Skip to main content

 

Covid. Al via lunedì 26 aprile in tutta l’Emilia-Romagna le prenotazioni per il vaccino dei cittadini dai 65 ai 69 anni (i nati dal 1952 al 1956), sono oltre 250mila persone. L’assessore Donini: “Più dosi riceviamo più emiliano-romagnoli vacciniamo, pronti a sfruttare al massimo le potenzialità del nostro sistema vaccinale”.

Sarà possibile prendere appuntamento attraverso i consueti canali, dai punti Cup alle farmacie, dal web al telefono. In regione già somministrate agli over80 più di 563mila dosi (il 40% del totale) e oltre 288mila nella fascia 70-79.

Bologna – Da lunedì 26 aprile in tutta l’Emilia-Romagna si aprono le agende per le prenotazioni per il vaccino anti-Covid dei cittadini dai 65 ai 69 anni: per i nati dal 1952 al 1956 sarà quindi possibile fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili anche per le altre fasce d’età, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, passando per tutti gli strumenti online a partire dal Fascicolo sanitario elettronico fino ad arrivare al telefono. A chi si prenota saranno comunicati subito data, luogo e ora: le vaccinazioni saranno effettuate nei 141 punti vaccinali già attivi da Piacenza a Rimini.

Prosegue così l’impegno della Regione per la vaccinazione della popolazione in base all’anzianità, come richiesto dal piano della struttura commissariale nazionale: alle ore 13 di oggi le somministrazioni sono già state 288.406 nella fascia di età 70-79, rispetto alla quale le prenotazioni si erano aperte tra il 15 marzo (per gli over 75) e il 12 aprile (per il target 70-74 anni).

Un numero che si aggiunge alle 563.743 dosi già somministratea persone con 80 anni e oltre: tra gli ospiti delle Cra, le persone seguite dall’assistenza domiciliare e chi invece ha ricevuto il vaccino negli hub dopo essersi prenotato, le somministrazioni agli over 80 equivalgono al 40% delle oltre 1 milione e 412mila dosi già utilizzate complessivamente in Emilia-Romagna.

“Più dosi riceviamo, più vaccini facciamo- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Le ultime direttive nazionali, che danno la priorità ai più anziani e ai più fragili, ci hanno trovati già perfettamente allineati e pronti: come sempre abbiamo detto, quello che fino ad ora è mancato è stato il quantitativo necessario di forniture, perché solo in presenza delle dosi adeguate riusciremo a sfruttare al massimo le potenzialità del nostro sistema vaccinale. Noi siamo pronti”.

Le persone tra i 65 e i 69 anni: come prenotare il vaccino

Le persone tra i 65 e i 69 anni (circa 250mila in tutta la regione) potranno prenotare da lunedì 26 aprile secondo i canali già noti e che le singole Aziende sanitarie, sulla base della propria organizzazione, hanno individuato e stanno comunicando. Dunque, recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb(www.cupweb.it); oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.

All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.

 

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it