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da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

MUSEI CIVICI – Alla Palazzina di Marfisa d’Este quattro appuntamenti gratuiti dal 18 febbraio al 10 marzo
“Il Manichino e i suoi paesaggi”: visite alla mostra con guide d’eccezione
17-02-2016

Quattro appuntamenti per visitare la mostra “Il Manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica” assieme a guide d’eccezione. A proporli sono i Musei civici d’Arte Antica, in collaborazione con Linda Mazzoni, Claudio Gualandi e Maria Livia Brunelli, organizzatori della mostra attualmente in corso alla Palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170, Ferrara).

La rassegna, intitolata ‘Eyes Wide Shut’, proporrà per ciascun incontro l’approfondimento di un tema legato all’esposizione, che rimarrà allestita fino al 13 marzo prossimo con più di quaranta manichini per la moda, la religione, la scienza, la pubblicità e l’arte, accanto a opere di arte contemporanea di Milena Altini, Jolanda Spagno e Mustafa Sabbagh.

Proprio quest’ultimo artista farà da guida per la prima delle visite in programma, giovedì 18 febbraio, sul tema “L'(est)etica dei corpi nell’arte contemporanea”. La rassegna proseguirà poi giovedì 25 febbraio con l’antropologa Silvia Pellino che approfondirà il tema “Come creare se stessi”; e giovedì 3 marzo con gli autori del libro “Il manichino e i suoi paesaggi” Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, che racconteranno la “Storia del Manichino, dalle origini alle vetrine”. A concludere il programma di incontri, giovedì 10 marzo, sarà Silvano Capitani, docente di Anatomia Umana all’Università di Ferrara che parlerà de “L’anatomia del corpo umano attraverso il manichino: modelli tra scienza e arte”.

Gli incontri inizieranno tutti alle 18.30 e saranno a ingresso gratuito (per motivi di sicurezza il numero massimo delle persone accolte sarà di 50 secondo l’ordine di arrivo).

Per saperne di più sulla mostra v. CronacaComune del 4 novembre 2015

MUSEO STORIA NATURALE – Giovedì 18 febbraio alle 21 in via De Pisis
Prima conferenza del ciclo’ Darwin Day’ su “Madagascar Megadiverso: appunti e note sulla biodiversità e la sua conservazione”
17-02-2016

Giovedì 18 febbraio alle 21 al Museo di Storia Naturale (via De Pisis 24) si terrà la prima conferenza della decima edizione del ‘Darwin Day Ferrara’, ciclo di incontri promossi dal Museo di Storia Naturale di Ferrara e dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE).

La serata, ad ingresso gratuito, sarà a cura di Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino ) e sarà incentrata su “Madagascar Megadiverso: appunti e note sulla biodiversità e la sua conservazione” con canzoni di Olga del Madagascar.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il Madagascar è terra dove l’esplorazione e la scoperta della biodiversità è ancora possibile, ma si associa al bisogno della popolazione umana di uscire da una crisi ecologica ed economica. Franco Andreone, zoologo al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e Chair dell’Amphibian Specialist Group per il Madagascar, esplora le foreste dell’isola da oltre due decenni, con occhio attento alla conservazione della natura e alle tradizioni che accompagnano la cultura malgascia. Marie Olga Sohantenaina, in arte Olga del Madagascar, è originaria del Nord-Est del paese, dove il taglio illegale del pregiato palissandro sta ferendo le sue ultime magiche foreste. Olga è cantante ambientalista e ha realizzato due album per celebrare la bellezza e i contrasti del Madagascar. L’incontro unisce immagini e considerazioni scientifiche a canti e musiche per la natura.

Consulta Cronacacomune

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Conferenza con ascolti musicali giovedì 18 febbraio alle 17
Viaggio nel sinfonismo europeo della tarda età romantica da Liszt a Mahler
17-02-2016

Proporrà un itinerario musicale nel sinfonismo europeo, tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la conferenza di Valentino Sani in programma giovedì 18 febbraio alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, a cura dell’associazione culturale In viaggio con le Muse – Bel Composto, sarà proposto l’ascolto di una serie di brani tratti dal repertorio di celebri compositori europei della tarda età romantica.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
A partire dall’eredità del sinfonismo di Haydn, Mozart e Beethoven e all’indomani del lascito delle prime generazioni romantiche (Weber, Schubert, Mendelssohn, Schumann, Chopin), l’incontro intende fornire una visione complessiva delle tendenze emerse dal confronto tra il mondo di lingua tedesca, l’area danubiana e la cultura russa dalla seconda metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento tra ‘sinfonia a programma’, ‘poema sinfonico’ e tradizionale sinfonismo di età classica. Nel corso dell’incontro verranno proposti una serie di ascolti tratti dal grande repertorio sinfonico di Liszt, Brahms, Tchaikovsky, Musorgskij, Smetana, Dvorák, Bruckner e Mahler.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Due laboratori per bambini il 20 e 21 febbraio alle 15,30
Con Babysaurus alla scoperta degli animali del museo e dei loro nomi in inglese
17-02-2016

