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da: ufficio Stampa del Comune di Ferrara

POLITICHE ABITATIVE – Sabato 20 febbraio 2016 nelle vie Gatti Casazza e Grosoli
Inaugurate a Barco le palazzine ristrutturate da Acer
24-02-2016

Si è svolta sabato 20 febbraio nel quartiere Barco di Ferrara la cerimonia inaugurale delle Palazzine ristrutturate di via G.Casazza e via Grosoli e dei 36 alloggi di edilizia residenziale pubblica, all’interno del progetto di riqualificazione urbana. Sono intervenuti, tra gli altri, Tiziano Tagliani Sindaco di Ferrara insieme agli assessori comunali Aldo Modonesi e Chiara Sapigni, l’assessore regionale Patrizio Bianchi, il presidente Acer Ferrara Daniele Palombo e il direttore generale Acer Ferrara Diego Carrara. Il programma ha previsto una passeggiata – preceduta dal taglio del nastro da parte delle autorità presenti – attraverso il quartiere e una visita alle palazzine appena recuperate, interessate da un importante progetto di riqualificazione urbana cittadina.

Si è passati successivamente alla visita degli interni di alcuni alloggi, accompagnati da tecnici di Acer Ferrara, che ne hanno illustrato le caratteristiche edilizie e le dotazioni tecnologiche.

[Foto di Marco Caselli Nirmal]

LA SCHEDA – Le trasformazioni urbanistiche del Quartiere Barco (a cura dell’arch.Marco Cenacchi Acer Ferrara)

Il quartiere Barco di Ferrara viene costruito negli anni quaranta a ridosso degli insediamenti industriali che si sono sviluppati al di là della strada statale per Pontelagoscuro. Porta la data del 1941 l’atto di acquisto delle aree da parte dello IACP di Ferrara, come dello stesso anno è il primo finanziamento per la realizzazione di alloggi popolari da assegnare alla popolazione operaia.

La localizzazione dell’insediamento, determinata dalla disponibilità di terreno edificabile a prezzi contenuti, così come dalla volontà di minimizzare i tempi dello spostamento casa-lavoro, denuncia l’intenzione di costruire un quartiere operaio come isola autonoma rispetto alla città, sulla scorta delle esperienze delle numerose Company Towns realizzate in Europa e in Italia in quegli anni: insediamenti costruiti in comunicazione diretta con i distretti industriali, separati dalla città e autosufficienti per quanto riguarda la dotazione di servizi.

La struttura insediativa del quartiere Barco è caratterizzata dalla presenza di edifici molto distanziati tra loro, di altezza non superiore ai 2 piani, che ospitano 4 unità, di cui le due al piano terreno sono dotate di ingresso indipendente. L’immagine nel complesso è quella di un sobborgo giardino, realizzato in conformità all’ideale della casa individuale con spazio verde di pertinenza, propagandato dal movimento per le Garden Cities, e le palazzine hanno il carattere “domestico” delle abitazioni unifamiliari.

La necessità di un intervento sull’area del Barco si manifesta intorno agli anni settanta, viene infatti classificata dal PRG del 1975 come soggetta a ristrutturazione urbanistica, ma è solo venti anni dopo che il Consiglio Comunale adotta il piano particolareggiato progettato da Alfredo Lambertucci e Carlo Melograni.

Il piano prevede la realizzazione, su un area di 8 ha., di 530 alloggi in luogo dei 200 esistenti, previsioni poi riviste da una successiva variante che riduce il numero degli alloggi a 366. Il disegno complessivo dell’intervento ricalca l’impostazione rigidamente geometrica, caratterizzata da due assi perpendicolari, sulla quale si è sviluppato il quartiere esistente. Ognuno dei quattro quadranti è suddiviso in isolati rettangolari di uguali dimensioni, occupati da edifici residenziali a corte di 3 piani, inoltre lungo l’asse longitudinale del quartiere in corrispondenza delle due testate sono localizzati quattro edifici a torre di sei piani; l’incrocio dei due assi viene riconfermato come “centro” del quartiere, e gli spazi per il commercio e di servizio presenti vengono integrati da un centro sociale con funzioni di biblioteca di quartiere.

Il Piano è stato attuato per stralci successivi.

