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Da: Regione Emilia-Romagna

Effettuati 6.213 tamponi, per un totale di 316.909, oltre a 6.908 test sierologici. 216 i nuovi guariti, mentre continua il calo dei casi attivi (-186). I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.059 (-165), l’86% dei malati; in diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-20) e nelle terapie intensive (-1). Otto nuovi decessi, nessuno tra i residenti nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Ravenna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.739 casi di positività, 38 in più rispetto a ieri. Di questi nuovi casi, 24 derivano dall’attività di screening realizzata dalla Regione su persone asintomatiche tramite test sierologici e tamponi.

6.213 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 316.909, a cui si aggiungono 6.908 test sierologici. Un allargamento dell’azione regionale utile a mappare l’andamento del contagio e a scopo preventivo, scovando il virus fra gli asintomatici.

Le nuove guarigioni sono 216, per un totale di 20.073: il 72,4% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.564 (-186).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.  Il consueto Report settimanale che con l’ausilio di infografiche approfondisce l’analisi del contagio è consultabile al link: https://bit.ly/3cbsFuX

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.059 (l’86% di quelle malate), -165 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 76 (-1). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 429 (-20).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.073 (+216): 999 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 19.074 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.102 I nuovi decessi riguardano 2 residenti nella provincia di Reggio Emilia, 2 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 2 in quella di Forlì-Cesena (1 nel Forlivese e 1 nel Cesenate), 1 in quella di Rimini. Nessun decesso tra i residenti nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Ravenna e da fuori regione. 

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.475 a Piacenza (nessun caso in più), 3.513 a Parma (+9), 4.945 a Reggio Emilia (+10), 3.909 a Modena (+1), 4.612 a Bologna (+8); 394 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 992 a Ferrara (+5). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.899 (+5), di cui 1.026 a Ravenna (+2), 943 a Forlì (nessun caso in più), 778 a Cesena (+1), 2.152 a Rimini (+2)

La rete ospedaliera: 2.236 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente a oggi 2.236 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 1.985 ordinari (266 in meno rispetto al 22 maggio) e 251 di terapia intensiva (26 in meno rispetto al 22 maggio). Nel dettaglio: 309 posti letto a Piacenza (di cui 21 di terapia intensiva), 282 a Parma (22 di terapia intensiva), 219 a Reggio Emilia (35 di terapia intensiva), 306 a Modena (55 di terapia intensiva), 501 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (52 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 177 a Ferrara (16 di terapia intensiva), 442 in Romagna, di cui 50 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 126 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 37 a Ravenna (di cui 2 per la terapia intensiva), 78 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 26 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 79 a Forlì, 66 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.

Attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale sono pervenute oggi 720.000 mascherine chirurgiche (di cui 10.000 riservate alle Rsa), 86.000 mascherine ffp2 (di cui 20.000 sono per le Rsa e 11.000 per le Aziende del trasporto pubblico locale), 2.000 visiere di protezione e 1.500 litri di detergente liquido per le mani.

La rendicontazione dei dati su Dpi e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile alle Regioni è disponibile tramite il sistema ADA (Analisi Distribuzione Aiuti), sui siti del Dipartimento e del Ministero della Salute: https://bit.ly/3ew6PUA

Volontariato

Giovedì 28 maggio sono stati 425 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza. Dall’inizio dell’emergenza, si sono accumulate 55.104 giornate complessive (senza considerare le attivazioni dirette del Dipartimento nazionale).

Le attività più rilevanti sono a supporto dei Comuni per l’assistenza alla popolazione, a supporto delle Ausl nel trasporto con ambulanze, nella consegna di campioni sanitari e tamponi, in aiuto a chi sta in quarantena ed ai convalescenti.

All’aeroporto Marconi di Bologna continuano a operare 2 volontari, attivati a livello nazionale, per monitorare i passeggeri in transito. Prosegue fino alla fine di maggio, presso la stazione ferroviaria di Bologna, l’attività a supporto delle aziende del Trasporto Pubblico Locale, attivata dal Dipartimento nazionale.

Punti pre-triage e drive through

Si confermano i 39 punti di pre-triage in Emilia-Romagna, realizzati con materiali dell’Agenzia regionale ed il supporto dei volontari (11 davanti alle carceri, 28 per ospedali e cliniche).

Questi i punti allestiti presso le strutture sanitarie: tre  in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); tre  in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); tre  in provincia di Reggio Emilia(Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); cinque in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); tre nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); due in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); uno in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); due in provincia di Ravenna (Ravenna città, Faenza); cinque in provincia di Rimini (Rimini città e Morciano); uno nella Repubblica di San Marino (Ospedale di Stato: pre-triage e screening sierologici).

Ecco il dettaglio dei punti di pre-triage presso le carceri, le case circondariali e i tribunali: due a Bologna, due Modena (di cui uno a Castelfranco Emilia), uno a  Ferrara,  uno a Forlì,  uno a Parma,  uno a Piacenza, uno a  Reggio Emilia,  uno a Ravenna e  uno Rimini.

Realizzate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile, sono 14 le strutture dove si effettuano i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione e/o lo screening sierologico.

Sono attive due postazioni a Parma e due a Modena (Palapanini), una a Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Rimini (RN), Ravenna, Faenza (RA) e Lugo (RA). A queste strutture si aggiungono quelle allestite direttamente dalle Aziende sanitarie.

Personale sanitario da altre Regioni

Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 8 gruppi di infermieri (totale 126 unità) e 6 di medici (totale 62), per un totale di 14 contingenti.

Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale – Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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Francesco Monini
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