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Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 42mila tamponi effettuati, 3.246 nuovi positivi, di cui 1.278 asintomatici. 989 i guariti. Vaccinazioni: oltre 446mila dosi somministrate.

Il 94% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 41,5 anni. 46 i decessi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 273.376 casi di positività, 3.246 in più rispetto a ieri, su un totale di 42.699 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 446.251 dosi; sul totale, 148.764 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.278 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 660 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 991 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,5 anni.

Sui 1.278 asintomatici, 650 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 94 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 68 con gli screening sierologici, 18 tramite i test pre-ricovero. Per 448 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 753 nuovi casi e Modena con 701; poi Reggio Emilia(328), Ravenna (268), Rimini (268), Parma (234), Ferrara (192) e Cesena (168). Seguono il territorio di Forlì (143), il circondario di Imola (114) e la provincia di Piacenza (77).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 23.187 tamponi molecolari, per un totale di 3.500.836. A questi si aggiungono anche 916 test sierologici e 19.512 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 989 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 212.341.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 50.314 (+2.211 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 47.385 (+2.136), il 94,17% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 46 nuovi decessi: 25 in provincia di Bologna (9 donne, 4 delle quali nell’imolese, di 67, 74, 2 di 77 anni, 2 di 81, una di 83, 92 e 93 anni e 16 uomini, uno nell’imolese, di 71, 73, 74, 76, 80, 2 di 82, 84, 87, 88, e due di 92 anni), 5 in provincia di Parma (3 donne, due di 79 anni e una di 91, 2 uomini di 82 e 93 anni), 4 in provincia di Ferrara (4 uomini di 71, 79, 87 e 93 anni), 3 in provincia di Rimini (3 uomini di 52, 81 e 90 anni), 2 in provincia di Modena (2 donne di 78 e 80 anni), 2 in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 85 e 90 anni), 2 in provincia di Reggio-Emilia (2 uomini di 74 anni e 87 anni), e 2 in provincia di Ravenna (due donne di 86 e 90 anni). Nessun decesso viene registrato in provincia di Piacenza. Un decesso riguarda una persona non residente in Emilia-Romagna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.721.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 266 (+7 rispetto a ieri), 2.663 quelli negli altri reparti Covid (+68).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 17 a Parma (+2), 22 a Reggio Emilia (invariato), 55 a Modena (+4), 77 a Bologna (+5), 21 a Imola (-3), 25 a Ferrara(invariato), 9 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (invariato) e 18 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.316 a Piacenza (+77 rispetto a ieri, di cui 48 sintomatici), 18.647 a Parma(+234, di cui 129 sintomatici), 34.538 a Reggio Emilia (+328, di cui 203 sintomatici), 47.702 a Modena (+701, di cui 526 sintomatici), 56.655 a Bologna (+753, di cui 412 sintomatici), 9.722 casi a Imola (+114, di cui 62 sintomatici), 15.755 a Ferrara (+192, di cui 49 sintomatici), 20.903 a Ravenna (+268, di cui 167 sintomatici), 10.432 a Forlì (+143, di cui 101 sintomatici), 12.842 a Cesena (+168, di cui 115 sintomatici) e 25.864 a Rimini (+268, di cui 156 sintomatici). /BM

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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