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da: organizzatori

Inaugura sabato 28 alle 11 la pista di pattinaggio di Piazza Verdi, per l’occasione gratis dalle 11 alle 13

Da sabato 28 novembre Ferrara avrà il suo specchio di ghiaccio dove grandi e piccini potranno, in pieno centro storico, divertirsi pattinando durante le festività Natalizie e fino al 31 gennaio.
L’ATI composta da Delphi International, Made Eventi e Sapori da Mare – aggiudicatasi il bando per l’organizzazione degli eventi di Natale e Capodanno – ha voluto affidare la realizzazione della pista ad ENGI S.p.A., società leader in Italia per l’impiantistica sportiva, con attualmente oltre 30 piste di pattinaggio attive in tutta Italia. La pista allestita in Piazza Verdi sarà la più grande mai vista a Ferrara, ben 14 x 28 metri.
Una grande festa d’inaugurazione quella di sabato a partire dalle 11: la Xmas Radio, con gli speaker di Radio International e l’inviata Laura Sottili, scalderanno l’atmosfera con musica e interviste ai protagonisti della giornata. La contrada di Santa Maria in Vado, con un assaggio di danze dell’epoca, porterà il giusto tocco rinascimentale all’inaugurazione, percorrendo quello che sarà anche il fil rouge di alcuni degli eventi della sera di Capodanno.
Saranno presenti anche il Vicesindaco e assessore al turismo Massimo Maisto e l’assessore al commercio Roberto Serra.
E dalle 11 alle 13, in occasione di questa grande giornata di festa, sarà possibile pattinare gratuitamente sulla pista. Un modo originale per iniziare il week-end divertendosi.
Durante il periodo di apertura della pista, le giornate saranno suddivise in tre fasce di fruizione: 10-13, 14.30-19.30 e 20.30-23.30; durante i giorni lavorativi il biglietto d’ingresso permetterà di pattinare per l’intero fascia oraria mentre durante i festivi e i prefestivi permetterà l’ingresso alla pista per massimo un’ora. L’ingresso – escluso il noleggio dei pattini (2 euro per i pattini ludici, 6 per quelli “VIP”) – sarà di 5 euro per gli adulti e 4 per i bambini sotto i 120 cm, mentre per l’ora di fine turno i prezzi saranno rispettivamente di 4 e 3 euro. Ma la pista vuole essere un momento di gioia e allegria per tutta la famiglia: nascono così la “Formula famiglia” (1 genitore + 1 figlio sotto i 120cm per turno a 10 euro, prezzo unico con o senza pattino ludico) e la “Formula famiglia Plus” (1 genitore + 2 figli sotto i 120cm per turno a 15 euro, prezzo unico con o senza pattino ludico). Per chi volesse approfittare della pista per tornare più volte, ecco gli abbonamenti: tessera 5 ingressi (con pattini personali) a 20 euro, tessera 5 ingressi (compreso pattino ludico) a 30 euro e tessera 10 ingressi (compreso pattino ludico) a 55 euro. Agevolazioni anche per le scuole, con l’ingresso a 3 euro cadauno, prezzo unico con o senza pattino ludico. Tutte le cifre valide per 1 turno di pattinaggio secondo la programmazione oraria.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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