Un pomeriggio in compagnia di ‘Babysaurus’ per esplorare il museo di Storia naturale di Ferrara imparando qualche parola in inglese. L’appuntamento è riservato ai bambini dai 4 ai 7 anni che
potranno partecipare a uno dei due laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ in programma sabato 20 e domenica 21 febbraio al museo civico di via de Pisis 24.
I piccoli partecipanti potranno fare la conoscenza di Babysaurus, in arrivo appositamente per l’occasione da Londra, e scoprire insieme a lui gli animali presenti nelle sale del museo, scoprendo i loro nomi in inglese attraverso divertenti filastrocche.
I laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

CASTELLO ESTENSE – Giovedì 18 febbraio alle 17 nella sala dei Comuni
Gianni Venturi dialoga con Paola Roncarati su “De Pisis Collezionista”
17-02-2016

Giovedì 18 febbraio alle ore 17 nella sala dei Comuni del Castello Estense l’associazione Amici dei Musei e Monumenti ferraresi organizza una conferenza dal titolo “De Pisis collezionista”. Si tratta del quarto e ultimo appuntamento inserito nel ciclo di incontri, ad ingresso gratuito, ideati in collaborazione con Ferrara Arte in occasione della mostra allestita a Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie” con il patrocinio del Comune di Ferrara.

Nel corso dell’incontro il Presidente dell’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi, Gianni Venturi, dialogherà sull’argomento con Paola Roncarati, già docente di lettere e membro dell’Associazione Filippo De Pisis di Milano, da anni dedita allo studio e alla valorizzazione di beni culturali e paesaggistici.
La dott.ssa Roncarati ha scritto, con la biologa Rossella Marcucci, il testo “Filippo De Pisis botanico flâneur” (Olschki, 2012), frutto di una ricomposizione dell’erbario depisiano, e “Codici e Rose. L’erbario di Piero Calamandrei tra storia, fiori e paesaggio” (Olschki, 2015).

Per info: Comune di Ferrara – U.O. Castello Estense: www.castelloestense.it

(Comunicato a cura della Fondazione Ferrara Arte)

MUSEI CIVICI – Domenica 21 febbraio alle 16 laboratorio didattico alla palazzina Marfisa
‘Giocando si impara’ come vivevano i bambini etruschi
17-02-2016

Come vivevano i bambini etruschi? Come si vestivano, cosa studiavano e come giocavano? A svelarlo sarà il laboratorio didattico, per bambini dai 6 ai 12 anni d’età, in programma domenica 21 febbraio alle 16 alla palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170, Ferrara).
L’appuntamento rientra nel ciclo di iniziative per bambini e ragazzi ‘Giocando si impara’, proposto dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na. Per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando al numero 328 4909350 oppure scrivendo a alessandra@associazioneartena.it

ASSESSORATO UNESCO – Promosso dall’editore Il Nòcciolo in collaborazione con Capitale cultura è diretto da Sergio Gessi
Con il quotidiano ‘Siti’ va in rete l’informazione sul patrimonio Unesco italiano
17-02-2016

Arricchita di contenuti torna online “Siti”, rivista dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco (www.rivistasitiunesco.it). Avrà frequenza quotidiana, ma manterrà il taglio di approfondimento tipico dei periodici. Sei le sezioni: tutela, valorizzazione, buone prassi, luoghi, eventi e notiziario.

“Siti” cercherà di stimolare il confronto fra addetti ai lavori, studiosi, rappresentanti istituzionali sui temi connessi alle politiche culturali e alla promozione turistica. Si rivolge in prima istanza agli ‘stakeholder’ e a tutti coloro che operano nell’ambito dei beni culturali, ambientali, naturali, artistici, architettonici, urbanistici. Ospiterà interventi autoriali, interviste a personalità di spicco, proporrà inchieste, analisi, dossier, storie esemplari riferite a buone prassi o problematiche connesse alla gestione del patrimonio Unesco.
Al contempo, sfruttando la capillarità del web, attraverso segnalazioni e note divulgative, il quotidiano si apre a un pubblico più ampio, con l’obiettivo di sensibilizzare i lettori agli obiettivi di tutela e valorizzazione di quei luoghi che, per il loro pregio, sono davvero un patrimonio universale da conoscere, apprezzare e rispettare.
Diretto da Sergio Gessi, “Siti” è promosso dall’editore Il Nòcciolo in collaborazione con Capitale cultura, società che opera per lo sviluppo delle imprese culturali e creative e la valorizzazione del capitale storico, artistico e creativo.

(Comunicato a cura dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco)

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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