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Dal 1 al 4 giugno Pontelagoscuro torna a essere il porto della città estense con il veliero del Totem Arti Festival, arrivato quest’anno alla sua quinta edizione: “una nave di folli saltimbanchi che per quattro giorni vi trasporterà in un’altra dimensione”, scherza Natasha Czertok, direttrice artistica della rassegna.

“Abbiamo scelto l’illustrazione di Marco Smacchia del Collettivo Lele Marcojanni come simbolo legato al fiume – spiega Natasha – perché quest’anno ci siamo avvicinati un po’ di più, con l’idea di connetterci sempre di più con il territorio circostante e diventare sempre di più un’oasi sulle rive del Po. Dall’altro lato ci piaceva questo mezzo di trasporto antico, senza motore, che scorre, non si ferma e resiste alle intemperie”.
Per questa edizione 2017 il Totem non si vuole far mancare nulla: videoinstallazioni, teatro, musica, danza e soprattutto le arti circensi. “Abbiamo cercato di aprire al circo contemporaneo sia per continuare il lavoro che abbiamo fatto con le residenze artistiche di Gravità Ø, sia perché è un linguaggio che ci piace e ci interessa: è adatto a tutte le generazioni, ha una natura inclusiva”. Venerdì 2 giugno alle 19 nella sala 2 del Teatro Cortazar andrà in scena ‘Fischietta torna a casa’, spettacolo di clown di Tehano Vavatziani (posti limitati prenotazione consigliata). E poi sarà uno spettacolo circense a chiudere la rassegna: domenica sera alle ore 21 dall’altopiano etiope arriverà ‘Be-on’ di Fekat Circus che porterà gli spettatori in un mondo sospeso fatto di bellezza. “Fekat non è soltanto una compagnia circense – sottolinea Natasha – è un progetto di scuola di circo sociale nato e sviluppatosi ad Addis Abeba. La tournèe è un modo per far conoscere questa realtà e anche per finanziarla economicamente”.

Il teatro, la performance, come spazio di comunità e condivisione e momento di creazione di relazioni è un tratto distintivo del Totem fin dalle sue origini, per questo in realtà ogni spettacolo in programma è frutto di una rete di contatti e di amicizie nate e intessute dentro, fuori, intorno al lavoro del Teatro Nucleo. “Ci piace portare sempre compagnie e spettacoli nuovi, ma sfruttando relazioni e amicizie che abbiamo costruito nel tempo. Per esempio il Teatro Cosquillas è con noi per il quarto anno consecutivo e anche Corpo e azione in rete rimane un progetto unico, anche se ogni anno si presenta a Pontelagoscuro con coreografi diversi. Vogliamo dare visibilità a entrambe queste realtà per il lavoro che fanno su inclusione e sensibilizzazione verso la diversità”. Teatro Cosquillas e Corpo e azione in rete saranno le protagoniste della giornata di venerdì 2 giugno con ‘Prima luce’ (ore 17), realizzato dai giovani attori di ‘Nati dal nulla’, ‘Yjet ne Kaçele’ e con la classe quinta P PentaPix dell’Istituto Einaudi, e con le due performance (dalle ore 18) ‘Tell me’, proposto da NncDance lab, Eleonora Gennari e Valeria Fiorini, e ‘Per portare alla perfezione la propria forma’, di compagnia Iris, Valentina Caggio e Paola Ponti.

Anche lo spettacolo inaugurale, ‘Dov’è finito Marcovaldo?’, giovedì 1 giugno alle 19.30 nell’area del campo da calcio alle spalle del parco Tito Salomoni, rispecchia questo senso di comunità: è frutto “di un anno di laboratorio con le classi della scuola primaria di Pontelagoscuro”. Prima dello spettacolo, alle 18.30, siete tutti invitati all’aperitivo inaugurale nel parco tito Salomoni e poi la prima giornata si chiuderà in musica con il concerto della banda Rulli Frulli alle 21 nel parco Tito Salomoni.
Infine, conclude Natasha, “il festival è anche un’occasione per far conoscere giovani compagnie che spesso rimangono fuori dal circuito teatrale main stream”. Sarà così per ‘IoHero’ di Respirale Teatro (sabato 3 giugno ore 19.30): uno studio presentato dal gruppo al termine di una residenza di venti giorni al Teatro Cortazar.
Sabato 3 giugno da non perdere alle 17 lo spettacolo ‘Re tutto cancella’ di Teatro Perdavvero e l’ultimo spettacolo alle 21: il Centro Teatrale Umbro presenta ‘Archivio delle anime’ ispirato all’Amleto di Shakespeare. Alle 22.30 nel parco concerto di Howie Reeves e Bob Corn.

Dulcis in fundo, la novità di quest’anno: il laboratorio gratuito ‘Giornalisti spettatori’ tenuto da Lorenzo Donati, giornalista è critico teatrale e Alex Giuzio che invita spettatrici e spettatori a prendere parte a un percorso laboratoriale con l’obiettivo di trasformare le visioni dei singoli in una narrazione collettiva del festival, mettendo a fuoco strumenti e possibilità del giornalismo partecipato. La call per la partecipazione è scaduta mercoledì 24 maggio, ma Natasha ci ha detto che c’è ancora qualche posto disponibile. “Questo esperimento è nato dalla collaborazione con l’associazione Altre Velocità in occasione di ‘Crescere spettatori’, è stato così che abbiamo conosciuto Lorenzo Donati, giornalista e critico che scrive su diverse riviste specializzate. L’idea è utilizzare i social networks in un modo più narrativo per veicolare la critica teatrale sugli spettacoli e sul festival in generale. Il pregio è che Alex e Lorenzo hanno allo stesso tempo uno sguardo originale sull’arte, ma anche la freschezza necessaria per approcciarsi ai social”.

Totem Arti Festival 2017 è ideato e realizzato dal Teatro Nucleo, con il sostegno del Comune di Ferrara, della Regione Emilia-Romagna e del MiBACT, in collaborazione con AltreVelocità, con il sostegno di Nl Proporties e Cooperativa Le Pagine.
I biglietti sono acquistabili in loco mezzora prima degli spettacoli, con la possibilità di prenotare anticipatamente scrivendo a totemfestival.info@gmail.com
Prenotazione spettacoli con posti limitati: organizzazione@teatronucleo.org

Per maggiori info sul programma e per aggiornamenti clicca [QUI]

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Federica Pezzoli

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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