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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dieci spettacoli con 6 prime nazionali. Ma anche letture, incontri, laboratori e proiezioni. In tutto 60 appuntamenti in 14 città della regione. E’ il Festival Focus Jelinek, dedicato alla scrittura del premio Nobel per la letteratura Elfriede Jelinek, in programma da ottobre 2014 a marzo 2015.
Il programma della manifestazione è stato presentato oggi in Regione nel corso di una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, del consigliere d’amministrazione della Fondazione del Monte con delega alla cultura Maura Pozzati, della direttrice artistica del festival Elena Di Gioia e di alcuni artisti e direttori dei teatri coinvolti.
“Il festival è un’idea originale e geniale, sviluppata puntando su progetti basati su reti integrate territoriali con una pluralità di realtà coinvolte e collaborazioni”, ha sottolineato l’assessore Mezzetti. “E’ una sfida grande alla quale abbiamo aderito con convinzione per lo spirito che la caratterizza e che vorremmo al centro dei progetti di carattere regionale”.

Il festival
Il Festival Focus Jelinek è dedicato alla scrittura dell’autrice austriaca Elfriede Jelinek e indaga il corpus delle scritture del premio Nobel per la letteratura nel 2004, attraverso spettacoli di più compagnie rappresentati in più repliche in diverse città.
Il progetto, che ha l’ideazione e la direzione artistica di Elena Di Gioia, propone un tragitto di innovazione nelle forme della progettazione culturale. La regione Emilia-Romagna viene coinvolta e rappresentata come una ‘città allargata’, sia per i numerosi artisti e compagnie che operano sia per l’originale collaborazione di teatri, festival, biblioteche, cinema, spazi culturali di Bologna, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Cesena, Forlì, Faenza, Modena, Montescudo, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e San Lazzaro di Savena. Bologna è il cuore del progetto, dove verranno presentate tutte le produzioni realizzate dal Festival e dove si terranno anche alcuni eventi speciali.
La struttura del festival prevede spettacoli allestiti dalle più importanti compagnie della scena contemporanea italiana. Oltre agli spettacoli, sono in programma letture, incontri, proiezioni, laboratori, un convegno e pubblicazioni sull’opera della scrittrice austriaca.
A partire dalla condivisione attorno alla scrittura di Elfriede Jelinek, il Festival ha portato alla realizzazione di 14 produzioni tra spettacoli, performance e letture. Gli artisti sono stati coinvolti in un processo di valorizzazione delle repliche nel tessuto teatrale della regione Emilia-Romagna che compone la mappa del Festival, per un totale di 60 appuntamenti tra repliche degli spettacoli e incontri.

Compagnie, attrici e attori coinvolti
Il Festival Focus Jelinek fa convergere visioni di più artisti, ciascuno impegnato su un testo dell’autrice: dai testi teatrali ai romanzi e testi presentati e tradotti per il progetto e per la prima volta in Italia.
Il Festival Focus Jelinek presenta spettacoli, tra cui prime assolute, di Teatrino Giullare, Andrea Adriatico/Teatri di Vita, Tra un atto e l’altro con Accademia degli Artefatti, Chiara Guidi in un progetto speciale per le biblioteche, Angela Malfitano/Tra un atto e l’altro, perfomance e azioni sceniche di Ateliersi e Fanny & Alexander, laboratori nelle scuole con Angela Malfitano e Nicola Bonazzi/Teatro dell’Argine, proiezioni, letture con Anna Amadori, Elena Bucci, Chiara Guidi, un convegno spettacolo e laboratori all’Università di Bolognacon Claudio Longhi, incontri con artisti e ospiti, nuove traduzioni e pubblicazioni.
Il Festival Focus Jelinek dà l’opportunità al pubblico di conoscere i testi teatrali Jackie, Sport. Una pièce, Nuvole.Casa, La morte e la fanciulla, La regina degli Elfi, Lui non come lui, Totenauberg, i romanzi Le amanti e La pianista nella trasposizione cinematografica diretta da Michael Haneke nell’omonimo film che sarà collegato al testo Un volto senza armi che Jelinek ha dedicato al volto di Isabelle Huppert, i testi non ancora conosciuti e presentati in Italia come FaustIn and out e Die Schutzbefohlenen, fino ai discorsi dell’autrice come In disparte che Elfriede Jelinek ha pronunciato per il conferimento del premio Nobel per la letteratura nel 2004.

