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Da: Regione Emilia Romagna

129 laptop, 3.455 saturimetri, 86 termoscanner, 23.035 mascherine, 13.821 guanti. È la dotazione di materiale sanitario che nei prossimi giorni sarà distribuita ai 40 Centri per le famiglie che operano, da Piacenza a Rimini, su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.

Un aiuto concreto rivolto alle famiglie, in particolare quelle più fragili, con figli da zero a diciassette anni, che usufruiscono dei servizi offerti dai Centri. E agli stessi Centri, che possono accogliere le persone in condizioni di sicurezza.

La strumentazione sanitaria destinata all’Emilia-Romagna – indispensabile per il contenimento del rischio di contagio da Coronavirus -è stata acquistata con risorse provenienti dai fondi europei per sostenere i nuclei famigliari più svantaggiati. A stabilirlo, il Dipartimento politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha deciso di orientare alcune risorse del Pon Inclusione (Programma operativo nazionale per il contrasto alla povertà e alla marginalità sociale, cofinanziato dal Fondo sociale europeo)per sostenere le attività dei Centri per le famiglie durante l’emergenza sanitaria.

Una scelta che ha come obiettivo quello di contribuire fattivamente al superamento degli impatti sociali – prevalentemente sulle fasce più deboli della popolazione – generati dall’emergenza sanitaria.

L’annuncio del provvedimento è stato fatto dalla vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, ai coordinatori dei 40 Centri per le famiglie presenti in regione, in un incontro avvenuto nei giorni scorsi.

“La distribuzione di questo materiale sanitario- sottolinea Schlein- è un passo importante in questa fase di riapertura graduale dei Centri, che dobbiamo ringraziare per il grande lavoro svolto durante i mesi dell’emergenza e per la capacità di reagire con tempestività e creatività. Infatti, spostando la gran parte dei servizi on line hanno continuato a garantire il loro sostegno alle famiglie, che da parte loro hanno dimostrato una grande voglia di partecipazione e sono state molto attive nel seguire le attività e usufruire delle proposte offerte dagli operatori dei Centri”.

“Il sito www.informafamiglie.it e le newsletter territoriali curate dai singoli Centri- aggiunge la vicepresidente- sono stati un efficace strumento di diffusione di informazioni durante l’emergenza Covid. Nonostante le distanze, le famiglie non si sono sentite abbandonate e la relazione con loro è stata mantenuta o creata con nuove modalità”.

La Regione ha deciso di inviare il materiale destinato all’Emilia-Romagna direttamente ai servizi, proponendo un riparto sulla popolazione 0-17 anni beneficiaria delle attività.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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