Skip to main content

Da: Consorzio Visit Ferrara

Dal 25 al 27 ottobre 2019, c’è il 3° Festival del Ciclista Lento, weekend di incontri, escursioni, pit stop gastronomici e la Pedalata più lenta del mondo. Tariffe speciali e vantaggi con Visit Ferrara.

“Beati gli ultimi che la vita sanno goder”. È il motto del Festival del Ciclista Lento di Ferrara, giunto alla sua 3° edizione; un fine settimana per godere della bellezza di pedalare in libertà, di vivere il viaggio senza pensare al traguardo, né al tempo per raggiungerlo. Nella città e nel territorio in cui la bicicletta è l’emblema e il mezzo di trasporto preferito, dal 25 al 27 ottobre 2019 si celebra il piacere di pedalare senza fretta, gustando i paesaggi sconfinati del Parco del Delta del Po con i suoi suggestivi specchi d’acqua e scorci di vita marinara e le piazze rinascimentali di Ferrara, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con pit stop enogastronomici, spettacoli ed esperienze speciali, da vivere rigorosamente con lentezza. Un mondo slow in cui immergersi approfittando delle tariffe speciali del consorzio Visit Ferrara, che chiama a raccolta gli amanti delle pedalate lente riservando una riduzione del 10% sul soggiorno a coloro che prenotano sul sito web www.visitferrara.eu utilizzando il codice sconto “ciclistalento2019”.
Tra gli eventi in programma da non perdere, il 25 ottobre 2019 alle 18.00 in Sala Estense, la tavola rotonda sui diritti e le opportunità dei “ciclisti lenti” con i contributi raccolti sulle strade del Giro d’Italia con il progetto #EcoGiro, e alle 21.15 il Gran Gala del Ciclista Lento – l’epopea delle “Schiappe”, uno spettacolo musicale con ospiti del giornalismo e i campioni dello sport di ieri e di oggi, ma soprattutto le Maglie Nere del Giro d’Italia e la rock band “La Repubblica delle Biciclette”.
Sabato 26 ottobre si può partecipare alla Pedalata più lenta del mondo: 5 km da percorrere in 5 ore, a partire dal Velodromo “F. Coppi” di Ferrara alle 9.15, con il gusto di fermarsi ad assaporare le delizie del territorio, apprezzare le meraviglie della città e accompagnati dai racconti di scrittori della bicicletta. Inoltre alle 17.00, due campioni del ciclismo tenteranno di superare l’impresa di Giambattista Baronchelli registrata nel 2018: percorrere meno di 1,313 km in un’ora nell’ovale del velodromo ferrarese, per stabilire il Record dell’ora alla rovescia.
Nell’ultima giornata, domenica 27 ottobre, ci sarà la Granfondo del Merendone: un viaggio a pedali che dal mare (partenza da Anita) attraversa gli scenari naturalistici del Parco del Delta del Po ed arrivo ad Argenta percorrendo 50 km in un territorio dal prestigio ambientale, artistico e culturale. Chi arriva ultimo riceve il premio di Ciclista Lento 2019.
Il Festival del Ciclista Lento – www.ciclistalento.it – è patrocinato tra gli altri da Fiab, dal Ministero dell’Ambiente, dall’Ispra e dal Comitato Paralimpico Regionale.

Link DropBox cartella immagini: http://bit.ly/CiclistaLento2019
 Per scaricare immagini in alta risoluzione:
http://ellastudio.it/comunicato-stampa/a-ferrara-il-piacere-di-pedalare-con-lentezza-2/
Password: ellastudio
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it