Il primo, partito nel 1995, si è concluso nel 2005 ed ha portato alla realizzazione di centosettanta nuovi alloggi e la quasi totalità dei servizi di quartiere previsti. Per il primo stralcio sono stati spesi diciotto milioni di euro.

Il secondo stralcio, anch’esso concluso, coincide con il programma “Contratti di quartiere 2” e ha portato alla costruzione di altri settantasei nuovi alloggi e di una ulteriore quota di servizi. Per il secondo stralcio sono stati stanziati poco più di sette milioni di euro.

Sempre con il programma “Contratti di quartiere 2” è stato attuato, ad opera del Comune di Ferrara, la riqualificazione dell’asse stradale di Via Bentivoglio, che collega il quartiere con il centro urbano.

Con la conclusione del secondo stralcio i nuovi alloggi realizzati sono 246, i due terzi del totale.

Gli interventi del terzo e conclusivo stralcio per centoventi alloggi sono finanziati con fondi del programma NAPS e NAPS2, fondi L. 560/1993 derivanti da vendite di alloggi ERP; tra questi la riqualificazione dei 64 alloggi lungo l’asse Grosoli -Casazza di cui è stato completato un primo stralcio di n. 36 alloggi.

Si tratta di palazzine di quattro alloggi su due piani nelle quali si è intervenuti in modo limitato nella disposizione dell’alloggio, principalmente sul bagno, e inserendo un piccolo ripostiglio, prima assente; sono alloggi prevalentemente con una camera da letto (3 una letto+ 1 con due letto per ogni palazzina).

Circa la composizione del finanziamento è importate evidenziare la presenza di una quota importante di risorse locali derivanti da vendite, impiegate soprattutto per la realizzazione delle centrali e delle reti di distribuzione del calore ,che hanno rappresentato un investimento significativo in quanto sono predisposte già in questa fase per alimentare tutte le 16 palazzine di 64 alloggi, che avranno quindi solo due punti centralizzati di produzione del calore e che sarà possibile gestire in remoto.

I vantaggi di questo sistema sono sintetizzabili in: riduzione dei consumi e possibilità di controllo del funzionamento dell’impianto e della sua manutenzione (i due fattori sono legati), che invece con l’impianto autonomo è totalmente affidata ai residenti.

La realizzazione di quella che di fatto è una piccola rete di teleriscaldamento è una scelta di grande rilevanza perchè è il primo step di un progetto complessivo che prevede, in partnership con Hera che gestisce a Ferrara il teleriscaldamento cittadino, l’allacciamento di tutto il quartiere alla rete:non solo quindi gli interventi appena presentati, che sono già predisposti in tal senso, ma anche i primi interventi, conclusi prima del 2002, nei quali sono presenti le cosiddette caldaiette autonome, e che saranno oggetto quindi di un intervento di ricentralizzazione con una forte valenza sperimentale.

Le caratteristiche di risparmio energetico degli alloggi sono rilevanti: siamo infatti in classe B; nella ristrutturazione infatti è più difficile raggiungere il risultato della classe A, ma qui è evidentemente molto significativa la differenza tra prima (classe G) e dopo (classe B) in termini di consumo energetico.

La parte impiantistica ha il suo cuore in un impianto centralizzato con contabilizzazione autonoma dei consumi. Questa della centralizzazione è una strategia consolidata per ACER (ora obbligatoria per legge ma siamo partiti nel 2002 a non fare più impianti autonomi nei nuovi fabbricati) che in Via Gatti Casazza-Grosoli abbiamo spinto dalla scala del fabbricato, a quella del comparto.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 25 febbraio alle 17 in viale Krasnodar
Appuntamento con ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni
24-02-2016

Ultimo appuntamento del mese giovedì 25 febbraio alle 17 alla biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102), con il ciclo ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni dedicato a ‘Fantastici scrittori: Tomi Ungerer e Mario Ramos’. Ad animare il pomeriggio saranno le letture dei raconti ‘Il lupo che voleva essere una pecora’, ‘Il piccolo Ghirighiri’ e ‘Il più furbo’ scritti da M. Ramos.

