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Da: Comune di Bondeno

Ial er, al via corsi informatica, lingue e competenze nuove per chi cerca occupazione
Fabio Bergamini: «proseguiamo l’impegno con i  centri formativi del territorio per riqualificare chi cerca occupazione»
Informatica a vari livelli, utilizzo dei social a scopo di promozione dell’attività dell’impresa, ma anche lingue straniere e le cosiddette competenze trasversali. Si amplia in maniera significativa il bouquet di corsi che partiranno dopo l’estate, su iniziativa di Ial Emilia-Romagna di Ferrara diretto da Enrico Benatti, con il sostegno del Comune e dei vari partner dell’iniziativa. Da settembre, tutti i soggetti inoccupati e in cerca di prima occupazione potranno rivolgersi all’ente di formazione con sede in via Calcagnini 5 e anche al Comune per richiedere l’adesione ad uno dei molteplici percorsi previsti dal pacchetto di quest’anno, finanziato con fondi regionali. «Le competenze informatiche – sottolinea il sindaco Fabio Bergamini – sono tra le più richieste da parte delle aziende che ricercano personale e che stiamo visitando a cadenza settimanale. Accanto a questo, molte imprese sottolineano l’esigenza di persone che abbiano una buona familiarità con le lingue straniere, in particolare l’inglese, ma non soltanto. Dal momento – dice Bergamini – che quasi sempre il business delle nostre imprese si concentra verso i paesi esteri, anche l’America latina, i paesi dell’est, il Medioriente, la Cina e l’India». Insomma, diventa quanto mai necessario e imprescindibile ampliare lo spettro delle proprie competenze, soprattutto per chi cerca di reinserirsi nel mercato del lavoro. Tra le competenze richieste anche la stessa capacità di rapportarsi durante un colloquio di lavoro, di gestire la comunicazione nei contesti in cui si è a contatto con il pubblico, senza dimenticare l’informatica: da quella di base (l’informatica per il lavoro, Word ed Excel) all’uso dei social network e le nozioni di grafica. «Dopo il successo del corso di esperto in Social Media Marketing dello scorso autunno – aggiunge il direttore di Ial, Enrico Benatti – ci attendiamo una buona partecipazione al percorso sull’uso dei social, soprattutto da parte di un target non giovanissimo, che ha meno dimestichezza rispetto a tali strumenti. Ci sarà poi l’opportunità di affrontare corsi di lingua inglese a vari livelli, partendo da quello base, ed anche una seconda lingua straniera, da concordare sulla base delle richieste». I corsi avranno un minimo di 6 iscritti ed un massimo di 14, per mantenere il giusto rapporto docente-discente, ed alla fine del ciclo di istruzione verrà rilasciato ai frequentanti un attestato. I corsi partiranno al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Per informazioni: 0532-206521 – Fax: 0532-247422.
E-mail:http://sedeferrara@ialemiliaromagna.it. Oppure: 0532-899261 http://sindaco@comune.bondeno.fe.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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