Skip to main content

Da: Organizzatori

Sono 19.128 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 451 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 85.884 i test effettuati, 4.169 in più. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, venerdì 10 aprile, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Complessivamente, 8.376 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (338 in più rispetto a ieri). 349 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (-126). Purtroppo, si registrano 81 nuovi decessi: 47 uomini e 34 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.381 (+278), delle quali 1.861 riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 1.520 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 14 residenti nella provincia di Piacenza, 19 in quella di Parma, 9 in quella di Reggio Emilia, 10 in quella di Modena, 13 in quella di Bologna (di cui 1 in territorio imolese), 3 a Ferrara, 8 nella provincia di Forlì-Cesena (tutti nel forlivese), 5 in quella di Rimini, nessun decesso si è verificato nella provincia di Ravenna e nel cesenate.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.049 a Piacenza (29 in più rispetto a ieri), 2.473 a Parma ( 52 in più), 3.630 a Reggio Emilia (125 in più), 2.930 a Modena (63 in più), 2.621 a Bologna (91 in più), 333 a Imola (7 in più), 566 a Ferrara (3 in più). In Romagna sono complessivamente 3.616 (81 in più), di cui 766 a Ravenna (25 in più), 608 a Forlì (8 in più), 491 a Cesena (10 in più), 1.651 a Rimini (38 in più).

La rete ospedaliera: 5.074 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione: sono complessivamente 5.074 quelli rilevati oggi, tra ordinari (4.501) e di terapia intensiva (573). Nel dettaglio: 632 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva), 1.080 Parma (69 quelli di terapia intensiva), 665 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 543 a Modena (86 terapia intensiva),1.135 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (163 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 755 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio: 205 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 131 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 24a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 30 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

L’attività dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale e materiale medico

Dal Dipartimento nazionale sono arrivati oggi all’Agenzia regionale 4 ventilatori polmonari per terapia intensiva, ma il dato è ancora parziale.

Dall’inizio dell’emergenza l’Agenzia regionale di protezione civile ha messo a disposizione della sanità emiliano-romagnola 147 ventilatori per la respirazione assistita in uso negli ospedali per le manovre invasive sui pazienti Covid positivi. Altri nove respiratori sono stati reperiti presso i Servizi veterinari della Regione.

Dopo le 10.000 mascherine già segnalate ieri, donate dall’azienda farmaceutica bolognese Alfasigma, sul fronte delle donazioni si segnala oggi l’arrivo nel magazzino dell’Agenzia di Bologna di 2.200 mascherine chirurgiche messe a disposizione dall’azienda cinese di materiali sanitari Foshan New Pearl e 3.700 FFP3 dall’Apple store di Bologna.

Sul sito del Dipartimento e su quello del Ministero della Salute, sono disponibili i dati complessivi dei Dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome. Il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti) viene aggiornato ogni sera dalle 22 alle 23.30.

Requisizioni

Oggi all’Interporto di Bologna, a seguito di un’operazione svolta dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, 49.000 mascherine chirurgiche e 21.000 FFP3 che sono state consegnate a funzionari dell’Agenzia regionale Protezione civile e depositate nel magazzino del Frullo (Bologna), da cui verranno successivamente redistribuite sul territorio per le esigenze segnalate dalle strutture sanitarie ed ospedaliere.

Volontariato all’opera

Questa mattina è stata potenziata la postazione dei volontari del 118 presso l’Ospedale Maggiore di Bologna per migliorare l’operatività degli addetti. Volontari Federgev (Guardie ecologiche ed ambientali) hanno installato due moduli abitativi (container) – uno per uso ufficio e uno per uso magazzino – ed un modulo igienico docce.

Hanno toccato le 1.293 unità ieri, giovedì 9 aprile, i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati in varie attività.

Dall’inizio dell’emergenza, si contano 17.612 giornate di impegno. Questo il dettaglio: 830 supporto ai Comuni per le attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci (170); 292 supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni sanitari e consegna farmaci (Cri e Anpas); disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso: 12 (a Parma).

Proseguono intanto i turni degli Alpini (ANA-RER) all’ospedale da campo di Bergamo. Prosegue al porto di Ravenna il supporto quotidiano di sei volontari Cri e Anpas nel controllo delle temperature ai camionisti che caricano nella zona portuale.

I punti triage

Sono 33 i punti triage attivi in Emilia-Romagna (10 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche). Nel dettaglio 3 sono in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 1 in provincia di Ravenna (Ravenna città); 1 in provincia di Rimini (Rimini città) e 1 nella Repubblica di San Marino./Ti.Ga.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it