CITTA’ SOLIDALE E SICURA – A cura del Centro comunale di Mediazione in collaborazione con associazionismo e residenti
Nasce il progetto “Comunic(a)zione”, per la facilitazione linguistica e l’integrazione di giovani stranieri della zona Giardino
24-02-2016

Si è svolta oggi in mattinata (mercoledì 24 febbraio) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione di “Comunic(a)zione”, progetto a cura del Centro di Mediazione del Comune di Ferrara per la facilitazione linguistica e l’integrazione di giovani stranieri della zona Giardino, in collaborazione con associazionismo e residenti.

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni, l’assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Modonesi, il copresidente ANOLF Paolo Baiamonte, Daniela Raddi del CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) e il responsabile Ufficio Sicurezza Urbana Comune di Ferrara Giorgio Benini.

“Partendo dalla realtà del territorio – ha affermato l’assessora Chiara Sapigni – è stato fatto un lavoro di approfondimento concreto di situazioni personali, dei problemi e delle tematiche. Dall’indagine è emersa in particolare che il primo ostacolo all’integrazione è rappresentato dalla scarsa o nulla conoscenza della lingua italiana. Ecco quindi che, attraverso la mediazione sociale degli operatori attivi ora anche in piazzale Castellina, in collaborazione con ANOLF e con CPIA, è nato questo percorso che propone conversazioni e occasioni di comunicazione per fornire ai ragazzi interessati strumenti di conoscenza del contesto, delle persone e dei servizi”.
“Ringraziamo Questore e Prefetto per l’attenzione prestata ai cittadini del quartiere Giardino, sottolineando positivamente anche l’intensificazione del presidio messo in campo dalla Polizia Municipale. – ha aggiunto l’assessore Aldo Modonesi – Ma la sicurezza urbana richiede l’assunzione di un ruolo più sfaccettato da parte della Pubblica Amministrazione. Ecco quindi i recenti interventi di nuova illuminazione, di ristrutturazione, di sorveglianza. Il tutto senza dimenticare sia l’importante ruolo svolto dal nostro Centro di Mediazione, sempre attivo e in grado di adeguarsi ai mutamenti dovuti ad un’immigrazione che cambia, sia la disponibilità dei residenti e all’associazionismo che sul territorio lavora.”

(Comunicato a cura del Centro di Mediazione sociale del Comune di Ferrara)

“Comunic(a)zione” è un progetto promosso dal Centro di Mediazione in collaborazione con ANOLF Ferrara, CPIA e Regione Emilia Romagna; nasce da una serie di riflessioni conseguenti ai sopralluoghi che gli operatori del Centro svolgono periodicamente, nei parchi della zona Stazione (in particolare l’area verde di via Nazario Sauro), frequentati abitualmente da ragazzi di origine nigeriana.
Il “lavoro di strada”, parte integrante e significativa del lavoro svolto da Centro di Mediazione, è risultato di primaria importanza al fine di entrare in contatto diretto con alcuni di questi ragazzi, e creare così relazioni di reciproca conoscenza.
Tale progetto si articola in una serie di “passi” che definiscono per punti il lavoro effettuato. Da una prima fase, che possiamo definire di conoscenza basilare (contatto e colloquio), gli operatori del Centro, dopo un’attenta “analisi dei bisogni”, hanno stabilito una serie di incontri informali dove si è cercato di approfondire la conoscenza con i ragazzi.
La conversazione di tipo informale è stata scelta tra le diverse modalità di incontro come strumento di consolidamento e miglioramento della lingua italiana. Durante questi incontri i ragazzi, lasciati liberi di esprimersi nei racconti e di prendere confidenza con la lingua, stimolati dagli operatori e dai volontari (sotto la supervisione didattica degli insegnanti del CPIA), interagiscono su tematiche differenti, mirate ad una conoscenza più approfondita del loro tessuto sociale, passato e presente, ed alla creazione di legami di “fiducia” con le persone che vivono sul territorio.
Il secondo passo è stato quello di organizzare incontri di orientamento ai servizi del territorio, cioè ai servizi pubblici (Informagiovani, CSII, centri di formazione professionale) e del privato sociale (Associazione Viale K, Caritas..), per far loro cogliere le occasioni e le possibilità esistenti, spesso da loro non conosciute.
La terza fase, che rappresenta un aspetto di imprescindibile valore e l’anima del progetto stesso, risiede nella possibilità data, a chiunque voglia e viva sul territorio, di partecipare in prima persona alle conversazioni. In particolare, si stanno già coinvolgendo i residenti e le associazioni di italiani e stranieri che vivono il territorio quotidianamente. Così facendo, oltre che permettere a tutti i soggetti coinvolti di approfondire, in maniera non forzata, la conoscenza delle persone che vivono nel quartiere, si tenta di diminuire il cosiddetto gap intergenerazionale e culturale tra i soggetti in questione, fornendo anche informazioni, indicazioni e stimoli utili ad avviare percorsi di reinserimento sociale.
La zona stazione, infatti, risente di problemi relativi alla sicurezza urbana (degrado, spaccio) che allarmano i residenti. Il presente progetto – come importante integrazione del fondamentale lavoro di controllo e repressione svolto dalle Forze dell’Ordine – si colloca nell’ambito delle strategie per promuovere un ordinato svolgimento della vita civile nei contesti urbani al fine di curare la qualità della vita nelle comunità, migliorando le condizioni di vivibilità dei luoghi, la convivenza civile e la coesione sociale.

