento, orientate al risparmio energetico, alla sicurezza in zona sismica, all’isolamento acustico e alla realizzazione di edifici a energia quasi zero (NZEB). L’azienda è presente in Italia con quattro stabilimenti (Feltre BL, Gattinara VC, Bubano BO e Terni), garantendo una presenza e un’assistenza capillare su tutto il territorio nazionale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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