Skip to main content

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 17.200 tamponi effettuati 2.157 nuovi positivi (il rapporto è del 12,5%), di cui 961 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. In netto calo i casi attivi (-1.052), forte incremento dei guariti (+3.154). Diminuiscono i ricoveri nei reparti Covid (-84)

l 95,8% dei casi attivi in isolamento a casa, con sintomi lievi. Effettuati anche 1.792 test sierologici. L’età media nei nuovi positivi è di 45 anni. 55 decessi

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 114.855 casi di positività, 2.157 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.264 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi è del 12,5%.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 961 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 410 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 534 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,1 anni.

Sui 961 asintomatici, 469 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 78 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 con gli screening sierologici, 22 tramite i test pre-ricovero. Per 387 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 515 nuovi casi; seguono Reggio Emilia (333), Modena (245), Ravenna (182), Rimini (174), Piacenza (143); poi Cesena (127), Imola (116), Forlì (113), Parma (110). Infine, la provincia di Ferrara, con 99 casi.

Questi, dunque, i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.264 tamponi, per un totale di 2.057.518. A questi si aggiungono anche 1.792 test sierologici.

Sceso in modo significativo il numero dei casi attivi, cioè dei malati effettivi: a oggi sono 71.472 (-1.052 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.535 (-977), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 55 nuovi decessi: 2 in provincia di Piacenza (2 uomini, rispettivamente di 83 e 84 anni), 5 nel parmense (2 donne, di 86 e 88 anni, e 3 uomini, rispettivamente di 73, 75 e 85 anni), 5 in quella di Reggio Emilia (3 donne – di 84, 85 e 89 anni – 2 uomini, di 83 e 91 anni); 7 in quella di Modena (3 donne – di 85, 86 e 89 anni – e 4 uomini, rispettivamente di 35, 80, 83 e 88 anni); 18 in quella di Bologna (7 uomini – di 61, 70, 81, 84, 87, 91 e 93 – e 11 donne, di 44, 73, 74, 75, 81, 86, 87, 88, 91, 95 e 100);4 nel ravennate (tutte donne, 1 di 74 anni, 2 di 87 e 1 di 97 anni); 14 in provincia di Rimini (di cui 4 uomini – di 54, 77, 80 e 81 anni – e 10 donne, rispettivamente di 59, 82, 86, 87, 2 di 88 anni, una di 89, una di 90, una di 95 e una di 100 anni). Nessun decesso in provincia di Ferrara e di Forlì-Cesena. Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.548.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 258 (+9 rispetto a ieri), in calo quelli in altri reparti Covid: 2.679 (-84).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+4), 14 a Parma (+2), 33 a Reggio Emilia (+1), 65 a Modena (+2), 56 a Bologna (-1 rispetto a ieri), 6 a Imola (invariato), 22a Ferrara (+2),15 a Ravenna (+1), 4 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (-2).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite (+3.154 rispetto a ieri), raggiungono quota 37.835. Il consistente incremento del numero dei guariti è dovuto alla messa a regime della procedura delle chiusure degli isolamenti e delle quarantene arretrate, che dovrebbe vedere analoghi incrementi anche nei prossimi giorni. Coloro i quali avevano già le condizioni per uscire dalla quarantena avevano ricevuto l’attestato di chiusura malattia (senza quindi alcun vincolo di permanenza al proprio domicilio), anche se non per tutti la scheda clinica era stata aggiornata sul sistema informatico.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 11.975 a Piacenza (+143 rispetto a ieri, di cui 26 sintomatici), 9.781 a Parma (+110, di cui 48 sintomatici), 16.629 a Reggio Emilia (+333, di cui 229 sintomatici), 20.672 a Modena (+245, di cui 205 sintomatici), 22.506 a Bologna (+515, di cui 269 sintomatici), 3.086 casi a Imola (+116, di cui 39 sintomatici), 5.626 a Ferrara (+99, di cui 21 sintomatici), 7.287 a Ravenna (+182, di cui 77 sintomatici), 4.312 a Forlì (+113, di cui 80 sintomatici), 3.668 a Cesena (+127, di cui 96 sintomatici) e 9.313 a Rimini (+174, di cui 106 sintomatici).

In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati sono stati eliminati 2 casi (1 a Modena, 1 a Imola) in quanto giudicati non Covid-19.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it