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Da: Emilia Romagna, Coldiretti

COVID: DONINI, COLDIRETTI LINK ESSENZIALE PER MANTENERE PACE SOCIALE

“Durante una pandemia così grave, un importante aiuto alla popolazione”
Oggi 1.500 nuovi contagiati, 1.000 sintomatici. Il 95% dei morti è over 60

“Il Covid è un virus terribile, perché si contiene solo con misure antitetiche alle regole dell’economia: se non fosse per l’apporto di associazioni come la vostra sarebbe difficilissimo mantenere la pace sociale, potrebbero acuirsi le tensioni all’interno della popolazione e sarebbe difficile arginarle”. Lo ha detto l’Assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, intervenuto questa mattina in videoconferenza all’incontro di Coldiretti Emilia Romagna Pensionati. Alla presenza del Presidente regionale Paolo Monari, della segretaria Vania Ameghino, degli incaricati provinciali e del Direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri, Donini ha ricordato come il 18% dei vaccini effettuati in Italia a oggi siano stati somministrati a cittadini della nostra regione. “Stiamo andando bene” ha detto Donini “ma il nostro programma vaccinale si inserisce all’interno di quello nazionale e ci atteniamo a quella che è l’unica linea”. “Siamo in una situazione ancora compatibile con la zona gialla” ha continuato l’Assessore “l’Rt è 0,94, ma i numeri stanno crescendo a causa della circolazione sul nostro territorio della variante inglese, particolarmente contagiosa e dell’aumento dei contatti derivante da 12 giorni di zona gialla: oggi i nuovi contagi sono stati 1.500, con 1.000 sintomatici”.
“Vedere 10.000 morti in Emilia Romagna è stato uno shock. Era inimmaginabile. Anche solo 6 mesi fa” ha detto Donini che ha poi aggiornato i rappresentanti di Coldiretti pensionati sul piano vaccinale. “Al momento abbiamo 120 operatori sanitari che lavorano ogni giorno al vaccino della popolazione, ma, se le forniture aumentassero e ce ne fosse l’esigenza, potremmo quadruplicare la nostra efficienza, arrivando a 45.000 vaccinati al giorno, dai 10.000 di oggi”.
Il Direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri ha ringraziato l’Assessore per la sua presenza “essenziale per trasmettere a tutti gli associati provinciali gli aggiornamenti su come si procede nell’affrontare l’emergenza”. “L’Emilia Romagna è un regione d’eccellenza – ha continuato Allaria Olvieri – grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti. L’agricoltura, che produce cibo di qualità e ha un ruolo determinante nell’aiutare la cittadinanza a nutrirsi in modo sano e quindi a mantenersi in salute, è pronta a fornire la massima collaborazione nella lotta alla pandemia, essendosi dimostrato, assieme a quello sanitario, il comparto di maggiore importanza strategica in questa fase così critica”.
È intervenuto anche il Presidente nazionale di Coldiretti pensionati, Giorgio Grenzi, che ha tenuto a ringraziare l’Assessore Donini per la promessa fatta durante l’incontro di impegnarsi a mantenere attivi i nuovi presidi sanitari anche a pandemia conclusa per continuare a garantire assistenza alle fasce d’età più avanzate, quelle maggiormente colpite dal Covid. “Il 95% delle vittime del Coronavirus” ha detto Donini “è over 60”.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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