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Il portale: grande impatto visivo, approccio multimediale alle notizie, l’attività dell’Assessorato in primo piano, notizie di servizio per gli operatori. La Settimana della cultura in Emilia-Romagna dal 7 al 14 ottobre sotto il logo: “EnERgie Diffuse”

Bologna – Una realtà culturale che conta 193 teatri, di cui 77 storici ancora attivi, 540 musei e 1.300 biblioteche di enti locali, 432 sale cinematografiche, circa 8.000 imprese culturali, 16.548 rappresentazioni dal vivo nel 2016. E’ la realtà culturale dell’Emilia-Romagna, tra le prime in Italia, che il nuovo portale della Regione, ERCreativa (EmiliaRomagnaCreativa), da oggi on line, vuole raccontare e valorizzare, unitamente alle politiche e alle attività dell’Assessorato alla Cultura.

Lo ha presentato questa mattina nella sede della Regione l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.
“ERCreativa è un portale unico nel suo genere- ha detto l’assessore-, ha un carattere istituzionale senza averne i tratti. Ha modalità intuitive e induttive nella ricerca degli eventi che compongono la straordinaria offerta culturale di questa regione, con una grafica accattivante e moderna. Il portale si rivolge al grande pubblico ma anche agli operatori del settore che qui potranno trovare informazioni su bandi, leggi e finanziamenti”. “La proposta culturale dell’ER si presenta ricca anche grazie all’impegno della Giunta regionale in questa legislatura, che ha portato al raddoppio delle risorse disponibili e che ha già prodotto le leggi sul cinema e sulla memoria e che nelle prossime settimane varerà anche quella sulla musica”. “Un quadro- ha aggiunto Mezzetti- che conferma un dato di forza, nella presenza di un sistema culturale policentrico diffuso, e di debolezza: non siamo finora riusciti ad ergere a sistema unitario, con un proprio brand. In questo Anno internazionale del Patrimonio europeo lavoreremo per raggiungere questo traguardo supportati da una campagna di sensibilizzazione EnERgie Diffusa – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità che avrà un suo logo (in fase di realizzazione) e culminerà nella Settimana della cultura dal 7 al 14 ottobre sulla valorizzazione e promozione del sistema culturale regionale”.

Il portale
Il portale, che si apre con una home page sostenuta da un potente e innovativo motore di ricerca, organizza e ordina i contenuti in siti tematici: Cinema, Spettacolo, Arte e Mostre, Letture, Memoria del ‘900 (gli ultimi tre in fase di realizzazione), a cui si abbina la banca dati degli appuntamenti culturali in regione, “lo storico” Cartellone che da oggi cambia totalmente veste grafica e amplia la sua struttura. Poi spazio alla sezione multimediale con RadioEmiliaRomagna, la radio web dalla programmazione culturale, Magazzini Sonori, il portale regionale della musica che contiene oltre 12mila file e un canale video dedicato a ERCreativa su Youtube. Di particolare rilevanza la parte dedicata ai social media: declinata all’interno di ogni canale tematico attraverso un social wall che comprende Facebook e Twitter e che oltre a dar conto dell’attività regionale, con post giornalieri, accoglie una scelta dai social delle principali realtà di ogni settore, curata dalla redazione, offrendo un colpo d’occhio complessivo sulle attività culturali del territorio. Il progetto è stato realizzato in modalità responsive, quindi adattabile a ogni device.

Ogni canale tematico è organizzato per rispondere alle esigenze degli operatori, (nel menù in alto) con leggi, finanziamenti e bandi, oltre alla descrizione dei luoghi e delle realtà culturali di ogni settore, finanziate dalla Regione. Un primo piano informativo, dedicato a tutti gli utenti, caratterizza invece l’apertura di ogni canale tematico con le notizie più rilevanti in Top News, con link a ricerche, progetti e banche dati che fanno riferimento all’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, alle interviste radiofoniche di RadioEmiliaRomagna (oltre 1.500 a personaggi importanti per il contesto regionale) fino ai file musicali di Magazzini Sonori. Inoltre: materiali fotografici, audio e video, statistici completano i singoli appuntamenti culturali, valorizzando il lavoro degli operatori del territorio.
Sotto la sezione notizie appare in ogni canale tematico la selezione degli appuntamenti più rilevanti della settimana presenti in Cartellone. Il tutto arricchito da servizi di approfondimento di RadioEmiliaRomagna (la radio web dell’assessorato alla Cultura) e Video (canale Youtube di EmiliaRomagnaCreativa). Non mancano box riservati a specifiche iniziative o ai protagonisti del settore.

ERC è un progetto proprio dell’Assessorato alla Cultura, realizzato in sinergia con l’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali (Ibacn), l’Associazione Teatrale Emilia Romagna (Ater) ed Emilia Romagna Teatro Fondazione (Ert). L’indirizzo è www.emiliaromagnacreativa.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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