Skip to main content

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Due rari libri oggetto donati al Comune di Copparo, la pubblicazione di un annullo filatelico, dedicato a Dante Bighi e un documentario in produzione: è il bilancio conclusivo delle iniziative organizzate in occasione del 68° Settembre Copparese dal centro studi Dante Bighi in collaborazione con il Comune di Copparo, Teatro Comunale De Micheli e Biblioteca Comunale.
Numerosi ospiti da diversi luoghi d’Italia sono intervenuti agli incontri, tenutisi a Villa Bighi e in altri luoghi della piazza copparese, portando la loro creatività, in molti casi dichiaratamente ispirata dalla vita e dalle opere lasciate da Bighi. Il risultato è stato una tre giorni di approfondimenti, avvio di nuovi progetti artistici, scambio di idee e testimonianze di nuovi percorsi artistici di altissimo profilo che stanno prendendo forma e mettono in collegamento Copparo con la Puglia, il Lazio, la Sardegna e la Lombardia.
“Molte delle persone protagoniste degli incontri dei giorni scorsi, si sono incontrate a Copparo per la prima volta, proprio grazie alle opere di Dante Bighi realizzate negli anni ’60 e ’70 del Novecento e che ancora oggi sono in grado di catturare l’attenzione di altri artisti e ispirare il genio di intellettuali e creativi – afferma Martina Berneschi, vicesindaco e assessore alla Cultura – Vogliamo ringraziare Sabrina Del Piano, Enzo Minarelli, Andrea Samaritani, Gabriele Ferraresi, Maurizio Ferraresi, Disma Pestalozza, Mario Pischedda, Fabio Masetti, Luca Albani e Giorgia Polo per aver arricchito con dedizione e passione il fertile, ma spesso assopito, terreno della nostra Pianura. Ci auguriamo che da questi incontri possano nascere ulteriori occasioni di scambio, confronto che così tanto valorizzano le nostre eccellenze.”
Grazie all’impegno di Sabrina Del Piano, che ha voluto coinvolgere il centro studi Dante Bighi nella realizzazione di “Cieli di Vetro” (raccolta di testi poetici in omaggio a Dante Bighi e una mostra itinerante partita dalla Biblioteca Comunale di Taranto) è stato prodotto con Poste Italiane un annullo filatelico anch’esso dedicato a Bighi, e che verrà posto sulle copie di “Cieli di Vetro”, presto distribuite anche Copparo. Il Bollo di Dante Bighi si trova nel bollettino del 22 settembre all’indirizzo www.poste.it/filatelia/marcofilia.shtml
La presenza e le azioni messe in campo da artisti e intellettuali come il poeta e performer Enzo Minarelli, accompagnato dal regista e fotografo Andrea Samaritani, sabato 26 hanno segnato l’avvio della realizzazione di un documentario, già in produzione. Protagonista il performer, in dialogo con gli spazi di Villa Bighi e le opere dello stesso Bighi, valorizzati dall’estro e dalla profondità dei libri oggetto di Minarelli, i cui versi sono stati declamati in una performance. Il documentario metterà inoltre in dialogo il quartier generale bighiano con la Casa Museo Remo Brindisi, anch’essa scelta come location da Minarelli e Samaritani.
Domenica 27 ha visto la partecipazione di un gruppo di intellettuali e artisti provenienti da tutta Italia (chi insegna alla Sapienza di Roma, chi opera come artista a Tempio Pausania, chi a Milano tiene programmi in radio e chi è esperto in campo editoriale) impegnati nella presentazione di un libro raro, piccolo e prezioso: “7” libro oggetto realizzato in sole 49 copie, dedicato alle 7 virtù teologali, ispirato nella grafica e nella scelta dei materiali, dal libro di Dante Bighi “Milano Vive”. L’evento ha permesso di mostrare al pubblico anche alcuni libri prodotti da Bighi negli anni ’70 che, come il neonato “7” sono veri e propri manufatti artistici, da leggere, toccare e sfogliare con grande cura.
A conclusione dell’incontro pubblico la donazione di due delle 49 copie esistenti di “7” al Comune di Copparo, che saranno conservate rispettivamente a Villa Bighi e alla Biblioteca Comunale.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it