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da: Caritas Ferrara

“Cooking Challenge” è il nome della prima cena etnica del progetto di promozione del volontariato giovanile in Caritas “Un’occasione per noi”. L’iniziativa ha l’obiettivo di avvicinare giovani tra i 15 e i 28 anni al mondo del volontariato e dell’accoglienza e di favorire i processi di integrazione delle persone accolte.
40 ospiti del Centro di Accoglienza femminile della Caritas Diocesana di Ferrara e Comacchio si sono iscritte alla gara di cucina del 7 febbraio, divise in 11 squadre: 8 nigeriane, una camerunense, una pakistana e una ivoriana. Lo spirito della competizione che aleggiava già negli ambienti di Casa Betania diversi giorni prima della gara, ha spinto le donne a unirsi tra loro e collaborare.
All’iniziativa hanno aderito 19 volontari. A 11 di loro è stato associato un team con il compito di realizzare, insieme alle ospiti, un lavoro di gruppo per la presentazione del piatto (cartelloni, scenette, canti tradizionali…), 3 volontari hanno formato il dodicesimo team di cucina italo-pakistano e 5 volontari (2 italiani, una francese, 2 gambiani) hanno formato la giuria.
Alle 16:30 ci siamo ritrovati tutti nell’aula studio di Betania per iniziare il gioco… dopo aver assegnato i volontari ai vari team i gruppi si sono sparpagliati per le stanze della struttura per mettersi all’opera.
Alle 7.30 tutti pronti in mensa per presentare i piatti alla giuria. I giurati hanno valutato distintamente la bontà del piatto e il lavoro di gruppo.
La musica etnica e i balli hanno accompagnato la serata prima e dopo la premiazione. Una squadra si è portata a casa il primo premio: un buono della Coop da 25 euro per ogni membro del team. Tutte le altre squadre hanno ricevuto premi (libri di cucina, portaspezie, pennarelli, spezie, dadi..).
È stato incredibile vedere come sia possibile far combaciare un’attività di volontariato con il divertimento personale… abbiamo trasformato un grigio pomeriggio in un’occasione di incontro e conoscenza. Le parole chiave della giornata sono state: collaborazione, arte culinaria, determinazione e creatività.
Nonostante le difficoltà che si incontrano quando si vive la multiculturalità da vicino sono convinto che ognuno si sia portato qualcosa (oltre alla stanchezza) a casa: chi una nuova energia, chi un modo un po’ diverso di vedere le cose, chi più domande di quelle che aveva prima… io ho portato a casa il desiderio di impegnarmi più per le persone che mi circondano, di conoscerle meglio e di imparare da loro e con loro, di condividere il mio tempo e magari il pasto con il mio vicino, con colui che bussa alla mia porta in cerca di aiuto… la voglia di aprirgli la porta ed accoglierlo nella casa del mio cuore.
Per avere informazioni sulle proposte del progetto, scrivere a caritasferraraecomacchio@gmail.com o sulla pagina facebook “Volontari Caritas Ferrara”.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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