Skip to main content

da: ufficio stampa Cciaa

CREDITO: AL VIA ACCORDO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO-CAMERA DI COMMERCIO. 500 MILA EURO PER RAFFORZARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE FERRARESI SUI MERCATI INTERNAZIONALI
L’intesa perfezionata dall’Ente di Largo Castello permetterà agli imprenditori di accedere ad una speciale sezione del Fondo Centrale di Garanzia attraverso procedure semplificate e tempi di istruttoria contenuti

Credito per supportare la crescita e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso un sistema efficiente di garanzie statali e maggiore attenzione alle peculiarità del sistema economico della provincia di Ferrara. Sono questi i capisaldi dell’accordo che la Camera di Commercio, per volontà della sua Giunta, firmerà a breve con il Ministero dello Sviluppo economico.

L’intesa, coordinata dal Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza di Milano, consentirà di mettere a sistema e di incrementare – attraverso una strategia condivisa – le già significative risorse (1 milione di euro) rese disponibili dalla Camera di Commercio ai Confidi per facilitare l’erogazione di credito alle Pmi. L’Ente di Largo Castello ha destinato, infatti, per l’iniziativa mezzo milione di euro: una dotazione importante che, grazie a un effetto moltiplicatore generato dalla compartecipazione tra risorse camerali e risorse statali, permetterà di attivare – in cinque anni – a favore delle imprese ferraresi oltre 15 milioni di euro di finanziamenti grazie ai quali le aziende potranno rafforzare la propria competitività sui mercati internazionali.

“L’accesso al credito per le imprese è uno dei temi su cui, come Camera di Commercio, ci siamo concentrati fin dall’inizio del mandato” ha dichiarato il presidente Carlo Alberto Roncarati. “Puntare sul sostegno alle piccole e medie imprese attive sul fronte dell’internazionalizzazione – ha aggiunto il numero uno della Camera di Commercio – è una delle vie più efficaci per tornare a rivedere la crescita economica. Proprio per questo la sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia, nata per superare la stretta creditizia, può ridare ossigeno al mondo imprenditoriale che guarda all’estero. Un risultato importante ottenuto grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza e alla capacità di fare rete con le associazioni territoriali di categoria”.

Tra i benefici dell’intervento, finalizzato a canalizzare garanzie attraverso la rete dei Confidi, la presenza della garanzia di ultima istanza dello Stato a cui si applica, secondo le regole di Basilea II, il meccanismo della ponderazione zero. Confidi e imprese potranno contare, inoltre, su tempi di istruttoria molto contenuti anche in virtù del riconoscimento di procedure semplificate alle operazioni che verranno presentate a valere sulla sezione speciale istituita con la Camera di Commercio estense. A ciò si aggiunge il riconoscimento di percentuali di copertura massime anche in caso di future rimodulazioni che dovessero essere effettuate.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Marketing internazionale della Camera di Commercio di Ferrara (tel. 0532/783.812-817, e-mail estero@fe.camcom.it).

tag:

CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it