CONFERENZA STAMPA – Presentazione mercoledì 24 febbraio in residenza municipale – PROGRAMMA E COMUNICATI
“Liberamente”: il 27 e 28 febbraio la Fiera del tempo libero, del divertimento e della vita all’aria aperta
24-02-2016

Mercoledì 24 febbraio alle 10.30, nella sala dell’Arengo (residenza municipale), l’assessore comunale Roberto Serra è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del Salone del Tempo Libero “Liberamente”, in programma a Ferrara Fiere dal 27 al 28 febbraio a cura di Multimedia Tre.

Erano inoltre presenti all’incontro il presidente di Ferrara Fiere Congressi Filippo Parisini e i projet manager di Liberamente Giuseppe Tanesini e di Pollice Verde Stefania Zampolli.

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

Nella foto i relatori della conferenza stampa svoltasi in residenza municipale il 24 febbraio 2016

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 26 febbraio alle 12 nella sala Arengo in Municipio
Consuntivo della campagna Telethon 2015 a Ferrara
24-02-2016

Venerdì 26 febbraio alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale saranno illustrati alla stampa i risultati della campagna Telethon di raccolta fondi 2015, a Ferrara e provincia, a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche.

Interverranno all’incontro con i giornalisti l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, il coordinatore provinciale Telethon Claudio Benvenuti, il direttore BNL Agenzie di Ferrara Luigi Marcone, la presidente del Soroptimist International Club di Ferrara Daniela Fratti, un delegato del rettore dell’Università di Ferrara, Adriano Govoni per Avis provinciale e il presidente dell’associazione ‘Sagre e dintorni’ Loris Cattabriga.

Sulla legittimità del canone per i passi carrai arginali e le tariffe Cosap invariate
24-02-2016

