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da: ufficio stampa Legacoop Ferrara

È aperto il bando di concorso fotografico promosso da Generazioni Legacoop Ferrara e rivolto ai cooperatori under 40. La mostra itinerante, realizzata con gli scatti selezionati, verrà inaugurata nel corso di Internazionale a Ferrara.
È ancora aperto il bando di concorso fotografico “Coopy-telling. Storytelling fotografico della cooperazione ferrarese” rivolto a tutti i giovani cooperatori under 40 delle cooperative iscritte a Legacoop Ferrara. Il concorso è promosso da Generazioni Legacoop Ferrara, il coordinamento territoriale dei giovani cooperatori di Legacoop, ed è finalizzato alla creazione di un racconto per immagini della realtà cooperativa ferrarese, dal punto di vista soggettivo di chi la vive in quanto socio o lavoratore e la voglia valorizzare, raccontandola con sguardi attenti e curiosi. Esito finale del concorso sarà la realizzazione di una mostra fotografica che, dopo l’inaugurazione in occasione del Festival di Internazionale del 2-3-4 ottobre, verrà esposta in diversi luoghi della provincia di Ferrara.
I partecipanti (siano essi soci consumatori, soci lavoratori o semplicemente dipendenti) sono chiamati a raccontare la propria realtà cooperativa ispirandosi ai 7 principi della Dichiarazione di Identità Cooperativa, il documento che detta le linee guida a tutte le imprese che adottano il modello cooperativo. È possibile partecipare al concorso inviando i propri scatti, da un minimo di due a un massimo di quattro, fino a domenica 13 settembre. Una giuria composta da rappresentanti di Legacoop Ferrara ed esperti del settore selezionerà tre fotografie vincitrici: in palio una videocamera GoPro, offerta da Coop Estense, un buono acquisto del valore di 100 euro da spendere presso il punto vendita Altra Qualità e un buono sconto del 50% presso il punto vendita Stampa Digitale a Ferrara.
La premiazione avverrà venerdì 2 ottobre alle 16.30 presso la Sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, nel corso dell’incontro “Generatori di Innovazione. Perché fare cooperazione è innovativo?”, organizzato da Generazioni Legacoop Ferrara nell’ambito del Festival Internazionale. In concomitanza con l’apertura del Festival verrà inaugurata la mostra, che resterà in esposizione nel Salone d’Onore del Municipio di
Ferrara fino al 12 ottobre, per poi venire successivamente esposta nelle sedi di diverse cooperative del territorio e in altri luoghi di Ferrara e provincia.
Tutte le fotografie ammesse al concorso saranno comunque visibili sul sito e sulla pagina Facebook di Legacoop Ferrara.
Coopy-Telling è realizzato con la collaborazione di Legacoop Ferrara, Assicoop Ferrara e Modena, Coop Estense, Artefatta e Altra Qualità.
Il bando è saricabile dal sito www.legacoopferrara.it. Per qualsiasi informazione e per le liberatorie e autorizzazioni necessarie, contattare Francesca Tamascelli f.tamascelli@ferrara.legacoop.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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