Gli spettacoli
– Teatrino Giullare, Le amanti< interpretazione, regia, drammaturgia Teatrino Giullare (prima assoluta) - Tra un atto e l’altro/Accademia degli Artefatti, FaustIn and out < con Angela Malfitano, Francesca Mazza, Matteo Angius, Sandra Soncini; regia Fabrizio Arcuri (prima nazionale) - Andrea Adriatico/Teatri di Vita, Jackie e le altre < con Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s, Selvaggia Tegon Giacoppo - Andrea Adriatico/Teatri di Vita, Delirio di una TRANS populista < con Eva Robin’s e Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Stefano Toffanin… - Andrea Adriatico/Teatri di Vita, Un pezzo per SPORT < di Andrea Adriaticocon Alberto Sarti, Anna Amadori, Carolina Talon Sampieri, Eva Robin’s, Fabrizio Croci, Francesca Mazza, Gianluca Enria, Olga Durano, Patrizia Bernardi, Andrea Fugaro, Saverio Peschechera, Selvaggia Tegon Giacoppo, Stefano Toffanin (prima assoluta) - Angela Malfitano, La regina degli Elfidi e con Angela Malfitano - Chiara Guidi, Nuvole. Casadi e con Chiara Guidi e Daniele Roccato, contrabbasso (prima assoluta) - Ateliersi, Un volto senza armiazione scenica di e con Fiorenza Menni (prima assoluta) - Fanny & Alexander, La Morte o la Fanciulla? con Marco Cavalcoli e Chiara Lagani; regia Luigi De Angelis (prima assoluta) - Claudio Longhi, Die Schutzbefohlenen – I rifugiati coatti mise en espace diretta da Claudio Longhi - Anna Amadori, Elena Bucci, Chiara Guidi, In disparte - tre attrici tre città I progetti - Progetto speciale elfriede jelinek nelle biblioteche - Nuvole.Casa rientra nel progetto favole del potere – elfriede jelinek nelle biblioteche – nato dal confronto tra Chiara Guidi e Elena Di Gioia – appositamente creato per il Festival Focus Jelinek e ospitato in quattro biblioteche della regione Emilia-Romagna: Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna, Biblioteca Malatestiana, a Cesena, Biblioteca Poletti a Modena, Biblioteca Panizzi a Reggio Emilia. - happening jelinek / convegno spettacolo - Oltre agli spettacolisi terrà a Bologna,con la collaborazionedel CIMES Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, happening jelinek studiosi e artisti sull’opera di elfriede jelinek (Bologna, 3 dicembre 2014) a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi. Una ‘maratona’ di letture e interventi artistici per raccontare l’opera di Elfriede Jelinek, con la presenza di studiosi, ospiti e tutti gli artisti del progetto seguito dall’esito finale di un laboratorio diretto da Claudio Longhi, con gli studenti dell’Università di Bologna, su uno dei testi più recenti di Elfriede Jelinek (2013): Die Schutzbefohlenen (I rifugiati coatti) affronta la questione della in/accessibilità dell’Europa, da Le supplici alla tragedia dei profughi di Lampedusa. - elfriede jelinek nelle scuole - A Bologna e San Lazzaro si terrà un percorso di laboratori nelle scuole medie superiori condotto da Angela Malfitano e Nicola Bonazzi/Teatro dell’Argine, coinvolgendo gli studenti in uno spettacolo/esito finale del laboratorio, sui testi Lui non come lui e Totenauberg di Elfriede Jelinek. Il progetto di laboratorio, a cura di Angela Malfitano, è realizzato nell’ambito delle iniziative della Rete Teatri Solidali della Provincia di Bologna e con la collaborazione di Itc Teatro di San Lazzaro. Le pubblicazioni - Il gruppo di critici Altre Velocità curerà appositamente un Quaderno Jelinek, pubblicazione che, attraverso conversazioni con gli artisti del Festival, accompagna gli spettatori alla visione delle opere. Il Quaderno coinvolge studiosi e critici che collaborano insieme moltiplicando gli sguardi sulle creazioni nate attorno alla scrittura di Elfriede Jelinek. In redazione: Lucia Amara, Francesco Brusa, Alessandra Cava, Lucia Cominoli, Piersandra Di Matteo, Lorenzo Donati, Alex Giuzio, Nicoletta Lupia, Rossella Menna, Serena Terranova. - Nell’ambito del progetto verranno presentate, grazie alla collaborazione con altri specifici partner, alcune pubblicazioni: FaustIn and out (Titivillus 2014), tradotto appositamente in italiano da Elisa Balboni e Marcello Soffritti/Direttore del Dipartimento di interpretazione e traduzione dell’Università di Bologna in uscita nell’autunno 2014. E il numero 2/2015 della rivista Prove di Drammaturgia (direttore responsabile Gerardo Guccini), rivista di inchieste teatrali del Cimes (Dipartimento delle Arti – Università di Bologna) sarà interamente dedicato all’opera di Elfriede Jelinek a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi. Edito da Titivillus - Doppiozero accompagna il Festival Focus Jelinek sulle sue pagine online con Parole Jelinek, sei articoli d’autore - uno al mese, con la cura redazionale di Massimo Marino - a scavare temi e folgorazioni della scrittrice: parola, miti d’oggi, patria, lieder, potere, teatro. - Il Festival Focus Jelinek è presentato dal segno delle immagini delle opere di Claudio Parmiggiani. La città allargata E’ formata da: - Bologna Arena del Sole, Festival VIE/ERT Emilia Romagna Teatro, Biblioteca dell’Archiginnasio, Laboratori delle Arti Università di Bologna, Teatri di Vita, Oratorio San Filippo Neri, Cineteca di Bologna, Ad Alta Voce, Goethe Zentrum, Libreria Modo infoshop - Casalecchio di Reno Pubblico/Il Teatro di Casalecchio, Festival VIE/ERT Emilia Romagna Teatro - Castel Maggiore Teatro Biagi D’Antona/Sguardi - San Lazzaro di Savena ITC Teatro di San Lazzaro - Cesena Teatro Bonci, Biblioteca Malatestiana, Cinema San Biagio, Festival Màntica - Faenza Teatro Masini - Forlì Teatro Diego Fabbri, Università di Bologna/sede di Forlì - Modena Festival VIE/Biblioteca Poletti - Montescudo (Rimini) Teatro Rosaspina - Parma Teatro Due, Teatro al Parco, Reggio Parma Festival - Piacenza Teatro Comunale Filodrammatici, Festival L’altra scena - Ravenna Teatro Rasi, Almagià, Cisim a Lido Adriano – Ravenna viso-in-aria - Reggio Emilia Festival Aperto/Biblioteca Panizzi/ Reggio Parma Festival - Rimini Teatro degli Atti

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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