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Da: Organizzatori

4.906 i tamponi effettuati, 253.497 in totale. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.124 (-192). In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-98) e nelle terapie intensive (-8). I nuovi decessi sono 13

In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 27.110 casi di positività, 56 in più rispetto a ieri: aumento giornaliero fra i più bassi mai registrati finora. I test effettuati hanno raggiunto quota 253.497 (+4.906).
Le nuove guarigioni oggi sono 341 (17.166 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 6.001(-298). Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 11.165, fra i più alti nel Paese.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.124, – 192 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 114 (-8). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, che sono 763 (-98).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 17.166 (+341): 1.894 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 15.272 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi: 9 uomini e 4 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.943. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Modena, 2 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna, 1 a Ferrara, 3 in quella di Forlì-Cesena (nel territorio forlivese), nessuno in quella di Rimini. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.412 a Piacenza (7 in più rispetto a ieri), 3.353 a Parma (7 in più), 4.879 a Reggio Emilia (9 in più), 3.849 a Modena (10 in più), 4.463 a Bologna (12 in più), 390 le positività registrate a Imola (nessun nuovo caso), 978 a Ferrara (1 in più). In Romagna sono complessivamente 4.786 (10 in più), di cui 1.005 a Ravenna (5 in più), 936 a Forlì (nessun nuovo caso), 758 a Cesena (1 in più), 2.087 a Rimini (4 in più).

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale, sono pervenuti 1.000 camici idrorepellenti, 200.000 mascherine chirurgiche, più altre 10.000 destinate alle RSA, 120.000 mascherine ffp2 (di cui 20.000 per le RSA e 11.000 per il trasporto pubblico locale), 39.000 tamponi.

La rendicontazione dei dati su Dpi e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile alle Regioni è disponibile tramite il sistema ADA (Analisi Distribuzione Aiuti), sui siti del Dipartimento e del Ministero della Salute.

Volontariato

Giovedì 14 maggio sono stati 734 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza. Dall’inizio dell’emergenza, si sono accumulate 47.882 giornate complessive (senza considerare le attivazioni dirette del Dipartimento nazionale).

Le attività più rilevanti sono a supporto dei Comuni per l’assistenza alla popolazione (consegna mascherine; spesa, pasti e farmaci a domicilio; giovedì queste attività hanno coinvolto circa 400 volontari, fra cui 140 scout Agesci); e a supporto delle Ausl nel trasporto con ambulanze, nella consegna di campioni sanitari e tamponi, in aiuto a chi sta in quarantena (CRI e ANPAS; 311 volontari). Volontari di protezione civile si stanno occupando di funzioni di segreteria e supporto logistico presso i COC dei vari Comuni; nel parmense, prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso.

Su attivazione del Dipartimento nazionale, fino al 15 maggio è in atto un’attività a supporto delle aziende del Trasporto Pubblico Locale, che ieri ha impegnato 8 volontari. All’aeroporto Marconi di Bologna continuano a operare 2 volontari per monitorare i passeggeri in transito.

Triage: da sabato 16 maggio una seconda tenda davanti al carcere di Ferrara

Domani mattina verrà installata presso la Casa circondariale di Ferrara (via Arginone n. 327) una tenda pneumatica a quattro archi che sarà adibita a svolgere le funzioni di pre-triage per i visitatori ed i familiari dei detenuti nel carcere. Volontari afferenti al Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di Ferrara assicureranno un presidio logistico alla struttura. Si tratta di una struttura aggiuntiva a quella già attualmente presente che resterà dedicata alla funzione di pre-triage per i soli detenuti.

Ieri è stata allestita dai volontari del Coordinamento provinciale di Rimini, in collaborazione con i tecnici del Servizio Area Romagna dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, una tenda pre-triage davanti alla Casa di cura “Villa Salus” a Viserbella, nel comune di Rimini. Con questa struttura, salgono a 5 i punti pre-triage davanti a ospedali, cliniche private e case di cura in provincia di Rimini, a cui si aggiunge quello della Casa circondariale del capoluogo.

Nel complesso, sono 39 i punti di pre-triage in Emilia-Romagna, realizzati con materiali dell’Agenzia regionale ed il supporto dei volontari (11 davanti alle carceri, 28 per ospedali e cliniche).
Questi i punti allestiti presso le strutture sanitarie:

  • 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
  • 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
  • 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
  • 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città);
  • 3 nella città metropolitana di BO (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
  • 2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
  • 1 in provincia di FC (Meldola);
  • 2 in provincia di RA (Ravenna città, Faenza);
  • 5 in provincia di RN(Rimini città e Morciano);
  • 1 nella Repubblica di San Marino (Ospedale di Stato: pre-triage e screening sierologici).

Gli 11 punti di pre-triage presso le carceri e le case circondariali si trovano a Bologna (2), Modena (2, di cui uno a Castelfranco Emilia), Ferrara (1), Forlì (1), Parma (1), Piacenza (1), Reggio Emilia (1), Ravenna (1) e Rimini (1).

Drive Through

Realizzate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile, sono 14 le strutture dove si effettuano i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione e/o lo screening sierologico. E’ stata smontata la struttura di Bagno di Romagna (FC).

Sono attive due postazioni a Parma e due a Modena, una a Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Rimini (RN), Ravenna, Faenza (RA) e Lugo (RA); a queste strutture si aggiungono quelle allestite direttamente dalle Aziende sanitarie.

Personale sanitario volontario da altre regioni

Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 6 gruppi di infermieri (totale 100 unità) e 5 di medici (totale 58).

Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale – Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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