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da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Presentata in conferenza stampa la nuova convenzione tra Auser e Comune di Copparo, che prevede il trasporto e l’accompagnamento sociale di cittadini di Copparo verso le strutture sanitarie pubbliche e in convenzione della provincia di Ferrara. Presenti Franco Miola assessore alla sanità e servizi sociali del Comune di Copparo, Moreno Bottoni presidente Auser provinciale di Ferrara e Salvatore Pece, responsabile di Auser Copparo.
Per l’occasione è stato consegnato il nuovo mezzo, un Volkswagen Caddy da 7 posti acquistato da Auser provinciale di Ferrara con i proventi del 5xmille.
L’assessore Miola, ha ricordato l’ottimo risultato della convenzione con Auser appena rinnovata per il 2015, al punto che si è reso necessario affiancare all’auto già presente una seconda vettura, sempre fornita da Auser, a cui il Comune affiancherà anche una Fiat Panda del parco auto comunale, da utilizzare per i trasporti brevi. L’impegno per il Comune di Copparo nel 2015 sarà di 14.000 euro più 1.000 euro stanziati da Auser Sabbioncello. In questo modo si potrà garantire potenzialmente circa 3000 trasporti all’anno. Salvatore Pece ha sottolineato come si sia passati da un trasporto verso l’ospedale di Cona e l’ospedale del Delta, all’offerta attuale con un accompagnamento sociale verso tutte le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate della provincia di Ferrara; in questa ottica va inquadrato anche l’aver inserito la sede di Auser all’interno della Casa della Salute di Copparo, il servizio impegna complessivamente 23 volontari di cui 12 autisti.
Moreno Bottoni, nelle conclusioni ha sottolineato come da un primo bilancio dell’attività scolta a Copparo, sia evidente la necessità di un servizio come quello offerto, e di come un unico mezzo fosse insufficiente per un territorio così ampio.
L’introduzione di una seconda vettura, a metano e quindi che risponde alle esigenze ambientali e di risparmio, e soprattutto a un acquisto realizzato grazie al contributo del 5xmille dato dai contribuenti, è un messaggio chiaro di come si possa fare volontariato oggi.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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