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Da: Ufficio Stampa

Gesto concreto di Coop Alleanza 3.0 che dà voce all’appello “Non sei sola!” lanciato dalla rete dei centri antiviolenza e delle associazioni che si occupano di donne vittime di abusi.
A Ferrara sarà sostenuto il Centro Donna Giustizia

Coop Alleanza 3.0 continua il suo impegno al fianco delle donne vittime di violenza anche nel corso dell’emergenza Covid 19. La Cooperativa ha infatti deciso di rispondere concretamente all’appello “Non sei sola!” lanciato della rete dei centri antiviolenza e delle associazioni che si occupano di donne vittime di abusi, sostenendo complessivamente con 50 mila euro le associazioni del proprio territorio che aiutano le donne in difficoltà con le quali collabora durante tutto l’anno. In questo momento la permanenza in casa, dettata dalla necessità di limitare la diffusione del Covid-19, può creare situazioni di coesistenza obbligatoria, un ulteriore pericolo per le donne vittime di violenza di genere.

Coop Alleanza 3.0 vuole lanciare un messaggio di vicinanza per ricordare alle donne in situazione di isolamento domiciliare che in caso di difficoltà non sono sole ma possono contare sul supporto della rete di associazioni attive sul territorio e chiamare il numero 1522 sempre attivo 24 ore su 24.

Con la donazione operata dalla Cooperativa ogni singola associazione sul territorio deciderà in autonomia come utilizzare il sostegno: per potenziare i servizi di supporto telefonico ma anche per acquisti necessari alle case rifugio, come ad esempio device digitali per consentire la didattica a distanza ai bambini ospiti.

A Ferrara la realtà locale destinataria del sostegno della Cooperativa sarà il Centro Donna Giustizia.

Ancora maggiori informazioni al link diretto all.coop/nonseisola

L’impegno di Coop Alleanza 3.0 in favore della comunità: “Vicini, distanti, insieme”

Il sostegno della Cooperativa alla rete di associazioni e centri antiviolenza con cui, in questi anni, ha stretto una collaborazione in occasione della Giornata Internazionale contra la violenza sulle donne, è possibile anche grazie alla scelta di Coop Alleanza 3.0 di devolvere interamente l’1% delle vendite di prodotti a marchio Coop ad un fondo emergenza Coronavirus che sostiene tutte le azioni in ambito sanitario, economico e sociale attuate per rispondere all’attuale situazione di crisi. Il fondo emergenza Coronavirus fa parte di “1 per tutti 4 per te” il progetto con cui l’1% del valore degli acquisti dei prodotti Coop, permette a soci e consumatori di sostenere iniziative sociali, culturali, ambientali – attualmente il fondo emergenza Coronavirus – e, se è socio, il 4% gli viene restituito come sconto sulla spesa o in alternativa è possibile donare il proprio 4% a favore del fondo emergenza Coronavirus.

Tra le iniziative sostenute: “L’unione fa la spesa”, la consegna gratuita della spesa alle persone più vulnerabili di fronte al Coronavirus: anziani, ammalati e soggetti con basse difese immunitarie con già spese consegnate a 5.000 persone incirca 200 Comuni convenzionati coinvolgendo oltre 100 associazioni; “Dona la spesa”, che aiuterà le famiglie in difficoltà con una “spesa sospesa” in collaborazione con le associazioni di volontariato e le istituzioni del territorio grazie alle donazioni dei nostri soci e clienti; il sostegno all’operato di Medici Senza Frontiere in Italia; un ulteriore sconto del 10% sui buoni spesa messi a disposizione dal Governo per le famiglie e agli individui in difficoltà economica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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