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Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 31mila tamponi effettuati 1.809 nuovi positivi. 1.809 guariti, calano ancora i ricoveri (-99) e i casi attivi. Vaccinazioni: quasi 900mila somministrazioni.

Il 94,9 % dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 42,6 anni. 67 i decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 337.620 casi di positività, 1.809 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.179 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,8%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. E nessuna pausa ci sarà per le festività pasquali: gli operatori saranno attivi anche domenica 4 aprile, il giorno di Pasqua, e il giorno successivo, lunedì dell’Angelo.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 899.759 dosi; sul totale, 298.555 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Tutte le informazioni aggiornate sulla campagna vaccinale sono a disposizione sulla pagina: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 761 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 629 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 834 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,6 anni.

Sui 761 asintomatici, 515 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 49 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 11 con gli screening sierologici, 25 tramite i test pre-ricovero. Per 161 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 378 nuovi casi e Modena (254); poi Reggio Emilia (228), Ferrara (226), Rimini (201), quindi Ravenna (134), Forlì (123) e Cesena (101). A seguire Parma (98), il Circondario imolese (43) e infine Piacenza (23).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.514 tamponi molecolari, per un totale di 4.012.703A questi si aggiungono anche 165 test sierologici e 13.665 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.809 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 253.277.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.359 (-67 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.641 (+32), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 67 nuovi decessi: 29 residenti in provincia di Bologna (15 donne di cui due di 85 anni, due di 95 anni e le restanti di 62, 76, 82, 83, 87, 89, 92, 93, 96, 97 e 100 anni e 14 uomini di cui tre di 78 anni, due di 79, due di 81 e i rimanenti di 66, 74, 77, 85, 86, 89 e 92 anni), 12 in provincia di Forlì-Cesena (8 donne di 66, 74, 78, 79, 81, 87, 89 e 95 anni e 4 uomini di 78, 83, 84 e 88 anni), 6 a Ravenna (2 donne di 80 e 86 anni e 4 donne di 68, 78, 83 e 91), 5 a Rimini (3 donne di 73, 76 e 88 anni e 2 uomini di 70 e 77 anni), 5 a Parma (1 donna di 64 anni e 4 uomini di cui due di 86 anni e gli altri di 63 e 77 anni), 5 a Modena (1 bambina di 11 anni, 1 donna di 89 e 3 uomini di 70, 73 e 86 anni), 3 a Reggio Emilia (2 donne di 83 e 95 anni e 1 uomo di 89 anni) e 2 a Ferrara (1 donna di 90 anni e 1 uomo di 85 anni). Non ci sono stati decessi nelle ultime 24 ore nella provincia di Piacenza.

Per quanto riguarda la bambina deceduta di 11 anni, si tratta della giovane paziente residente a Finale Emilia – nel modenese – gravemente cardiopatica, il cui decesso è avvenuto il 26 marzo all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era ricoverata. Della sua morte aveva già dato notizia la stampa nelle ore immediatamente successive, ma il decesso viene inserito solo oggi nel report per le verifiche necessarie a confermare in maniera ufficiale la morte per Covid-19.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.984.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 381 (-9 rispetto a ieri), 3.337 quelli negli altri reparti Covid (-90).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 31 a Parma (+2), 32 a Reggio Emilia (-1), 73 a Modena (invariato), 113 a Bologna (-10), 22 a Imola (-1), 37 a Ferrara (invariato), 21 a Ravenna (+1), 11 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (invariato) e 27 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.806 a Piacenza (+23 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 23.269 a Parma (+98, di cui 42 sintomatici), 40.702 a Reggio Emilia (+228, di cui 124 sintomatici), 57.682 a Modena (+254, di cui 174 sintomatici), 72.890 a Bologna (+378, di cui 249 sintomatici), 11.622 casi a Imola (+43, di cui 23 sintomatici), 20.380 a Ferrara (+226, di cui 56 sintomatici), 26.412 a Ravenna (+134, di cui 87 sintomatici), 13.938 a Forlì (+123, di cui 96 sintomatici), 16.774 a Cesena (+101, di cui 77 sintomatici) e 32.145 a Rimini (+201, di cui 101 sintomatici).

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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