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da:organizzatori

Favole sotto gli alberi – 3° appuntamento: la storia di Rosaspina, favola con i segreti della vita.
L’undicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 25 luglio alle ore 21,15, presso il Giardino delle Duchesse (ingresso da Via Garibaldi, 6 – Ferrara), con lo spettacolo: “Rosaspina, storia di un bacio” della compagnia vicentina Ullallà Teatro, che presenta una versione lieta e poetica della fiaba classica La Bella addormentata nel bosco.

Quello di sabato sera alle Duchesse sarà un tuffo nella fiaba della tradizione, rivisitata in maniera divertente e originale: tratto dal grande classico dei Fratelli Grimm, ma con ispirazioni anche da Roberto Piumini e Serena Riglietti, Tahar Ben Jelloun, e persino da “Il Mago di Oz” Lynan Frank Baum, “Rosaspina” dei vicentini Ullallà Teatro proseguirà con brio il calendario 2015 del cartellone di Favole sotto gli alberi.
Lo spettacolo proporrà a tutti i bambini un viaggio di parole in movimento per raccontare la storia di un bacio: quello che scioglierà la maledizione di Rosaspina, destinata a morire pungendosi un dito; un bacio simbolo dell’amore, un bacio che fa passare il dolore, un bacio per salutarsi e ritrovarsi.
La trama è quella nota e cara al pubblico dei bambini: c´erano una volta un re e una regina che desideravano tanto avere un figlio. Dopo lungo penare nacque una bellissima bambina e per festeggiare il lieto evento si organizzò una grande festa. Una delle fate del regno, però, non fu invitata e così, per vendetta, lanciò la sua maledizione: «La bambina a 15 anni si pungerà un dito con un fuso e morirà». Ma le fate buone del regno trasformarono la morte in un sonno lungo cento anni: solo il bacio di un principe innamorato avrebbe potuto svegliare la principessa…
“Rosaspina”, una coproduzione Ullallà Teatro – OperaEstate Festival, di e con Marco D’Agostin, Francesca Foscarini, Pippo Gentile e Angela Graziani, è una fiaba autentica che possiede in sé i segreti della vita e dell´animo umano, che sia esso fanciullo o adulto: l’amore, il coraggio, il desiderio, la curiosità. Lo spettacolo non intende offrire una morale o momenti di riflessione, bensì donare un racconto che dia la possibilità a grandi e piccini di immedesimarsi e provare emozioni.
In scena quattro attori-danzatori che danno vita, attraverso diversi linguaggi visivi, mimici, di prosa e di danza, a una messa in scena allegra e spensierata, ideale per trascorrere sotto gli alberi una bella serata d’estate.

ULLALLA’ Teatro nasce a Vicenza nel 1999 con l’intento di occuparsi di teatro e di progetti di animazione, soprattutto per l’infanzia, e con un particolare interesse per le situazioni di disagio.
L’Associazione riunisce attorno ai propri progetti attori, musicisti, danzatori, scrittori, videoartisti, scenografi e, a oggi, si occupa di diversi ambiti, tra cui Teatro Ragazzi, TeatroDelleDiversità, educazione alla lettura, formazione per insegnanti e operatori sociali e organizzazione di rassegne e manifestazioni in vari Comuni della Regione Veneto. Gli spettacoli teatrali per l’infanzia utilizzano, in sinergia, i linguaggi della musica (spesso dal vivo), il linguaggio visivo (proiezioni, immagini, ombre) e il linguaggio corporeo (mimo, danza).
Questa giovane compagnia vicentina si sta affermando come una fra le più promettenti realtà della cultura per l’infanzia in Italia e, negli ultimi anni ha conseguito sempre maggiori riconoscimenti, coproducendo i propri spettacoli con il prestigioso OperaEstate Festival Veneto e aggiudicandosi premi importanti conferiti da critica e pubblico nei principali festival nazionali dedicati alla danza e al teatro di figura.

Lo spettacolo “Rosaspina, storia di un bacio” è adatto a tutti i bambini a partire dai 4 anni.
La rappresentazione si svolgerà alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i piccoli e di € 6,00 per i grandi.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Estense di Piazza
Municipale.
Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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