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Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su 25.888 tamponi effettuati, 3.056 nuovi positivi, di cui 1.399 asintomatici. 522 i guariti. Vaccinazioni: quasi 480mila dosi somministrate

Il 94% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. Scende l’età media nei nuovi positivi: 41 anni. 31 i decessi

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 279.646 casi di positività, 3.056 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.888 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 11,8%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, poi gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e le forze dell’ordine.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 479.455 dosi; sul totale, 153.989 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.399 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 698 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 819 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni.

Sui 1.399 asintomatici706 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing172 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 23 con gli screening sierologici21 tramite i test pre-ricovero. Per 477 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 916 nuovi casi e Modena con 460; poi Rimini (276), Ravenna (267), Reggio Emilia (258), Parma (206), Cesena (198), Ferrara (184). Seguono il territorio di Imola (129), il circondario di Forlì (117) e la provincia di Piacenza (45).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.491 tamponi molecolari, per un totale di 3.538.159. A questi si aggiungono anche 46 test sierologici e9.397 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 522 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 213.934.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.935 (+2.503 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.839 (+2.435), il 94,3 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 15 in provincia di Bologna (7 donne, di 78,81,86,87, 88, 90, di cui una di 82 nell’imolese e 8 uomini, di 72, 80, 87, 90, 97 di cui 3 nell’imolese di 89,89,90 anni),  5 in provincia di Modena (5 uomini di 73,80,86,90,95 anni); 5 in provincia di Rimini (4 donne di 78,80,89,91 e un uomo di 88 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini di 81,91,96), 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 86 e un uomo di 91 anni) e 1 uomo di 70 anni in provincia di Ferrara. Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.777.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 283 (+8 rispetto a ieri), 2.813 quelli negli altri reparti Covid (+60).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 26 a Reggio Emilia (+2), 54 a Modena (+1), 84 a Bologna (+5), 23 a Imola (-1), 27 a Ferrara (+1), 11 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 7 a Cesena (invariato) e 22 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.430 a Piacenza (+45 rispetto a ieri, di cui 23 sintomatici), 19.054 a Parma (+206, di cui 114 sintomatici), 35.130 a Reggio Emilia (+258, di cui 126 sintomatici), 48.772 a Modena (+460, di cui 238 sintomatici), 58.407 a Bologna (+916, di cui 528 sintomatici), 9.994 casi a Imola (+129, di cui 58 sintomatici), 16.140 a Ferrara (+184, di cui 29 sintomatici), 21.389 a Ravenna (+267, di cui 161 sintomatici), 10.661 a Forlì (+117, di cui 92 sintomatici), 13.283 a Cesena (+198, di cui 109 sintomatici) e 26.386 a Rimini (+276, di cui 179 sintomatici).

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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