Con la sentenza n. 126 del 2006 del Tribunale di Ferrara si è conclusa l’unica causa di opposizione da parte di un cittadino che contestava la legittimità dell’imposizione del canone per passi carrai arginali, cioè su strade arginali concesse al Comune dalla Regione.
E’ nota la vicenda dei frontisti della strada arginale via Prinella, questione apparsa spesso sulla stampa. Il problema nasceva dal fatto che la Regione, pur avendo concesso al Comune la strada arginale con tutti i poteri inerenti la circolazione, aveva trattenuto per sé le rampe che collegano le proprietà private alla sede stradale, applicando un canone di concessione regionale.
I cittadini che si trovavano in tale situazione, e così l’opponente nella causa avanti il Tribunale, sostenevano che erano loro applicati due canoni per lo stesso bene e negavano il diritto del comune di chiederlo per i passi carrai in aggiunta al canone regionale per le rampe.
Nella causa, inoltre, l’opponente aveva riproposto motivazioni relative al pagamento dei passi carrai a raso in assenza di domanda del privato. Il Tribunale ha ribadito la consolidata giurisprudenza che considera legittimo il regolamento comunale laddove ritiene soggetti a COSAP anche i passi carrai a raso a prescindere dalla loro regolarizzazione.
Quanto stabilito dal Tribunale costituisce però il primo ed importante precedente sulla pretesa duplicazione di canoni con l’applicazione di quella per i passi carrai (comunale) e quella per le rampe (regionale). Il Tribunale ha accolto le tesi del Comune e in particolare ha affermato che i due canoni riguardano beni del tutto diversi: il canone regionale riguarda l’area del demanio idrico tra l’abitazione privata e la sede stradale, mentre il canone per il passo carraio riguarda l’accesso dei veicoli alla strada. Il Tribunale ha anche confermato che le strade arginali ottenute dal Comune in concessione da altro ente, rientrano a tutti gli effetti nelle strade comunali soggette al canone per passi carrai alla luce della normativa nazionale in materia e che il buon diritto del comune è confermato anche dalle norme contenute nel codice della strada.
Il Sindaco ha commentato la sentenza di legittimità del canone comunale per i passi carrai sulle strade arginali affermando che “per l’Amministrazione è risultato obbligatorio recuperare quelle cifre e, quindi, non vi è la possibilità – come invece il Consiglio comunale e l’opposizione avevano segnalato – di non far pagare tale imposizione. Poiché con la Giunta si è deciso di mantenere invariate le tariffe Cosap (passi carrai, distese, ambulantato ecc.) anche per l’ anno 2016- seppur bloccate da dieci anni ed alcune risultano essere piuttosto basse rispetto la media regionale- non è stato possibile ipotizzare un ribasso delle tariffe dei passi carrai arginali: dovendo far delle scelte non si poteva far scattare un aumento generalizzato per ridurre la tariffa a pochi cittadini”.
Sul rinvio degli adeguamenti delle tariffe Cosap, l’assessore comunale al Commercio Roberto Serra esprime “soddisfazione per un provvedimento che non aveva l’esito scontato”.

A cura della Portavoce del Sindaco

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 26 febbraio alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione dell’accordo fra UNIPLI/Ferrara Proloco e Agire Sociale/CSV Ferrara
24-02-2016

Venerdì 26 febbraio alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà una conferenza stampa per la presentazione ufficiale dell’accordo fra UNIPLI / Ferrara Proloco e Agire Sociale/CSV Ferrara

Interverranno all’incontro con i giornalisti l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, il presidente di UNIPLI / Ferrara Proloco Enzo Barboni e la presidente di Agire Sociale/CSV Ferrara Laura Roncagli.

CONSIGLIO COMUNALE – Le modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Diretta audio-video su ConsiglioWeb
Il Consiglio comunale si riunirà lunedì 29 febbraio alle 15.30
24-02-2016

Sarà dedicato quasi integralmente al dibattito e al voto su Ordini del giorno e Mozioni il Consiglio comunale di Ferrara in calendario lunedì 29 febbraio alle 15.30 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà aperta dalla nomina dei componenti del collegio dei Garanti prevista dall’articolo 37 dello Statuto comunale. Seguirà l’esame dei documenti.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb

Questi gli argomenti della seduta:

>> DELIBERE

– Nomina dei componenti del collegio dei Garanti prevista dall’articolo 37 dello Statuto comunale.

>> ORDINI DEL GIORNO/MOZIONI

– (PG 101916 07/10/2015) – “Mozione per l’istituzione del premio per la Giornata della Memoria” presentata dal gruppo Ferrara Concreta

– (PG 106871 20/10/2015) – “Mozione per il contenimento e la razionalizzazione delle spese per consulenze e incarichi esterni dell’ASP” presentata dal Gruppo Forza Italia

– (PG 118438 16/11/2015) – Ordine del giorno “Conferimento di abbonamento annuale Trasporti Pubblici gratuito sul territorio di Ferrara e Provincia ai cittadini residenti di via Bologna” presentato dal Gruppo Movimento 5 Stelle

– (PG 123790 27/11/2015) – “Mozione per il contrasto al degrado urbano” presentata dal consigliere Balboni – Gruppo Movimento 5 Stelle

– (PG 126250 03/12/2015) – Ordine del giorno “Acquisizione di strumento digitale per la prevenzione del crimine urbano e suburbano” presentato dalla consigliera Morghen – Gruppo Movimento 5 Stelle

– (PG 126845 04/12/2015) – Ordine del giorno “Riconoscimento delle patologie invalidanti rare” presentato dalla consigliera Peruffo – Gruppo Forza Italia

– (PG 132023 18/12/2015) – Ordine del giorno “Oltre la Crisi” presentato dal consigliere Vitellio – Gruppo Partito Democratico

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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